paperoga
Goblin








inoltre il 7+ non è un vietare, ma un consiglio ai genitori, dovrei approfondire, ma ho trovato questo
Qualche giorno fa la notizia che Disney+, la nota piattaforma streaming di recente ha deciso di “etichettare” alcuni suoi grandi classici per alcuni temi trattati. I film in questione sono Dumbo, Peter Pan e Aristogatti: pellicole prodotte tra il 1941 e il 1970 che per tematiche trattate, e il modo in cui sono trattate, al giorno d’oggi risultano evidentemente anacronistiche e fuori tempo. Per questo il gigante del cinema ha deciso di apporre una sorta di avviso a inizio film per informare dei contenuti sensibili di cui si parla nelle varie storie.
“Questo programma include rappresentazioni negative e/o trattamenti errati nei confronti di persone o culture – si legge nel fotogramma inserito nelle pellicole – Questi stereotipi e comportamenti erano sbagliati allora e lo sono ancora oggi”. Nessun divieto quindi, nessun ban o nessuna censura come invece vari titoli di testate e siti avevano fatto intendere.
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Disney nei suoi “comunicati” informa che ha appositamente deciso di non “censurare” i film nelle parti più controverse per cercare di stimolare il dialogo e creare “insieme un futuro più incisivo“. Nessuna censura quindi per i tre grandi classici, proposti sempre integralmente nella piattaforma streaming.
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Nessuna censura insomma alla base di tutto, solamente un avviso rivolto ai genitori dei bambini.
Qualche giorno fa la notizia che Disney+, la nota piattaforma streaming di recente ha deciso di “etichettare” alcuni suoi grandi classici per alcuni temi trattati. I film in questione sono Dumbo, Peter Pan e Aristogatti: pellicole prodotte tra il 1941 e il 1970 che per tematiche trattate, e il modo in cui sono trattate, al giorno d’oggi risultano evidentemente anacronistiche e fuori tempo. Per questo il gigante del cinema ha deciso di apporre una sorta di avviso a inizio film per informare dei contenuti sensibili di cui si parla nelle varie storie.
“Questo programma include rappresentazioni negative e/o trattamenti errati nei confronti di persone o culture – si legge nel fotogramma inserito nelle pellicole – Questi stereotipi e comportamenti erano sbagliati allora e lo sono ancora oggi”. Nessun divieto quindi, nessun ban o nessuna censura come invece vari titoli di testate e siti avevano fatto intendere.
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Disney nei suoi “comunicati” informa che ha appositamente deciso di non “censurare” i film nelle parti più controverse per cercare di stimolare il dialogo e creare “insieme un futuro più incisivo“. Nessuna censura quindi per i tre grandi classici, proposti sempre integralmente nella piattaforma streaming.
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Nessuna censura insomma alla base di tutto, solamente un avviso rivolto ai genitori dei bambini.