Parecchi wargames ovviamente includono la fog of war. Uno dei metodi più semplici, usando counters, è semplicemente girarli sul dorso in modo tale che vedi l'affiliazione (mio o tuo?) ma non sai cosa c'è sotto - ad es.
Space Empires 4X:
sotto ciascun counter c'è un numero che indica esattamente quante unità sono presenti (es. 4) e di che tipo (un caccia, una gigantesca dreadnought...
o una pedina vuota che funge da esca!)
lo stesso principio si ritrova in tanti altri wargames, tra quelli che mi hanno più divertito ricordo la serie della
Civil War Campaign (della Clash of Arms), es. Mississippi Fortress, Lee takes command... quelli di
R. Sivèl (Maria, Friedrich)...
o anche
Ukraine '44 (sulla rivista Special Ops), "rapido" ed estremamente soddisfacente
Altro esempio di FoW è ovviamente il gioco su due mappe identiche, utilizzando un terzo (un "arbitro") che gestisca lo scambio di informazioni tra le due parti. Un sistema, molto complesso ma bellissimo, che utilizza questo motore alla grande è quello di
Harpoon: scontri aeronavali moderni basati su un realismo senza precedenti, dove grazie a radar, ricognizioni, calcoli sulla velocità ecc. elaborati sulla TUA mappa cerchi di eliminare le forze nemiche prima di essere avvistato. Attenzione alla complessità: è elevata anche per gli standard dei wargames.
Cambiando ambito ti cito ancora il bellissimo sistema di D. Rouy (Pratzen),
Le Vol de l'Aigle, chiaramente dedicato al napoleonico; oltre ad essere doppio-cieco richiede anche un numero cospicuo di persone (una diecina): molto particolare quindi.
Non sempre è richiesto un arbitro però; ti cito ad es. il bellissimo
Victory at Midway , bellissima idea di Ben Knight comparsa sulla (grande!) rivista Command. Il sistema è una specie di "battaglia navale" glorificata, a voler essere molto riduzionisti: ciascuno ha una mappa identica e conduce ricerche aeree alla cieca, chiamando esagoni ed aspettando la risposta avversaria.
Un concetto simile lo ritrovi in uno dei tanti capolavori di J. Balkoski,
Cityfight, dedicato alla guerriglia urbana: tesissimo e viscerale, è purtroppo un gioco di 40aa fa ma se lo ritrovassi non fartelo scappare per nulla al mondo!
Ti parlo ancora di un'idea un po' diversa, che ritrovi nel gioco in solitario:
Ambush! capolavoro ancora imbattuto del mitico
J. Butterfield (di cui ti consiglio di recuperare la serie "D-Day at..." e soprattutto "Enemy Action: Ardennes"). L'idea è semplice, guidi una squadra di soldati su una mappa esagonata e "semplicemente" per ogni esagono in cui entri, verifichi sulle regolette dello scenario che cosa capita... hai calpestato una mina? un "nido" di mitragliatori ti apre il fuoco contro?
In tempi moderni, sempre per il solitario, ho trovato un'ottima implementazione in
Fields of Fire, il sistema dell'eclettico Ben Hull giunto alla 2° ed. (consigliata); molte le innovazioni tra cui una mappa formata interamente da carte, ed una estremamente realistica resa della catena di comando (l'autore è un Marines). I nemici compaiono sotto forma di "contatti potenziali" per cui non sai mai verso cosa guiderai i tuoi uomini, il che impone prudenza (come nella realtà). Warning: personalmente trovo la barriera per "entrare" nel sistema molto alta, e la gestione durante la partita è faticosa: non è un gioco per "passare il tempo" e non ha nemmeno l'eleganza dei sistemi di Butterfield. Resta però qualcosa di unico che vale la pena almeno provare.
Altre cose che mi vengono in mente sono una deriva simile al sistema a blocchi già citato, ad es. i wargames di
Bowen Simmons usano blocchi rettangolari che nascondono nome e forza dell'unità, il tutto su mappe non convenzionali divise in poliedri e ricercate con dettaglio storico certosino, e risoluzione degli scontri senza dadi. Belli i titoli dedicati al napoleonico, uno dei miei preferiti resta però quello su
Gettysburg:
e poi certamente
Sekigahara: qui hai 2 sistemi nascosti, non solo i blocchi, ma anche le carte in mano i cui simboli dovranno combaciare con quelli dei blocchi per poterli "attivare" in battaglia, con la possibilità (storicamente avvenuta) che alcune unità defezionino al momento meno opportuno. Consigliato senza riserve.