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Confesso che col nuovo forum ho un po' di difficoltà nelle ricerche, perciò se esiste già un topic al riguardo... insultatemi pure ?
Domenica e oggi, approfittando di una tregua (sembra incredibile, ma giocavo di più in tempi pre-covid ), siamo riusciti a intavolare Alone 2a edizione, ultimo KS fresco di arrivo.
La prima partita l'abbiamo giocata in 3 al tavolo, dopo il pranzo pasquale La mossa, di per sé molto azzardata, si è rivelata meno traumatica di quello che pensassi, fatto salvo mio fratello che ha seguito la spiegazione così:
Durante la partita non è andata meglio e avendo giocato insieme a me dalla parte del male (io con carte blu-velocità e lui con carte viola-trappola), ha accusato meno divertimento rispetto al fratello 3 che ha interpretato l'eroe solitario.
In ogni caso, il gioco è meno complicato di quello che può sembrare a prima vista (e i tre manuali separati spaventano molto, eh) e l'unica parte da tenere bene a mente è la differenza fra linea di vista e stanze illuminate e il timing per l'attivazione di alcune carte reazione in concomitanza all'uso dell'adrenalina.
Fratello 3, nonostante la scelta di giocare a livello facile, si è dimostrato piuttosto cauto e attento col suo Capitano, ma è subito entrato in partita, domando le azioni e dosando l'uso dell'adrenalina col giusto tempismo. La missione principale richiedeva l'eliminazione totale delle creature grazie alla stanza del reattore; la verde (quella del bonus) di andare nel laboratorio e recuperare un'altra tuta; la blu (quella fastidiosa) di recarsi nell'hangar per sistemare lo scanner, altrimenti le informazioni ottenute tramite l'azione localizzare sarebbero state un po' falsate. Dovendo optare, si è buttato prima sulla verde per avere più equipaggiamento e la prima cosa che l'ha subito esaltato è stata l'esplorazione della nave: niente mappette pronte, niente informazioni, solo corridoi e stanze nell'oscurità. L'influenza del videogioco Dead Space è palese e ben omaggiata e si ha davvero la sensazione di vagare soli e intimoriti, con le uniche informazioni di noi giocatori del male: "Hai udito un rumore provenire da Nord. Qualcosa si è mosso a Sud", finché un mostrazzo non si manifesta all'improvviso, sbucando dal buio e terrorizzando il povero giocatore. Quindi, lato dungeon crawling, il gioco è stra-promosso, senza contare la vigliacchissima regola che, a fine round (round, non turno, eh), parte dei settori esplorati risvaniscono nel buio
Il combattimento è interamente gestito dai dadi, ma grazie ad abilità ed equipaggiamenti, la fortuna è meno fastidiosa del solito (in Deep Madness, a esempio, è davvero molto più frustante e quasi ingestibile) e comunque non è un'azione da ripetere ad libitum, anzi, spesso e volentieri la vera opzione utile sarà fuggire chiudendosi la porta alla spalle. Insomma, combattere non è punitivo al massimo come in Nemesis, non è frustrante come in Deep Madness, ma nemmeno una caciaronata come in Massive Darkness. In poche parole, appagante e soddisfacente.
Il gioco è composto da 4 round da 8 turni ciascuno (qualcosa in più grazie all'uso dell'adrenalina), ma sebbene non sia un vero è proprio timer, visto che il gioco non termina allo scadere del 4° round, entrare in modalità incubo non farà arrivare il povero eroe molto più in là: i mostri cambiano statistiche e diventano ferocissimi e si perderanno 2 punti di sanità mentale alla fine di ogni round. Botte da orbi, insomma.
Il downtime, che temevo fosse uno dei difetti principali del gioco, è stato davvero contenuto se non nullo: fratello 3 era sempre pronto e deciso sul da farsi, mentre noi malefici ci siamo ben coordinati (nonostante la "papagna") e abbiamo avuto solo qualche tentennamento da prima partita. Ciononostante, è bene mettere in guardia i forti pensatori: i tempi morti sono sempre in agguato.
Grafica e componenti sono più che buoni, ma non si grida al capolavoro; soprattutto le carte sono di bassa qualità e basta guardarle con cattiveria per più di 5 secondi che si segnano, quindi è assolutamente obbligatorio imbustarle. Le miniature sono discrete ma nulla di più.
La longevità è davvero ottima (nella versione KS da me provata): millemila personaggi per gli eroi, 5 mappe fronte retro e ruotabili per la creazione del "dungeon", posizionamento casuale delle stanze, una pletora di missioni fra rosse, verdi e blu e un buon numero di equipaggiamenti; forse si poteva osare qualcosa in più con i mostri che, a conti fatti, sono solo 5 tipologie, però è anche vero che variano statistiche a seconda della presenza o meno della luce, dei segnalini pericolo e dell'attivazione della modalità incubo.
