Arkham Horror: opinioni?

[MaggiNepitello]

Ho letto da poco i commenti e le recensioni positive di The Goblin riguardo a questo gioco, di prossima riedizione dalla FFG. Io l'ho giocato diverse volte ormai molti, moltissimi anni fa (per mancanza d'altro...), e ricordo la cocente delusione dovuta ai pessimi materiali e al gameplay che trovai piu' simile a un gioco dell'oca che a qualcosa di apparentato con i Miti di Cthulhu. La differenza tra la mia antica opinione e quella di The Goblin mi ha ora messo un dubbio: era poi cosi' male come ricordo, o forse la mia e' stata una reazione da appassionato Lovecraftiano fanatico? Pongo la domanda perche' devo avere una buona ragione per scavare tra le scatole a casa dei miei per recuperare la scatola...

 

[Lobo]

I materiali non erano così male. Per il gioco dell'oca hai un po' ragione, ma considera anche la sua età.

 

[the_goblin]

Mah, guarda, non concordo con Lobo sui materiali che erano veramente pessimi: mappa in carta quasi velina, schede dei personaggi leggerissime dove si tracciano i valori con delle attache (!!) che le rovinano e poi le attache di plastica si rompevano dopo due volte. Carte mal fustellate e leggerissime anche queste, e così via.

Dal punto di vista del gioco, invece, io non lo reputo affatto male, sebbene sia ovviamente piuttosto datato a tutt'oggi. L'impressione di gioco dell'oca è dovuta principalmente alla mappa, ma differisce da questo poiché non si va su caselle in corrispondenza delle quali ti accade qualcosa, bensì ti muovi in una direzione o nell'altra per tua scelta, a secondo dei luoghi che vuoi visitare. Puoi quindi andare all'emporio perché ti serve equipaggiamento, al sanitarium o all'ospedale perché sei quasi impazzito o morto, o in una delle altre locazioni per combattere i mostri, tuffarti nei varchi e andare nelle altre dimensioni per chiuderli.

Di fatto, la parte più contestabile sta nel fatto che quando si va in una locazione, per determinare cosa accade occorre lanciare un dado, il che introduce un'alea molto forte che tuttavia è tipica del periodo di questo gioco, basti pensare che ha più o meno la stessa età di Talisman che funzionava nello stesso modo.

Io trovo invece molto interessante e apprezzabile lo stile in parte cooperativo ed in parte competitivo di Arkham Horror. Gli investigatori devono chiudere i varchi e vince chi ne chiude di più, ma tutti assieme devono comunque cercare di evitare che se ne aprano troppi altrimenti vince il gioco (sì, è proprio così e non è raro) o si trovano subissati di mostri che girano per le strade impedendo loro anche i più semplici movimenti. Questo fa si che i giocatori siano anche spinti a collaborare, scambiandosi oggetti e cercando di tenere basso il numero totale di varchi aperti mentre ognuno poi cerca di vincere per conto suo.

Inoltre, va detto che lo si può giocare anche in tanti, caratteristica da tenere in considerazione. E ancora, l'atmosfera che si genera alla fine è molto buona, poiché riesce molto efficace nel ricreare la tensione di una città che rischia di essere condannata, con la sconfitta di tutti i giocatoi. In un periodoin cui molti boardgame sono assolutamente astratti e svincolati dal tema troppo spesso millantato, Arkham Horror regge molto bene anche sotto il punto di vista del coinvolgimento e si lascia apprezzare anche nonostante un regolamento e delle meccaniche certo non perfette.

In sostanza, lo ritengo un buon gioco per l'età che ha e sono convinto che con un restyling della componentistica e qualche modernizzazione al regolamento, possa ancora destare l'interesse di molti giocatori. Io lo tirerei fuori dalla cantina e gli darei una seconda chance...