ti sparo. :twisted:
ok parliamone un attimo. LMVcP non è tra i miei giochi preferiti, ma un pochino lo conosco.
Il gioco è la storia dei servitori di un padrone mostruoso e si vedono i rapporti disfunzionali che li legano tra di loro, che porteranno i servitori a cercare amore nelle vittime del padrone, fino ad arrivare a ribellarsi e ad ucciderlo.
Uno dei giocatori sarà il Padrone, gli altri faranno i servitori. Tutti insieme all'inizio si stabilisce il setting, può essere il classico setting con scienziato alla frankenstein o alla dracula, oppure qualcosa di diverso: una delle mie prime giocate fu ambientata in un freakshow dove il padrone era il direttore di un circo; un'altra variante è La Mia Vita col Professore, dove si giocano degli studenti che accettano qualsiasi cosa pur di arrivare alla laurea; La Mia Vita con Batman è un'altra variante interessante, o La Mia Vita con Charles Xavier... sono tutte ambientazioni perfettamente giocabili senza togliere nulla all'esperienza di gioco, basta sapere che di comico non c'è praticamente nulla, anzi, il gioco da il suo meglio quando si è interessati a vedere i rapporti disfunzionali e si desidera sfuggire dal giogo del padrone.
In Gioco:
il padrone ha dei bisogni. I bisogni danneggiano i popolani (i png). Questi bisogni non può o non vuole soddisfarli da solo (o è troppo aristocratico e altezzoso oppure è proprio fisicamente impossibilitato). Ha bisogno dei servitori, i suoi fidi aiutanti per portarli a compimento. I servitori si odiano per quello che fanno, si disprezzano eppure non riescono a dire di no al padrone. Magari li ricatta, magari lo amano, ma all'inizio del gioco è praticamente impensabile dire di no. L'unico modo che hanno per venirne fuori è cercare amore in quelle stesse persone alle quali fanno del male per seguire gli ordini del padrone.
Il manuale da una buona guida per creare padroni efficaci per gli scopi del gioco. Caratterizzando poi il setting con due valori Paura (che rappresenta la forza del padrone) e Razionalità (che rappresenta la forza dei popolani).
Combinando questi valori si ottiene una partita più o meno lunga, che può andare dalle 3-4 ore fino alle 3-4 sessioni di gioco (c'è chi dice di averne fatte di più. Quello è però il limite che consiglio ai non esperti).
i servitori sono un pò più dettagliati. Hanno un valore di Disgusto di Sé (quanto si considerano mostri e si odiano per esserlo) e un valore di Stanchezza (quanto sono stanchi della situazione). Sono inoltre caratterizzati da un valore di "più che umano" (qualcosa che sanno fare senza tirare dadi, tranne in rare situazioni) e un valore di "meno che umano" (qualcosa che non riusciranno mai a fare, tranne in rare situazioni).
Sono inoltre caratterizzati da un valore di Amore, cioè ciò che li rende ancora umani, che li fa sentire attaccati al villaggio, che li aiuterà a fronteggiare il padrone.
Combinando questi valori (che cambiano per rispecchiare le azioni del servitore) con quelli del setting si vede quanto il servitore è in grado di resistere agli ordini del padrone e quanto è efficace nel portarli a compimento.
E quanto si odierà per averlo fatto.
Una delle caratteristiche importanti dei servitori... loro odiano se stessi e il padrone, odiano dover fare quella vita, odiano fare del male agli altri...eppure devono. C'è qualcosa che li lega al padrone. Magari il padrone li ricatta. Magari il padrone è il gran professore dal cui giudizio dipende la loro laurea. Magari amano il padrone (quando abbiamo giocato La Mia Vita con Caterine, lei era un'attricetta con manie da diva nella Londra del 700...e il mio personaggio la amava...e diomio cosa non ha dovuto passare prima di rendersi conto che quella smorfiosa non lo meritava e che l'amore era nella porta a fianco).
Ora non ti sto ad ammorbare su come funzionano le meccaniche, se vuoi ti faccio un esempio o ne parliamo meglio, ma secondo me ti conviene provarlo a qualche demo, magari a Lucca o al FirenzeGioca.
Sappi che differisce da altri giochi per una serie di questioni:
A - il gioco finisce con la morte del padrone per mano di uno o più servitori.
B - i servitori non possono morire prima della fine. La fine del servitore è catartica e drammatica.
C - Non sei tu che decidi se obbedisci o meno. Quando il padrone ti dice che non gli è piaciuto come ti sei comportato, per punizione portami tua sorella, per il prossimo esperimento... tu non puoi dire no. Il padrone tira Paura+ il tuo disgusto di sè, e tu tiri Amore-Paura (puoi affidarti a Intimità, Disperazione o Sincerità per avere dadi extra). E se fai meno del Padrone il tuo personaggio è costretto ad eseguire almeno un tiro per portare a compimento l'ordine. Non vuole farlo, ma l'idea di deludere ancora il padrone è troppo terribile per lui. Una spiegazione intima e interiore la trovi sempre, se hai costruito il servitore secondo le regole. Saranno le meccaniche, durante il corso del gioco, a vedere quando ti ribellerai. E a quel punto, ti assicuro, sarà grandioso.
D - alla fine gli stessi valori ti faranno vedere quali epiloghi sono possibili per il tuo personaggio. A seconda di come si combinano i tuoi valori di stanchezza, disgusto e amore si vedrà se puoi integrarti nel villaggio, se fuggi, se ti autodistruggi o se vieni linciato, se sarai un nuovo padrone o se preferirai vivere per sempre come un eremita (il giocatore sceglie tra i finali possibili e narra).
Ripeto, non è tra i miei preferiti, ma è indubbiamente un gioco ben fatto, che da grandi soddisfazioni. ^_^
domande?