Insomma, alla fine della prima partita, tenuto conto anche delle condizioni di prova, io e fratello 3 ci siamo alzati davvero soddisfatti. Fratello 2 ha subito un po' la passività del ruolo, forse anche per colpa delle carte viola che, secondo lui, non l'hanno "convinto" e gli hanno fanno un po' patire le circa 2 ore e mezza di partita.
A sorpresa, fratello 2 ha voluto rigiocare questa mattina, fresco e riposato, sempre nel ruolo del male ma insieme a fratello 3, mentre io ho giocato nel ruolo dell'eroe, nello specifico del medico. Questa volta però, abbiamo settato la difficoltà su normale e usato qualche mostro speciale delle espansioni: infatti la mia missione principale consisteva nell'eliminare la regina dei vermi
Uno dei difetti del gioco è che mangia davvero parecchio spazio sul tavolo, cosa che ci ha costretti a rivedere un paio di volte il setup, ma alla fine abbiamo trovato la giusta configurazione:
Al di là di questo aspetto (non di poco conto), la partita è filata via a scheggia, a riconferma che il gioco non è affatto difficile da assimilare e, soprattutto, è stata divertentissima: i miei fratelli hanno giocato davvero bene e in sinergia (mazzo rossa-furia e mazzo verde-terrore) e sono stati cattivissimi e spietati fin dal primo turno. Non ho quasi mai avuto un attimo di riposo e le fo***te creature spuntavano da ogni dove, bastonandomi senza pietà. Tutta la prima parte l'ho affrontata difendendomi a mani nude ma, grazie a un'efficace lettura della mappa, sono riuscito a sfangarla fino al completamento della prima missione (la blu). Da qui mi sono un po' risollevato, ho fatto fuori un bel po' di creature anche rognose come i vermoni, finché mi sono spostato nel livello successivo. Qui ho girovagato un po' a vuoto, soprattutto per le maledette carte verdi di fratello 2 che mi sballavano la lettura dello scanner, e ho subito troppi agguati dei mostri potenziati dalle carte rosse di fratello 3: sono sì riuscito a scoprire la posizione della missione finale, ma ci sono arrivato in modalità incubo e con zero cuori e 5 sanità mentale. Bam, bam, bam e tanti saluti al medico, divorato da uno schifosissimo vermone
Che dire, la seconda partita è stata davvero bellissima e divertente, col fratello 2 in palla è che ha ritrattato molte delle perplessità manifestate il giorno prima.
Alone si è dimostrato un gioco solido, originale e ben congegnato, se le finanze ve lo permettono, fatelo vostro, perché per me merita.
Attenti solo ai forti pensatori e alla scalabilità: da giocare in 3 o in 2, ma forse non in 4.
Domenica e oggi, approfittando di una tregua (sembra incredibile, ma giocavo di più in tempi pre-covid ), siamo riusciti a intavolare Alone 2a edizione, ultimo KS fresco di arrivo.
La prima partita l'abbiamo giocata in 3 al tavolo, dopo il pranzo pasquale La mossa, di per sé molto azzardata, si è rivelata meno traumatica di quello che pensassi, fatto salvo mio fratello che ha seguito la spiegazione così:
Durante la partita non è andata meglio e avendo giocato insieme a me dalla parte del male (io con carte blu-velocità e lui con carte viola-trappola), ha accusato meno divertimento rispetto al fratello 3 che ha interpretato l'eroe solitario.
In ogni caso, il gioco è meno complicato di quello che può sembrare a prima vista (e i tre manuali separati spaventano molto, eh) e l'unica parte da tenere bene a mente è la differenza fra linea di vista e stanze illuminate e il timing per l'attivazione di alcune carte reazione in concomitanza all'uso dell'adrenalina.
Fratello 3, nonostante la scelta di giocare a livello facile, si è dimostrato piuttosto cauto e attento col suo Capitano, ma è subito entrato in partita, domando le azioni e dosando l'uso dell'adrenalina col giusto tempismo. La missione principale richiedeva l'eliminazione totale delle creature grazie alla stanza del reattore; la verde (quella del bonus) di andare nel laboratorio e recuperare un'altra tuta; la blu (quella fastidiosa) di recarsi nell'hangar per sistemare lo scanner, altrimenti le informazioni ottenute tramite l'azione localizzare sarebbero state un po' falsate. Dovendo optare, si è buttato prima sulla verde per avere più equipaggiamento e la prima cosa che l'ha subito esaltato è stata l'esplorazione della nave: niente mappette pronte, niente informazioni, solo corridoi e stanze nell'oscurità. L'influenza del videogioco Dead Space è palese e ben omaggiata e si ha davvero la sensazione di vagare soli e intimoriti, con le uniche informazioni di noi giocatori del male: "Hai udito un rumore provenire da Nord. Qualcosa si è mosso a Sud", finché un mostrazzo non si manifesta all'improvviso, sbucando dal buio e terrorizzando il povero giocatore. Quindi, lato dungeon crawling, il gioco è stra-promosso, senza contare la vigliacchissima regola che, a fine round (round, non turno, eh), parte dei settori esplorati risvaniscono nel buio
Il combattimento è interamente gestito dai dadi, ma grazie ad abilità ed equipaggiamenti, la fortuna è meno fastidiosa del solito (in Deep Madness, a esempio, è davvero molto più frustante e quasi ingestibile) e comunque non è un'azione da ripetere ad libitum, anzi, spesso e volentieri la vera opzione utile sarà fuggire chiudendosi la porta alla spalle. Insomma, combattere non è punitivo al massimo come in Nemesis, non è frustrante come in Deep Madness, ma nemmeno una caciaronata come in Massive Darkness. In poche parole, appagante e soddisfacente.
