L'Ultima Torcia: intervista agli autori

Matteo Cortini e Leonardo Moretti

Intervista agli autori de L'Ultima Torcia: Matteo "Curte" Cortini e Leonardo Moretti

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Matteo Cortini e Leonardo Moretti
Matteo Cortini e Leonardo Moretti
L'Ultima Torcia è un gioco che sembra guardare ai primordi del GDR: com'è nata l'idea di creare al giorno d'oggi un gioco che sembri rispolverare gli antichi fasti di un glorioso passato?

Curte: Erano molti anni che pensavamo che mancasse un gdr semplice e divertente come quelli con cui noi iniziammo a giocare. Insomma, io se fossi stato un ragazzino in questi ultimi anni non avrei mai iniziato a giocare di ruolo (ma sarei giovane e pieno di belle speranze... ach!), perché la gran parte dei giochi più belli erano molto complessi, belli, ma anche “maturi”. Cercavamo un gdr che ci riportasse alle origini: non lo abbiamo trovato... ce lo siamo fatto!

Il sistema di gioco utilizza delle meccaniche molto semplici, utilizzando il D10 al posto dei classici D20 o D100 come dadi standard da utilizzare durante le sessioni. Perché avete pensato di usare una tale meccanica per L'Ultima Torcia?

Leo: Con una scala da 1 a 10 è facile per qualsiasi Master settare una difficoltà che utilizzi gli stessi parametri dei “voti di scuola”. Sai che con 6 ce la fai e con 5 no, per esempio. È stata una scelta dettata dal desiderio di rendere tutto semplice per i più giovani.

Sembra che dopo zombi e abitatori delle profondità abbiate voluto rispolverare il fantasy classico... Esistono possibili connessioni fra i vostri ultimi lavori con Dungeon Storming e L'Ultima Torcia?

Curte: Probabilmente sì, perché anche il percorso mentale che ci ha portato a Dungeon Storming era la semplicità e il divertimento, unito a un alto grado di sfida: tutti elementi che si possono ritrovare ne L'Ultima Torcia!

L'ultima Torcia sembra creato apposta per avvicinare nuovi giocatori, soprattutto giovani, al mondo del GDR. Era questo il vostro obiettivo, volevate un gioco che potesse riaccendere nelle nuove generazioni la fiamma del gioco di ruolo?

Leo: Sì, avevamo il desiderio di fare un gioco che fosse sia introduttivo, sia avvincente per coloro che giocavano negli anni '80 e che poi si sono allontanati dall'hobby perché i prodotti non corrispondevano più a quello che desideravano. L'Ultima Torcia è ottimo per chi ha 12 anni e per i genitori di questi ragazzi, che possono così giocare con i propri figli a un gioco che piaccia anche a loro stessi.

Quanto considerate importante una possibile unione fra gioco di ruolo e scuola? Secondo voi, sarebbe possibile insegnare materie altrimenti noiose come la storia o le scienze grazie a processi ludici come il GDR?

Curte: Il gioco di ruolo ha indubbie capacità di favorire la relazione e la socializzazione, anche in casi un po' difficili (sappiamo che L'Ultima Torcia è usato anche nel supporto ai ragazzi con Sindrome di Asperger) e senza dubbio è divertente, stimolando la fantasia e la predisposizione a leggere. Sull'uso del gdr per “sostituire” la didattica, invece, non sono tanto d'accordo: nessuna materia è noiosa se insegnata con passione. Punterei su quello più che sul far “indorare” la pillola e far credere che tutto si possa fare con un gioco. Passione e impegno sono cardini che la scuola deve trasmettere (secondo me).

Leo: A mio avviso invece il gioco di ruolo può tranquillamente sostituire alcuni processi didattici che prima venivano gestiti in forma: insegnante che insegna, alunno passivo che apprende. Ritengo sarebbe perfetto soprattutto per l'insegnamento della storia e della geografia.

Cosa pensate del mercato dei giochi di ruolo unito a quello di Kickstarter, è una formula vincente secondo voi?

Leo: Non è una strada che percorriamo per vari motivi. Altri editori lo usano sempre, noi preferiamo fare “alla vecchia maniera”. Non credo sia un bene o un male, ognuno gestisce le proprie vendite come preferisce. Noi siamo molto ancorati al concetto di supporto al negoziante che tiene i nostri prodotti, perché riteniamo che a tutt'oggi il negozio sia il fulcro attorno al quale si riuniscono molti appassionati.

Vedremo molti prodotti della linea L'Ultima Torcia in futuro?

Curte: Finché la linea sarà sana e i giocatori saranno entusiasti come adesso, uscirà un sacco di roba! Sì!

Avete nuovi progetti in cantiere di cui potreste darci delle piccole novità?

Leo: Abbiamo quattro linee aperte (Sine Requie, L'Ultima Torcia, Alba di Cthulhu e Anime e Sangue) nelle quali noi facciamo TUTTO tranne i disegnatori e i grafici, per cui il nostro lavoro è enorme. Potremmo aprire una nuova linea solo chiudendone un'altra o smettendo di supportarla con materiale in uscita.

Sarà possibile incontrarvi in qualche fiera prossimamente?

Curte: Ovviamente saremo a Modena per la tre giorni di Play, il 6-7-8 Aprile, in cui presenteremo ben sei prodotti tra novità e ristampe; io poi farò giocare i giochi Serpentarium a Labronicon (a Livorno) il 12-13 maggio... e poi, chissà...
 

Commenti

1 prodotto discreto ;

il gioco è immediato ,

ma organizzato male e dispersivo (bastino gli indici inesistenti o oggetti e regole sparsi ovunque) .

la parte grafica suberba ,

ma i i PG cloni possono stancare .

approvo l 'edizione "vecchia maniera" ,

ma boccio i Mostri promo alle sole fiere .

in pratica nella loro scala , arrivano a 6 .

c  ' è di peggio in giro , ma anche di meglio ,

e a 2 autori navigati certe superficialità non le concedo .

 

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