luca67
Novizio
1 anno con i Goblins!
5 anni con i Goblins!
10 anni con i Goblins!
15 anni con i goblins!
Ho una proposta.
A me di storia militare non importa nulla; di ripercorrere nel dettaglio le macellerie della prima o seconda guerra mondiale, di decidere se all’assalto delle postazioni nemiche debba andare la seconda o la terza divisione faccio volentieri a meno. Ho giocato a wargame “operazionali”, ne ho apprezzato la valenza tattica, la possibilità di percorrere diverse opzioni strategiche, probabilmente mi capiterà di giocarci ancora, ma insomma: alla fine si tratta di simulare un inutile carnaio (sono un’anima candida, che volete fare).
Pure gli appassionati che giocano molto a wargame classici, insomma… ho appena visitato un siti “specialistico”….il linguaggio è quello che è…. Un post del moderatore contro gli spam si intitola “pulizia etnica”:….diciamo che ho una psicologia diversa….e un linguaggio, anche…ognuno ha i suoi gusti.
Ovviamente non mancheranno wargamers miti nell’animo, puri nell’agire e delicati nell’espressione; non sto parlando di questo.
Il punto è che a me piacciono molto i giochi di simulazione storica: termine più ampio di wargame, che comprende in primis i CDG, ormai numerosissimi sul mercato grazie soprattutto al contributo della GMT: giochi dove l’aspetto cruento dell’agire politico, lo scontro militare è una parte soltanto di un confronto più ampio, giochi dove più dell’aggressività, pure temperata dalla consapevolezza ludica, conta il piacere della ricostruzione storica a tutto tondo, il gusto di vedere in che misura questo o quell’evento, questo o quel personaggio rappresentato, influisce nel gioco e corrisponde agli effetti storicamente noti…. Qui il belligernte, in un certo senso, fa un passo indietro…Twilight Struggle, Hannibal, Here I Stand, ma anche Paths of Glory o un gioco ingiustamente trascurato e che non ha nulla a che fare coi CDG come Revolution:the Dutch Revolt, oppure Napoleonic Wars e Wellington…in tutti il dettaglio brutale dello scontro riceve un senso nuovo dalla combinazione con eventi non strettamente militari….pure in POG, che è il più wargame di tutti…o The Making of the President, che non c’entra proprio nulla con la guerra…
“Quanto la fai lunga…!!...che cacchio ci vuoi dire..?”..si domanderanno i miei due lettori superstiti.
… che non mi piace la denominazione del forum: wargames. Dovreste cambiarla in “Giochi di simulazione storica”…tra l’altro, sono convinto che favorirebbe l’avvicinamento di persone che non hanno mai provato questo genere.
Quattro capoversi per dirvi solo questo?...”…
”Le parole sono importanti…”, dice Nanni Moretti…e c’ha ragione.
A me di storia militare non importa nulla; di ripercorrere nel dettaglio le macellerie della prima o seconda guerra mondiale, di decidere se all’assalto delle postazioni nemiche debba andare la seconda o la terza divisione faccio volentieri a meno. Ho giocato a wargame “operazionali”, ne ho apprezzato la valenza tattica, la possibilità di percorrere diverse opzioni strategiche, probabilmente mi capiterà di giocarci ancora, ma insomma: alla fine si tratta di simulare un inutile carnaio (sono un’anima candida, che volete fare).
Pure gli appassionati che giocano molto a wargame classici, insomma… ho appena visitato un siti “specialistico”….il linguaggio è quello che è…. Un post del moderatore contro gli spam si intitola “pulizia etnica”:….diciamo che ho una psicologia diversa….e un linguaggio, anche…ognuno ha i suoi gusti.
Ovviamente non mancheranno wargamers miti nell’animo, puri nell’agire e delicati nell’espressione; non sto parlando di questo.
Il punto è che a me piacciono molto i giochi di simulazione storica: termine più ampio di wargame, che comprende in primis i CDG, ormai numerosissimi sul mercato grazie soprattutto al contributo della GMT: giochi dove l’aspetto cruento dell’agire politico, lo scontro militare è una parte soltanto di un confronto più ampio, giochi dove più dell’aggressività, pure temperata dalla consapevolezza ludica, conta il piacere della ricostruzione storica a tutto tondo, il gusto di vedere in che misura questo o quell’evento, questo o quel personaggio rappresentato, influisce nel gioco e corrisponde agli effetti storicamente noti…. Qui il belligernte, in un certo senso, fa un passo indietro…Twilight Struggle, Hannibal, Here I Stand, ma anche Paths of Glory o un gioco ingiustamente trascurato e che non ha nulla a che fare coi CDG come Revolution:the Dutch Revolt, oppure Napoleonic Wars e Wellington…in tutti il dettaglio brutale dello scontro riceve un senso nuovo dalla combinazione con eventi non strettamente militari….pure in POG, che è il più wargame di tutti…o The Making of the President, che non c’entra proprio nulla con la guerra…
“Quanto la fai lunga…!!...che cacchio ci vuoi dire..?”..si domanderanno i miei due lettori superstiti.
… che non mi piace la denominazione del forum: wargames. Dovreste cambiarla in “Giochi di simulazione storica”…tra l’altro, sono convinto che favorirebbe l’avvicinamento di persone che non hanno mai provato questo genere.
Quattro capoversi per dirvi solo questo?...”…
”Le parole sono importanti…”, dice Nanni Moretti…e c’ha ragione.