Impressioni AVghost: Paranormal Investigation

Taiglander

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Lo scorso weekend ho potuto intavolare questo titolo che ho recuperato di seconda mano da un tipo spagnolo e devo dire che ha un suo perché. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un disastratissimo esempio di KS della peggior specie, di quelli dove metti insieme ritardi, promesse non mantenute, richieste di riscatto, pledge non consegnati, editore in bancarotta, comunicazione pessima, rabbia, bile, insulti e .... [riempite voi a vostra discrezione, state pur certi che ci azzeccate].
Insomma, una pessima esperienza per chi ha partecipato al KS (il che spiega anche il voto su BGG), ma al netto di tutto questo marciume, il gioco esiste e con un po' di fortuna si recupera usato ad un prezzo decente. Queste sono le mie prime impressioni.

AVGhost è un gioco cooperativo da 4 giocatori (si può giocare in meno ma diciamo non sarebbe immediato gestire i 4 personaggi sempre obbligatoriamente presenti). E' disponibile in inglese e spagnolo, fortemente dipendente dalla lingua trattandosi essenzialmente di un narrativo. La particolarità è che si gioca al buio con l'ausilio di un'app - ma andiamo con ordine.

Tematicamente il gioco ti mette nei panni di una squadra di cacciatori del paranormale anni '70: troveremo il classico reduce del Vietnam, la studentessa di psicologia, una medium e un prete cattolico esorcista:



Nella scatola base si trovano una dozzina di casi, e ciascuno di essi inizia con una fase di riunione in cui si apre una busta contenente il report del cliente, alcune foto, mappe... insomma una serie di materiale che andrà letto e studiato per farsi una prima idea di quello che sta succedendo nella casa infestata. A questo punto, ogni investigatore, che ha a disposizione 4 gadget/strumenti per la rilevazione del paranormale, sulla base di quanto letto nell'introduzione, dovrà decidere quale oggetto piazzare in quale camera della casa. Gli oggetti sono vari e dipendono dal tipo di personaggio, ad esempio la medium ha a disposizione rune, un pendolo, un foglio per la scrittura automatica ecc... mentre altri personaggi hanno un approccio più scientifico e si avvalgono di misuratori di radioattività, telecamere, registratori, sensori di movimento... Le tile della casa infestata sono tra le più belle che io abbia mai visto:



La scelta dell'oggetto da piazzare, e in quale stanza, è fondamentale perché è uno dei 3 requisiti per la soluzione del caso: ottenere una prova tangibile dell'evento paranormale. Gli altri due obiettivi saranno arrivare a fondo della propria linea di investigazione e risolvere tutti gli eventi paranormali che si verificheranno.

E' una volta che si sono piazzati gli oggetti, e lo si è comunicato all'app, che il gioco prende carattere, in quanto si spengono le luci e si gioca al buio. Ogni miniatura personaggio ha una lucina integrata nella base, e la gestione delle "pile" è uno dei due parametri da tenere d'occhio (l'altro è il livello di paura). Meccanicamente il gioco si risolve con una sequenza fissa in cui ogni giocatore ha disposizione tre azioni: ci si può spostare da una stanza all'altra, equipaggiare filtri colorati davanti alla propria pila (serviranno a difenderci e a scacciare i fantasmi), ricercare oggetti nella stanza in cui ci si trova, risolvere un evento paranormale e investigare uno dei tanti numeri presenti sulle tiles (le immagini postate qui sopra sono pura arte, ma le tiles presenti nel gioco sono cosparse di numerini e lettere che possono essere investigate).

Il gioco è app driven in quanto la propria linea di investigazione è composta da una serie di numeri che vanno cercati sul tabellone, per poi avere la possibilità di cliccare sull'indizio corrispondente nell'app. La storia/investigazione si dipana attraverso l'investigazione di questi indizi, che a loro volta aprono due o più possibilità in una sorta di librogame interattivo. Di tanto in tanto, l'app ti sorprende con il suono di un evento paranormale (ad esempio qualcosa che viene trascinato in una stanza) e ti mostra un'immagine che altro non è che il dettaglio di una stanza. Sarà necessario cercare quel dettaglio sulla mappa per poter cliccare sulla relativa icona nell'app e poter affrontare l'evento.

