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Ci sono aspetti, slegati dal gameplay, che fanno apprezzare di più o di meno un gioco?
L'esempio più semplice e diretto è la qualità dei materiali, ovviamente. Uno stesso gioco è chiaramente più godibile se accompagnato da materiali di qualità.
Per alcuni di questi aspetti il confine o meno con il gameplay è un po' sfumato.
Per esempio, non apprezzo giochi che prevedono un utilizzo non-opzionale di app digitali. Quanto questo sia solo una comodità e potrebbe essere sostituito da componenti e meccaniche "analogiche" e quanto è invece una componente insostituibile del gameplay?
In maniera simile, scrivere sui componenti con pennarelli cancellabili è un aspetto che sfuma un po' nella scelta di gameplay.
Non apprezzo la cosa non tanto per la paura di usura dei componenti, quanto perché si tende a finire la partita con colore sulle mani, in faccia, sui vestiti... ma forse sono solo io che ho la percezione del mio corpo nello spazio pari a quella di un bambino dell'asilo...
Altri esempi di aspetti indipendenti dal gameplay che non apprezzo sono gli elementi in cartone da assemblare (Paleo, Everdell, ecc) e naturalmente le carte di formato non standard (che poi "standard" è già un termine abbastanza elastico, ormai esistono così tanti formati che sembra incredibile che qualche editore riesca ancora a uscirsene con un formato inedito).
L'esempio più semplice e diretto è la qualità dei materiali, ovviamente. Uno stesso gioco è chiaramente più godibile se accompagnato da materiali di qualità.
Per alcuni di questi aspetti il confine o meno con il gameplay è un po' sfumato.
Per esempio, non apprezzo giochi che prevedono un utilizzo non-opzionale di app digitali. Quanto questo sia solo una comodità e potrebbe essere sostituito da componenti e meccaniche "analogiche" e quanto è invece una componente insostituibile del gameplay?
In maniera simile, scrivere sui componenti con pennarelli cancellabili è un aspetto che sfuma un po' nella scelta di gameplay.
Non apprezzo la cosa non tanto per la paura di usura dei componenti, quanto perché si tende a finire la partita con colore sulle mani, in faccia, sui vestiti... ma forse sono solo io che ho la percezione del mio corpo nello spazio pari a quella di un bambino dell'asilo...
Altri esempi di aspetti indipendenti dal gameplay che non apprezzo sono gli elementi in cartone da assemblare (Paleo, Everdell, ecc) e naturalmente le carte di formato non standard (che poi "standard" è già un termine abbastanza elastico, ormai esistono così tanti formati che sembra incredibile che qualche editore riesca ancora a uscirsene con un formato inedito).
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