jediknight83
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Fatte due partite di durata standard (durate circa 3 ore ma che si vede possano diminuire facilmente a due ore) in 3 giocatori. Gioco ambizioso e con del notevole potenziale, ma che sembra ancora indietro nello sviluppo.
Lati positivi:
ben pensata la fase di espansione, in cui i cubi popolazione sbloccati dalla propria possono assumere il triplo ruolo di coloni, navi o milizie in base alla loro destinazione (si vede quanto l'autore apprezzi il vecchio Civilization oltre che Through the Ages).
L'indicatore di morale rappresenta un altro punto di forza del gioco, in quanto implementa in maniera elegante un contrappeso all'espansione (aumentando il numero di città diventa più difficile mantenere alto il morale, ed il livello di morale stesso è un modificatore del numero di nuovi coloni che espanderanno la nostra civiltà).
Molto belle le battaglie, in cui si tiene conto in maniera sintetica della forza militare, livello tecnologico e di morale dei due schieramenti pur rimanendo molto semplici e veloci come meccanismo. Ciò lo si ottiene assegnando in proporzione un numero di facce vincenti crescente ad ognuno dei due dadi (uno per giocatore) che verranno tirati in battaglia. In questo modo programmando bene uno scontro lo si può affrontare con probabilità di successo favorevoli pur non rinunciando al fattore di imprevedibilità.
Lati neutri:
Le tecnologie sono ok, sbloccano bonus progressivi che vanno a potenziare le azioni che eseguiamo in partita, ma con il vantaggio di incentivare la differenziazione inserendo un sistema di sconti "ad albero", in cui una tecnologia di livello piu avanzato costa di meno se hai già appreso tecnologie di livello minore propedeutiche a essa. Nella partita standard non abbiamo mai avuto il tempo di arrivare a sbloccare una tecnologia di IV livello, probabilmente a causa del fatto che il gioco sia stato sviluppato sulla durata "lunga". Campanello d'allarme, il gioco standard termina proprio quando le civiltà arrivano in contatto (vedi sotto).
Lati negativi:
Interazione poco pervenuta e relegata al finale di partita(!). La meccanica principale è un piazzamento lavoratori esclusivo sulle singole plance dei giocatori (con l'esclusione di una singola tipologia di azione). Ne consegue che tutti i giocatori si alternano effettuando un piazzamento sulla propria plancia risolvendo immediatamente l'azione effettuata. Se poi aggiungiamo che la mappa è sufficientemente grande da non entrare in contatto per i primi 4/5 di partita, il risultato è stato che alla fine le partite sono state una mera corsa di engine building, legato agli obiettivi variabili presenti in partita. Un po' riduttivo per un gioco di civilizzazione. Nella prima partita non vi è stata neanche una battaglia, mentre nella seconda partita vi sono stati due scontri nell'ultimo turno. C'è da dire che il regolamento propone come variante di giocare una mappa più piccola per aumentare l'interazione tra i giocatori.
Regolamento terribile. Scritto non da un madrelingua e che presta il fianco a tantissimi dubbi. La sezione di domande e faq su bgg è già molto ricca a fronte dell'uscita recente del gioco.
In conclusione questo gioco mi ha lasciato parecchio interdetto. Un gioco tutto sommato discreto, con buoni spunti e che poteva essere decisamente meglio e che evidenzia tutti quelli che sono i rischi di affidarsi ad un'auto produzione.
Voglio sicuramente riprovarlo giocando una partita lunga, in cui dovrebbero esserci più conflitti e dove si possano sfruttare meglio le tecnologie di livello maggiore. Di contro però, data la ripetitività delle meccaniche, non sono fiducioso che il gioco abbia molto da dire andando oltre quella che è la durata standard.
Lati positivi:
ben pensata la fase di espansione, in cui i cubi popolazione sbloccati dalla propria possono assumere il triplo ruolo di coloni, navi o milizie in base alla loro destinazione (si vede quanto l'autore apprezzi il vecchio Civilization oltre che Through the Ages).
L'indicatore di morale rappresenta un altro punto di forza del gioco, in quanto implementa in maniera elegante un contrappeso all'espansione (aumentando il numero di città diventa più difficile mantenere alto il morale, ed il livello di morale stesso è un modificatore del numero di nuovi coloni che espanderanno la nostra civiltà).
Molto belle le battaglie, in cui si tiene conto in maniera sintetica della forza militare, livello tecnologico e di morale dei due schieramenti pur rimanendo molto semplici e veloci come meccanismo. Ciò lo si ottiene assegnando in proporzione un numero di facce vincenti crescente ad ognuno dei due dadi (uno per giocatore) che verranno tirati in battaglia. In questo modo programmando bene uno scontro lo si può affrontare con probabilità di successo favorevoli pur non rinunciando al fattore di imprevedibilità.
Lati neutri:
Le tecnologie sono ok, sbloccano bonus progressivi che vanno a potenziare le azioni che eseguiamo in partita, ma con il vantaggio di incentivare la differenziazione inserendo un sistema di sconti "ad albero", in cui una tecnologia di livello piu avanzato costa di meno se hai già appreso tecnologie di livello minore propedeutiche a essa. Nella partita standard non abbiamo mai avuto il tempo di arrivare a sbloccare una tecnologia di IV livello, probabilmente a causa del fatto che il gioco sia stato sviluppato sulla durata "lunga". Campanello d'allarme, il gioco standard termina proprio quando le civiltà arrivano in contatto (vedi sotto).
Lati negativi:
Interazione poco pervenuta e relegata al finale di partita(!). La meccanica principale è un piazzamento lavoratori esclusivo sulle singole plance dei giocatori (con l'esclusione di una singola tipologia di azione). Ne consegue che tutti i giocatori si alternano effettuando un piazzamento sulla propria plancia risolvendo immediatamente l'azione effettuata. Se poi aggiungiamo che la mappa è sufficientemente grande da non entrare in contatto per i primi 4/5 di partita, il risultato è stato che alla fine le partite sono state una mera corsa di engine building, legato agli obiettivi variabili presenti in partita. Un po' riduttivo per un gioco di civilizzazione. Nella prima partita non vi è stata neanche una battaglia, mentre nella seconda partita vi sono stati due scontri nell'ultimo turno. C'è da dire che il regolamento propone come variante di giocare una mappa più piccola per aumentare l'interazione tra i giocatori.
Regolamento terribile. Scritto non da un madrelingua e che presta il fianco a tantissimi dubbi. La sezione di domande e faq su bgg è già molto ricca a fronte dell'uscita recente del gioco.
In conclusione questo gioco mi ha lasciato parecchio interdetto. Un gioco tutto sommato discreto, con buoni spunti e che poteva essere decisamente meglio e che evidenzia tutti quelli che sono i rischi di affidarsi ad un'auto produzione.
Voglio sicuramente riprovarlo giocando una partita lunga, in cui dovrebbero esserci più conflitti e dove si possano sfruttare meglio le tecnologie di livello maggiore. Di contro però, data la ripetitività delle meccaniche, non sono fiducioso che il gioco abbia molto da dire andando oltre quella che è la durata standard.