Rayden
Illuminato
1 anno con i Goblins!
Osservatore
5 anni con i Goblins!
10 anni con i Goblins!
15 anni con i goblins!
So che questo forum è pensato solo per conversioni di GdT già esistenti in applicazioni, tuttavia ho da segnalarvi un gioco che tale non è ma ha molto a che fare con i GdT.
Avete presente Pandemia? Bene, ora immaginate di stare dall'altra parte del tavolo (sotto, al posto del tabellone!): voi siete il gioco, e i giocatori vi giocano contro! Ebbene si, in Plague Inc. voi siete il virus, che deve evolversi, contagiare più gente possibile e sterminare la popolazione umana prima che gli stati si chiudano in quarantena e che i ricercatori trovino la cura!
Ci ho fatto solo un paio di partite, al primo quadro e a difficoltà media, quindi non sono in grado di giudicare bene gli aspetti tecnici, ma la sensazione di gioco è stata straordinaria! L'impressione è che sia un po' poco controllabile, ma gli sviluppatori assicurano che non è così: di fatto, le uniche scelte che dobbiamo prendere sono le mutazioni del nostro virus, il resto fa da solo; possiamo renderlo più o meno contagioso, più o meno resistente a climi caldi/freddi/secchi/umidi, più o meno letale, ecc. e tutte queste scelte, dicono i designer, hanno profonda incidenza sulla partita. Ad esempio, in base al clima della regione di partenza già si possono fare scelte buone o meno; se è una regione ricca allora il livello medio d'igiene sarà più elevato e quindi anziché puntare ad un'infettività via contatto fisico sarebbe meglio scegliere una mutazione che, ad esempio, sfrutti il bestiame come portatore sano; oppure, se il virus è fin da subito troppo letale finisce per ammazzare i contagiati prima di potersi diffondere per bene... cose così.
Inutile dire che questo giochino mi ha affascinato, oltre che per l'originalità dell'idea e per l'alta qualità estetica, anche e soprattutto per l'irriverenza e il cinismo della tematica, contro la quale probabilmente orde di benpensanti si scaglieranno col coltello fra i denti organizzando raccolte di firme e proteste di associazioni dei genitori. Ma io, che a scuola ho studiato filosofia, posso giocarci lo stesso senza diventare un pazzo terrorista per davvero!
Avete presente Pandemia? Bene, ora immaginate di stare dall'altra parte del tavolo (sotto, al posto del tabellone!): voi siete il gioco, e i giocatori vi giocano contro! Ebbene si, in Plague Inc. voi siete il virus, che deve evolversi, contagiare più gente possibile e sterminare la popolazione umana prima che gli stati si chiudano in quarantena e che i ricercatori trovino la cura!
Ci ho fatto solo un paio di partite, al primo quadro e a difficoltà media, quindi non sono in grado di giudicare bene gli aspetti tecnici, ma la sensazione di gioco è stata straordinaria! L'impressione è che sia un po' poco controllabile, ma gli sviluppatori assicurano che non è così: di fatto, le uniche scelte che dobbiamo prendere sono le mutazioni del nostro virus, il resto fa da solo; possiamo renderlo più o meno contagioso, più o meno resistente a climi caldi/freddi/secchi/umidi, più o meno letale, ecc. e tutte queste scelte, dicono i designer, hanno profonda incidenza sulla partita. Ad esempio, in base al clima della regione di partenza già si possono fare scelte buone o meno; se è una regione ricca allora il livello medio d'igiene sarà più elevato e quindi anziché puntare ad un'infettività via contatto fisico sarebbe meglio scegliere una mutazione che, ad esempio, sfrutti il bestiame come portatore sano; oppure, se il virus è fin da subito troppo letale finisce per ammazzare i contagiati prima di potersi diffondere per bene... cose così.
Inutile dire che questo giochino mi ha affascinato, oltre che per l'originalità dell'idea e per l'alta qualità estetica, anche e soprattutto per l'irriverenza e il cinismo della tematica, contro la quale probabilmente orde di benpensanti si scaglieranno col coltello fra i denti organizzando raccolte di firme e proteste di associazioni dei genitori. Ma io, che a scuola ho studiato filosofia, posso giocarci lo stesso senza diventare un pazzo terrorista per davvero!