Fatto questo dovuto preambolo, ecco le mie impressioni (basate su una sola partita):

Il gioco è originale e sa coinvolgere. Il fatto di giocare al buio fa sì che anche se non si perde completamente l'orientamento (il bagliore del tablet o le lucine delle miniature non ti lasciano nell'oscurità più completa) l'esplorazione è resa molto bene perché bisogna illuminare fisicamente un numerino per poterlo investigare, oppure trovare fisicamente un dettaglio sulla mappa: che so, un evento ti dice di cercare delle bobine di vecchi filmati? Allora sarà necessario fare bene attenzione ad illuminare bene la stanza, perché potrebbero sfuggire. La cosa è resa più difficoltosa perché le stanze sono separate da muri 3D che impediscono di illuminare le stanze adiacenti. Nel primo caso ci sono un paio di luoghi che risultano completamente schermati finché non si entra dentro, e come sensazione non è male (il manuale ti dice espressamente di non guardare con attenzione le tiles nella prima fase, quando si piazzano gli oggetti).

Meccanicamente non c'è nessun guizzo di genialità, l'esperienza si risolve essenzialmente in questa esplorazione continua e lettura di paragrafi stile librogame. La gestione delle pile, dei filtri colorati e della paura è resa volutamente basilare in quanto al buio sarebbe impossibile giocare carte o tirare dadi... Vi dico solo che anche solo spostare l'indicatore di paura su o giù è un'impresa non da poco perché non si vede quasi niente. Il combattimento contro i fantasmi è ridotto al minimo, bisogna essere equipaggiati del filtro giusto per non subire danni, ed effettuare un'azione apposita per scacciare il fantasma "rompendo" il filtro. Alcuni fantasmi necessitano di più investigatori, e inoltre bloccano il movimento. Diciamo che trovarsi da soli in una stanza con una strega, senza i dovuti filtri, fa parecchio male e ti rende dipendente dall'aiuto degli altri. Gli altri investigatori ti potranno aiutare rianimandoti, passandoti filtri o oggetti.

La storia non è da premio oscar ma devo dire che ci è piaciuta, l'ambientazione permette di esplorare temi decisamente horror che nei vari Case della Follia difficilmente trovi. Roba splatter, omicidi efferati, possessioni. Diciamo che ogni indizio che indaghi, oltre a guidarti lungo la tua linea di esplorazione, serve a darti un'immagine, un tassello di una serie di eventi che spiegano i fenomeni poltergeist che si verificano attualmente.

La pecca più grande, oltre all'immancabile regolamento fumoso che dà adito a dubbi, è la durata. Il nostro è un gruppo tendenzialmente lento ma qui abbiamo sfiorato le 5 ore! Una roba fuori dal mondo. In parte è stato dovuto al fatto che trattandosi di un gioco in inglese ho tradotto ogni indizio al volo e il processo è comunque più lento che una semplice lettura. Sicuramente se si legge ad alta voce in inglese si va più veloce. Altro fatto che ci ha rallentato un po', è stata la mancanza di alcuni indizi sul tabellone, cosa che non ho ancora capito se sia stata voluta o meno... in ogni caso in 3/4 occasioni ci siamo chiesti se era consentito leggere un indizio anche se non era stampato - e alla fine abbiamo scoperto di sì, ma la cosa non è ben spiegata nel regolamento. Anche il fatto che certi oggetti (disegnati sulla mappa) possono diventare essi stessi indizi... ossia invece di cercare il numero 34 (sparo a caso), devi trovare una stampella. Ci è capitato di vedere la stampella (oggetto inventato) ma non aveva nessun numero vicino a sé e quindi abbiamo perso tempo a riflettere se cliccare o no sull'indizio corrispondente nell'app. Risposta: bisognava cliccare.

Riassumendo, è stata un'esperienza molto lunga ma particolare. Niente di meccanicamente innovativo ma l'ambientazione, il tema horror spinto, l'artwork e la particolarità di giocare al buio me lo fanno promuovere. Non un capolavoro, per carità, e a mio avviso non vale i soldi che chiedevano nel KS. Però recuperato di seconda mano ci può stare.

Il problema, ora, sarà trovare altri 3 giocatori fissi per proseguire nei casi, sapendo che già uno ce lo siamo bruciato con la durata... Ci aveva chiesto un gioco che chiudesse entro mezzanotte, e noi l'abbiamo inchiodato fino alle 3:30 al tavolo... Insomma, ci ha odiati
 
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