Zaidar
Gran Maestro







Secondo me i giochi "nuovi" come ad esempio Un Penny per i Miei Pensieri non sono da definirsi giochi di ruolo... sono un'alternativa venuta fuori dai giochi di ruolo, per cui sono GIA' evolutisi da essi...
Per GIOCO DI RUOLO io intendo un sistema regolistico che condiziona il successo o l'insuccesso delle mie azioni in un mondo predefinito, nel quale ho lo stesso potere che ha una persona nel mondo reale, per cui debbo adattarmi al mio "ruolo" in quel mondo, non creare una narrativa o plasmare l'ambientazione con poteri che esulano dalla mia natura "limitata".
In un GIOCO DI RUOLO, secondo me, occorre innanzitutto fissare appunto il RUOLO di un personaggio, e comportarsi come effettivamente farebbe quel personaggio (interpretare) affrontando (o evitando, o cercando o rinunciando) le sfide che si presentano A CAUSA delle scelte passate, il che non spetta ai personaggi deciderlo se non nella misura in cui possono sfruttare le proprie potenzialità (ho un esame venerdì: non posso decidere di passarlo o che gli alieni invadano al terra domani, posso però prepararmi al massimo epr affrontare la prova nell'ottica di superarlo. Perchè ho l'esame? Perchè nella mia vita ho scelto di cimentarmi nell'università. Perchè l'hai scelta? e così via. Il gioco di ruolo riporta dei personaggi di fantasia in un modno di fantasia, ma pur cambiandone le potenzialità li limita ad essere comunque inferiori al contesto in cui si muovono, e che al massimo possono TENTARE di dominare e sfruttare a proprio vantaggio, come appunto può fare una persona nel mondo reale. Sono giochi partiti dall'idea: "Cosa farei se fossi", non da "come vorrei che le cose andassero se io fossi".
I giochi dove ci si slega dall'impianto prettamente numerico, dalla presenza del master onniscente (il "server" delle infinite possibilità, introdotto appunto per rendere le sfumature della trama infinite ma comunque "al di là" delle decisioni univoche dei personaggi) e dalle altre caratteristiche classiche sono per me da non catalogarsi più come GIOCHI DI RUOLO, bensì come GIOCHI DI NARRATIVA, che sono già un settore evolutosi dai GdR ma, secondo me, ne sono diversi.
Un Penny per i miei pensieri a mio parere è nettamente differente da un GdR, ed è ben classificabile come un GdN.
Preciso che il mio giudizio è COMPLETAMENTE a livello oggettivo, quindi non sto assolutamente affermando che quel che io intendo per GdN sia in contrapposizione al GdR (quindi da dover giudicare migliore-peggiore), proprio perchè per me sono due panorami differenti come i GdR e i GdT, come i GdT e i GdC, dove ciascuno può solo esprimere preferenza tra un tipo di gioco e l'altro ma dove secondo me il confronto decade.
Penso che alcuni dei giochi "nuovi" siano un po' ostici a qualche "vecchio giocatore" proprio eprchè in realtà non sono più dei GdR, ma si sono evoluti e ora sono "GdN", quidni rientrano in un'ottica nuova e differente, da non paragonare più ai GdR!
Per GIOCO DI RUOLO io intendo un sistema regolistico che condiziona il successo o l'insuccesso delle mie azioni in un mondo predefinito, nel quale ho lo stesso potere che ha una persona nel mondo reale, per cui debbo adattarmi al mio "ruolo" in quel mondo, non creare una narrativa o plasmare l'ambientazione con poteri che esulano dalla mia natura "limitata".
In un GIOCO DI RUOLO, secondo me, occorre innanzitutto fissare appunto il RUOLO di un personaggio, e comportarsi come effettivamente farebbe quel personaggio (interpretare) affrontando (o evitando, o cercando o rinunciando) le sfide che si presentano A CAUSA delle scelte passate, il che non spetta ai personaggi deciderlo se non nella misura in cui possono sfruttare le proprie potenzialità (ho un esame venerdì: non posso decidere di passarlo o che gli alieni invadano al terra domani, posso però prepararmi al massimo epr affrontare la prova nell'ottica di superarlo. Perchè ho l'esame? Perchè nella mia vita ho scelto di cimentarmi nell'università. Perchè l'hai scelta? e così via. Il gioco di ruolo riporta dei personaggi di fantasia in un modno di fantasia, ma pur cambiandone le potenzialità li limita ad essere comunque inferiori al contesto in cui si muovono, e che al massimo possono TENTARE di dominare e sfruttare a proprio vantaggio, come appunto può fare una persona nel mondo reale. Sono giochi partiti dall'idea: "Cosa farei se fossi", non da "come vorrei che le cose andassero se io fossi".
I giochi dove ci si slega dall'impianto prettamente numerico, dalla presenza del master onniscente (il "server" delle infinite possibilità, introdotto appunto per rendere le sfumature della trama infinite ma comunque "al di là" delle decisioni univoche dei personaggi) e dalle altre caratteristiche classiche sono per me da non catalogarsi più come GIOCHI DI RUOLO, bensì come GIOCHI DI NARRATIVA, che sono già un settore evolutosi dai GdR ma, secondo me, ne sono diversi.
Un Penny per i miei pensieri a mio parere è nettamente differente da un GdR, ed è ben classificabile come un GdN.
Preciso che il mio giudizio è COMPLETAMENTE a livello oggettivo, quindi non sto assolutamente affermando che quel che io intendo per GdN sia in contrapposizione al GdR (quindi da dover giudicare migliore-peggiore), proprio perchè per me sono due panorami differenti come i GdR e i GdT, come i GdT e i GdC, dove ciascuno può solo esprimere preferenza tra un tipo di gioco e l'altro ma dove secondo me il confronto decade.
Penso che alcuni dei giochi "nuovi" siano un po' ostici a qualche "vecchio giocatore" proprio eprchè in realtà non sono più dei GdR, ma si sono evoluti e ora sono "GdN", quidni rientrano in un'ottica nuova e differente, da non paragonare più ai GdR!