Il gioco è composto da 4 round da 8 turni ciascuno (qualcosa in più grazie all'uso dell'adrenalina), ma sebbene non sia un vero è proprio timer, visto che il gioco non termina allo scadere del 4° round, entrare in modalità incubo non farà arrivare il povero eroe molto più in là: i mostri cambiano statistiche e diventano ferocissimi e si perderanno 2 punti di sanità mentale alla fine di ogni round. Botte da orbi, insomma.
Il downtime, che temevo fosse uno dei difetti principali del gioco, è stato davvero contenuto se non nullo: fratello 3 era sempre pronto e deciso sul da farsi, mentre noi malefici ci siamo ben coordinati (nonostante la "papagna") e abbiamo avuto solo qualche tentennamento da prima partita. Ciononostante, è bene mettere in guardia i forti pensatori: i tempi morti sono sempre in agguato.
Grafica e componenti sono più che buoni, ma non si grida al capolavoro; soprattutto le carte sono di bassa qualità e basta guardarle con cattiveria per più di 5 secondi che si segnano, quindi è assolutamente obbligatorio imbustarle. Le miniature sono discrete ma nulla di più.
La longevità è davvero ottima (nella versione KS da me provata): millemila personaggi per gli eroi, 5 mappe fronte retro e ruotabili per la creazione del "dungeon", posizionamento casuale delle stanze, una pletora di missioni fra rosse, verdi e blu e un buon numero di equipaggiamenti; forse si poteva osare qualcosa in più con i mostri che, a conti fatti, sono solo 5 tipologie, però è anche vero che variano statistiche a seconda della presenza o meno della luce, dei segnalini pericolo e dell'attivazione della modalità incubo.
Insomma, alla fine della prima partita, tenuto conto anche delle condizioni di prova, io e fratello 3 ci siamo alzati davvero soddisfatti. Fratello 2 ha subito un po' la passività del ruolo, forse anche per colpa delle carte viola che, secondo lui, non l'hanno "convinto" e gli hanno fanno un po' patire le circa 2 ore e mezza di partita.
A sorpresa, fratello 2 ha voluto rigiocare questa mattina, fresco e riposato, sempre nel ruolo del male ma insieme a fratello 3, mentre io ho giocato nel ruolo dell'eroe, nello specifico del medico. Questa volta però, abbiamo settato la difficoltà su normale e usato qualche mostro speciale delle espansioni: infatti la mia missione principale consisteva nell'eliminare la regina dei vermi
Uno dei difetti del gioco è che mangia davvero parecchio spazio sul tavolo, cosa che ci ha costretti a rivedere un paio di volte il setup, ma alla fine abbiamo trovato la giusta configurazione:
Al di là di questo aspetto (non di poco conto), la partita è filata via a scheggia, a riconferma che il gioco non è affatto difficile da assimilare e, soprattutto, è stata divertentissima: i miei fratelli hanno giocato davvero bene e in sinergia (mazzo rossa-furia e mazzo verde-terrore) e sono stati cattivissimi e spietati fin dal primo turno. Non ho quasi mai avuto un attimo di riposo e le fo***te creature spuntavano da ogni dove, bastonandomi senza pietà. Tutta la prima parte l'ho affrontata difendendomi a mani nude ma, grazie a un'efficace lettura della mappa, sono riuscito a sfangarla fino al completamento della prima missione (la blu). Da qui mi sono un po' risollevato, ho fatto fuori un bel po' di creature anche rognose come i vermoni, finché mi sono spostato nel livello successivo. Qui ho girovagato un po' a vuoto, soprattutto per le maledette carte verdi di fratello 2 che mi sballavano la lettura dello scanner, e ho subito troppi agguati dei mostri potenziati dalle carte rosse di fratello 3: sono sì riuscito a scoprire la posizione della missione finale, ma ci sono arrivato in modalità incubo e con zero cuori e 5 sanità mentale. Bam, bam, bam e tanti saluti al medico, divorato da uno schifosissimo vermone
Che dire, la seconda partita è stata davvero bellissima e divertente, col fratello 2 in palla è che ha ritrattato molte delle perplessità manifestate il giorno prima.
Alone si è dimostrato un gioco solido, originale e ben congegnato, se le finanze ve lo permettono, fatelo vostro, perché per me merita.
Attenti solo ai forti pensatori e alla scalabilità: da giocare in 3 o in 2, ma forse non in 4.