Aiuto per bilanciamento avventura Sine Requie

[farflyn]

Chiedo scusa per il topic niubbissimo....ma tantè pur essendo vecio mi ritrovo ad essere un cartomante in erba.

Sto buttando giu la mia prima avventura, sarà anche l'avventura introduttiva per i giocatori.
In rete non ho trovato nulla che facesse al caso mio, così ho deciso di scriverla. Prendendo spunto dal base sarà un'avventura di sopravvivenza, due riche sulla trama:

I giocatori saranno comandante e membri di un u-boat tedesco in missine lungo le coste inglesi pochi giorni prima del dday. A bordo prima di salpare sono stanti imbarcati diversi membri della gestapo mandati ad indagare sulla fuga di notizie dall'apparato di inteligence tedesco. Le ss hanno visto bene, il comandante passa infatti informazioni agli alleati con la complicità di altri 2/3 ufficiali a bordo.
La gestapo a questo punto solleva gli ufficiali traditori e ordina di tornare in patria, un attacco(forse da una delle tante navi pronte allo sbarco) mette fuori uso i motori del sottomarino che si trova alla deriva e soprattutto una volta esaurite le batterie il sommerigibile non sarà più in grado di mantenere un profondità di sicurezza.(ho usato proprio l'esempio del manuale)
Ovviamente le radio saranno disturbate e i diversi morti dovuti all'attacco si animeranno.
I giocatori dovranno riparare il sottomarino(se sono in grado cercheranno di fare una tregua con la gestapo oppure fomenteranno un ammutinamento, ecc) e nel mentre tenere a bada i morti, rendendosi conto che più gente dei cattivi uccidono....più si faranno altri nemici.
comunque vada a finire il finale non esiste, poco prima di arrivare all'epilogo i giocatori scopriranno che la loro avventura altro non è stata che un racconto.

Un gruppo di profughi colto di sorpresa dalla notte ha trovato ricovero nei pressi di una cittadina piemontese e uno strano individuo ha raccontato loro questa storia, alcuni dicono che siano riusciti a riparare il sommergibile raggiungendo le coste irlandesi, dove forse la piaga dei morti non è mai giunta......altri che il sommergibile sia una tomba alla deriva in attesa dei poveri sventurati che tenteranno di abbordarlo. Mentre lo strano uomo finisce la sua frase si ode un suono sordo provenire fuori dalla casa.....di li a poco due morti irromperanno nella stanza straziando il malcapitato narratore.....il gruppo ha giusto il tempo di ricomporsi e di afferrare qualche arma di fortuna.

Qui la sessione si interrompe, se il gioco gli è piaciuto sarà lo spunto per fargli creare i loro personaggi e per iniziare una campagna....in caso contrario una bella serata dai toni horror.



Ora, a parte gli ovvi consigli sull'avventura.....se è una vaccata ditemelo pure, se sapete dirmi come rimediare/arricchire/semplificare accetto tutto, come dovrei bilanciare la difficoltà dei mostri?
Sarà un'avventura per 3/4 giocatori avvezzi ai gdr ma non a SR. più vicini alla mentalità d&d, quindi il personaggio che non muore praticamente mai piuttosto che pg realistici.
Quindi quanti morti? di che tipo?

grazie

 

[LeonardZombi]

ciao farflyn! :grin:

posso risponderti sul bilanciamento del gioco: considera che in Sine il bilanciamento, praticamente, non c'è mai, nel senso che i Morti, anche quelli più cacosi, sono moooooooooolto più pericolosi di un PG e che un combattimento è sempre qualcosa pericolosissimo e da evitare il più possibile. Questo è fondamentale per far capire che lo scopo del gioco non è combattere, ma cercare di salvarsi.
Già i due Morti alla fine, nel caso siano Simplex, daranno filo da torcere al gruppo. Vedrai che non appena iniziano a fioccare i tiri su Distanza dalla Morte il giocatori smetteranno di pensare alla D&D.

 

[farflyn]

Grazie!
I morti alla fine sono un semplice pretesto per lasciare la curiosità ai giocatori di voler proseguire. Se vorrenno andare avanti(e non mi avranno lanciato addosso oggetti accuminati) gli darò la possibilità di fuggire o comunque li metterò in condizione di non affrontare la minaccia.

Per l'avventura quindi è bene non esagerare quindi. Considera che sono comunque tutti militari addestrati, che conoscono il sottomarino e che avranno modo di "arginare" il problema invece di doverlo affrontare. Mi serve giusto per dare la sensazione di minaccia incombente e per offrire un'alternativa a fare a botte con la gestapo....insomma i nemici dei miei nemici sono miei amici.

 

[Falcon]

Concordo con Leo (e mi pare ovvio, visto che si tratta del Sine ).
Sine Requie è un gioco horror e il bilanciamento è fatto in modo che i "mostri" siano sempre più forti dei PG. Come ti potrai accorgere ad un primo combattimento (se usi le regole base e non gli Arcani Maggiori per accelerare la narrazione) buttare giù anche un solo Simplex è un impresa ardua per i Pg (soprattutto se versati nelle armi da fuoco e non in quelle da mischia). L'unico consiglio che mi sento di darti (l'avventura pare ben studiata) è quello di... seguire quello che hai detto:

I morti alla fine sono un semplice pretesto per lasciare la curiosità ai giocatori di voler proseguire. Se vorrenno andare avanti(e non mi avranno lanciato addosso oggetti accuminati) gli darò la possibilità di fuggire o comunque li metterò in condizione di non affrontare la minaccia.

:grin:
Magari provando uno scontro, anche con uno solo Morto, per far "assaggiare" a tutti il sistema e a loro la pericolosità delle creature che hanno devastato il mondo. :twisted:

 

[xarabas81]

io punterei molto anche su soluzioni fantasiose:

utilizzare elementi di scena, anche su imbeccata dei giocatori.

esempio i miei giocatori nell'avventura di prova fatta con l'avventura presente in sanctum imperum, alla fine la bestiaccia l'hanno scoonfitta con un carretto carico di esplosivo e benzina (presa dal mezzo di trasporto).