*** ATTENZIONE - WALL OF TEXT ***
Se parli del draft delle leghe professionistiche funziona in maniera un po' differente da lega a lega:
In generale si tratta della possibilità, per le squadre professionistiche, di scegliere su quali giocatori provenienti dal college o dall'estero si vuole avere la prelazione (nel senso il diritto di essere l'unico interlocutore con cui il giocatore tratterà al momento di negoziare il contratto). In generale, a seconda dello sport, ogni squadra ha un certo numero di slot di scelta da poter riempire con i giocatori disponibili; il numero varia da sport a sport ed è strettamente legato al numero di giocatori a roster (cioè a libro paga) richiesti dallo specifico sport (nel basket sono 2 scelte, nel football sono 8, nell'hockey non so, nel baseball nemmeno, ma il baseball ha due draft separati).
Nel periodo di sosta tra la fine dei playoff e l'inizio della preparazione per l'anno successivo le squadre si riuniscono (normalmente davanti alle televisioni e a milioni di spettatori) e dichiarano i giocatori su cui vogliono avere la prelazione in un ordine prestabilito; per Football e Baseball l'ordine è l'ordine inverso di classifica dell'anno precedente (la squadra con la peggior percentuale di vittorie sceglier per prima, la squadra campione sceglie per ultima); nel Basket e nell'hockey questo ordine vale solo per le squadre che sono andate ai playoff (le squadre eliminate al primo turno scelgono per prime in ordine inverso di classifica, la squadra campione sceglie per ultima preceduta dall'altra finalista) mentre tutte le squadre non qualificate per i playoff partecipano a una lotteria in cui ogni squadra ha un numero di palline proporzionale alla posizione in classifica (tolte le squadre andate ai playoff), per cui la prima esclusa ha 5 palline mentre l'ultima classificata ne ha 250; questo per evitare che le squadre in fondo alla classifica giochino a perdere le partite dopo la metà della stagione per cercare di ottenere la prima scelta certa (specialmente in stagioni con un singolo prospetto al di sopra degli altri, tipo LeBron James).
Una volta stabilito l'ordine si procede alla scelta; la squadra di turno dichiara il nome del giocatore per cui richiede la prelazione e la parola passa alla successiva, e così via fino alla fine di tutti i giri di scelta (il draft NFL dura 3 giorni, il primo è coperto dalle televisioni e riguarda solo la primo giro di scelte, il secondo giorno vengono effettuate le scelte dalla 2 all 4 e il terzo giorno quelle dalla 5 alla 8). Un scuadra non può ovviamente nominare un giocatore che sia già stato scelto dalle squadre che hanno parlato prima di lei.
Gli slot del draft sono merce commerciabile e entrano spesso negli accordi per gli scambi dei giocatori, per cui può capitare che una singola squadra abbia più di una scelta all'interno di un singolo giro di scelte (nel prossimo draft NBA Philadelphia, se non erro, avrà 4-5 scelte nel solo primo giro); a volte le scelte vengono scambiate con delle condizioni (nel prossimo draft NBA, ad esempio, i Lakers dovrebbero dare a non ricordo chi la loro prima scelta, a meno che non sia una delle prime 5 assolute, ed è per questo che i Lakers quest'anno stanno giocando a perdere, per poter massimizzare la possibilità di tenersi la scelta che potrebbe essere fondamentale vista la carenza di talento che hanno oggi).
Anche i nomi scelti nei draft possono essere scambiati o anche semplicemente ceduti dopo il draf, anzi capita abbastanza spesso che una squadra scelga un giocatore per un'altra e poi lo scambi il giorno stesso del draft (senza nemmeno trattare col giocatore) in cambio di altri giocatori e/o altre scelte presenti e future (ad esempio alla squadra A, che ha una scelta alta, serve una guardia ma non ci sono guardie di valore disponibili nel draft, alla squadra B serve un centro ma c'è un unico centro di valore nel draft e la squadra B ha una scelta troppo bassa per avere possibilità di prenderlo, la squadra B ha però una guardi di valore che al momento è chiusa nel roster da altre 3 guardie più forti e quindi non è contenta; allora la squadra A sceglie il Centro e immediatamente lo scambia con la squadra B per la guardi in esubero più la scelta della squadra B nel secondo giro).
Il diritto di prelazione ottenuto attraverso il draft ha una durata (se non ricordo male 2 o 3 anni) e nel periodo in questione nessuna altra squadra può trattare col giocatore; questo permetteva alle squadre di avere un certo potere contrattuale nei confronti dei giocatori che, non raggiungendo l'accordo con la squadra, avrebbero dovuto stare fermi per anni perdendo denaro e visibilità; questo al giorno d'oggi è un non problema perché quasi tutte le leghe hanno stabilito un salario massimo d'ingresso che dipende dalla posizione di scelta del giocatore, ma alcuni anni fa poteva capitare che la prima scelta assoluta saltasse metà (o più) della stagione perché non trovava l'accordo con la squadra).
Resta poi la questione di quali giocatori possano essere nominati nel draft: anche qui molto dipende dallo sport specifico: nel Basket è necessario che il giocatore, se americano, abbia fatto almeno un anno di educazione universitaria o simile (i cosidetti "one and done" che affollano le grandi squadre di college americane) oppure, se internazionale, che compia i 19 anni nell'anno solare in cui si svolge il draft; nell'NFL un giocatore per poter partecipare al draft deve aver giocato almeno 3 anni a livello di college; nel baseball possono essere scelti i giocatori che abbiano completato l'high school e non abbiano ancora nessun contratto professionistico, ma questo non riguarda gli stranieri (principalemtne cubani, venezuelani, giapponesi) che non rientrano nel draft; nell'hockey possono venire scelti giocatori di 18 o 19 anni anche se hanno già contratti professionistici.
Il tutto è basato sul fatto che, a differenza dello sport europeo (in particolare del calcio), in america non esiste il concetto di Cartellino, per cui i giocatori o vengono scambiati durante la durata del proprio contratto per altri giocatori sotto contratto e/o scelte future oppure, alla fine dello stesso, sono liberi di trattare con qualunque altra squadra; il concetto di clausola rescissoria è alieno al mondo americano, se sei sotto contratto con la squadra A tu NON PUOI parlare di soldi con la squadra B, la squadra A può fare di te ciò che vuole (dopo tutto ti paga), può tenerti in panchina, può scambiarti con una squadra dall'altra parte del paese dall'oggi al domani, può spostarti in D-league (la lega di sviluppo) nella squadra a lei affiliata, la squadra B può solo cercari di ottenerti attraverso uno scambio o aspettare che scada il tuo contratto; il giorno dopo la fine del tuo contratto puoi spernacchiare la tua vecchia squadra e andare a giocare per i suoi peggiori avversari senza alcun problema (a parte gli insulti che prenderai dai tuoi ex-tifosi tutte le volte che tornerai in città).
In tutto ciò, poi, si inserisce la questione del salary cap, che è un tetto messo da alcune leghe (non tutte) agli ingaggi dei giocatori per calmierarne le richieste e per evitare che un gruppo di stelle si organizzi per giocare nella stessa squadra avendo un nababbo disposto a pagare più degli altri (tipo PSG o Manchester City, per intenderci); la cosa è ancora possibile ma qualcuno, tra le varie stelle ipotetiche, dovrà essere disponibile a decurtarsi lo stipendio per poter partecipare alla festa. Il Salary Cap è normalmente una percentuale degli introiti medii della lega negli anni precedenti.
Spero di essere stato esaustivo...
Se hai altre domande chiedi pure.
Lucio