arcadebox
Maestro
Spendaccione!
Spendaccione!
1 anno con i Goblins!
5 anni con i Goblins!
First reaction SHOCK!
Ho finalmente ricevuto e testato in solo e con 3 giocatori questo titolo edito da Boite du Jeux. L'hype era alta per via di un KS perfetto e in anticipo ma anche per via dell'eccellente It's a What a Wonderful World dello stesso publisher.
Di cosa si tratta? In essenza questo è un gioco di maggioranze con diversi elementi euro ben integrati, un buon rapporto regole/profondità strategica e un tema accattivante e ben reso dalle eccellenti illustrazioni.
I giocatori rappresentano moderni Daimyo che competono, seguendo una versione distorta del Bushido che vede l'onore soppiantato dalla popolarità, per il controllo di 6 isole e delle loro risorse.
Il sistema di gioco è piuttosto elegante e consta di un drafting iniziale di dadi di tre colori che attivano diverse azioni sulla plancia del giocatore e i cui valori numerici sono invece utilizzati per attivare eroi (che si comprano ad ogni fine turno e vanno ad arricchire i deck iniziali di ogni fazione) e altre azioni speciali. Non entro in dettaglio, ma le azioni permettono di ottenere influenza tramite piazzamento di diversi tipi di unità ed edifici e anche di rovistare tra le rovine per cercare parti di ricambio atte a ricostituire le reliquie del passato (computer, pompe di benzina, et). La ricerca delle reliquie in particolare é molto riuscita con un bell'elemento di set collection.
L'interazione c'è ma può essere ridotta eliminando dal mazzo le carte "take that" (marcate da un'icona col punto esclamativo), senza le quali il gioco rimane comunque interattivo.
Il gioco gira bene in solo grazie a un sistema di AI semplice e arcigno, in due grazie all'introduzione di un giocatore neutrale controllato da entrambi i giocatori ma da il meglio in 3 (in 4 non l'ho provato).
Le meccaniche non sono rivoluzionarie ma gradevoli e ben congegnate. C'è il set collection delle reliquie, il drafting dei dadi, la gestione della mano, il miglioramento delle azioni base (quando si costruisce un edificio si ottiene un token azione che si può associare a una delle azioni principali dando più scelte ad ogni attivazione), creazione di combo (attivo azione via dado, attivo azione extra sbloccata via edifici, gioco eroe tramite combinazione numerica dadi e abilità speciale clan) ma nonostante questa varietà il focus rimane vincere la gara d'influenza sulle isole (un bel po' di punti a fine round) e cercare di fare un minimo di punti con edifici, carte eroe e reliquie per non farsi sorpassare a fine partita.
E poi il gioco è piuttosto stretto con 15 piazzamenti di dadi a partita (3xround), per cui è necessario costruire le proprio combo subito e sfruttarle quanto più possibile.
La rigiocabilità è garantita dalle diverse carte eroe, le 4 fazioni asimmetriche e i 32 diversi upgrade (ogni giocatore ne riceve 2 set da 4 a partita, ogni set associato ad un tipo di edificio).
Note negative poche e molto soggettive. Il tabellone è ben illustrato ma molto carico a scapito della leggibilità. I token di cartone delle risorse sono piuttosto bruttini, sottili e anonimi. I pezzi in legno sagomati sono molto dettagliati ma alcuni, tipo i segnapunti, un po' troppo piccoli.
Se avete fatto il KS le plance sono doppie e i meeples sono sostituiti da fatture di ottima qualità (tranne gli edifici, funzionali ma cheap). Tra l'altro le plance con i recessi sono state fatte pieghevoli, immagino per evitare i problemi di imbarcatura che le componenti con recessi manifestano di solito.
Se cercate un buon euro stretto con maggioranze questo è da provare.
Di cosa si tratta? In essenza questo è un gioco di maggioranze con diversi elementi euro ben integrati, un buon rapporto regole/profondità strategica e un tema accattivante e ben reso dalle eccellenti illustrazioni.
I giocatori rappresentano moderni Daimyo che competono, seguendo una versione distorta del Bushido che vede l'onore soppiantato dalla popolarità, per il controllo di 6 isole e delle loro risorse.
Il sistema di gioco è piuttosto elegante e consta di un drafting iniziale di dadi di tre colori che attivano diverse azioni sulla plancia del giocatore e i cui valori numerici sono invece utilizzati per attivare eroi (che si comprano ad ogni fine turno e vanno ad arricchire i deck iniziali di ogni fazione) e altre azioni speciali. Non entro in dettaglio, ma le azioni permettono di ottenere influenza tramite piazzamento di diversi tipi di unità ed edifici e anche di rovistare tra le rovine per cercare parti di ricambio atte a ricostituire le reliquie del passato (computer, pompe di benzina, et). La ricerca delle reliquie in particolare é molto riuscita con un bell'elemento di set collection.
L'interazione c'è ma può essere ridotta eliminando dal mazzo le carte "take that" (marcate da un'icona col punto esclamativo), senza le quali il gioco rimane comunque interattivo.
Il gioco gira bene in solo grazie a un sistema di AI semplice e arcigno, in due grazie all'introduzione di un giocatore neutrale controllato da entrambi i giocatori ma da il meglio in 3 (in 4 non l'ho provato).
Le meccaniche non sono rivoluzionarie ma gradevoli e ben congegnate. C'è il set collection delle reliquie, il drafting dei dadi, la gestione della mano, il miglioramento delle azioni base (quando si costruisce un edificio si ottiene un token azione che si può associare a una delle azioni principali dando più scelte ad ogni attivazione), creazione di combo (attivo azione via dado, attivo azione extra sbloccata via edifici, gioco eroe tramite combinazione numerica dadi e abilità speciale clan) ma nonostante questa varietà il focus rimane vincere la gara d'influenza sulle isole (un bel po' di punti a fine round) e cercare di fare un minimo di punti con edifici, carte eroe e reliquie per non farsi sorpassare a fine partita.
E poi il gioco è piuttosto stretto con 15 piazzamenti di dadi a partita (3xround), per cui è necessario costruire le proprio combo subito e sfruttarle quanto più possibile.
La rigiocabilità è garantita dalle diverse carte eroe, le 4 fazioni asimmetriche e i 32 diversi upgrade (ogni giocatore ne riceve 2 set da 4 a partita, ogni set associato ad un tipo di edificio).
Note negative poche e molto soggettive. Il tabellone è ben illustrato ma molto carico a scapito della leggibilità. I token di cartone delle risorse sono piuttosto bruttini, sottili e anonimi. I pezzi in legno sagomati sono molto dettagliati ma alcuni, tipo i segnapunti, un po' troppo piccoli.
Se avete fatto il KS le plance sono doppie e i meeples sono sostituiti da fatture di ottima qualità (tranne gli edifici, funzionali ma cheap). Tra l'altro le plance con i recessi sono state fatte pieghevoli, immagino per evitare i problemi di imbarcatura che le componenti con recessi manifestano di solito.
Se cercate un buon euro stretto con maggioranze questo è da provare.
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