Ora.. Io lo adoro.. E questo è risaputo..
Lo si può odiare dal primo all'ultimo aspetto ma "Discreta l'ambientazione" no.. Non lo accetto proprio..
Ma se ripercorre con una fedeltà quasi commovente ogni aspetto della serie tv a cui si ispira???
BSG gli si può dare 1 stelletta in tutto.. Ma l'ambientazione è 5 stelle. STOP.
Nell'arena questa settimana un simbolo dei giochi di bluff, di tradimento, dei falsi collaborativi. Un american in tutto e per tutto: Battlestar Galactica. O lo si ama o lo si odia, ma non lascia mai indifferenti.
Vi ricordo i parametri di voto:
- = pessimo
* = scarso
** = sufficiente
*** = buono
**** = ottimo
***** = eccellente
[sava73]
BSG è il mio gioco preferito. È stato il mio primo gioco "serio" ed è ancora oggi quello che ho sempre voglia di giocare.
Questa premessa è necessaria dato che quanto scriverò potrà essere tacciato di partigianeria o peggio fanatismo, e invece no! È tutto molto oggettivo e ponderato! BSG Uber Alles! TOP!!!1!one!1!!
I MATERIALI di gioco si possono riassumere in una manciata di token, parecchie carte di diversi formati e le miniature di Raider e Viper (per avere anche le BaseStar dovrete acquistare anche la 1a espansione), tutto più che adeguato allo scopo. Graficamente non amo i giochi che al posto della grafica "disegnata" hanno delle foto. BSG non fa eccezione. Temo l'utilizzo del volto conosciuto (e amato) a "copertura" di una meccanica di base che non c'è. Insomma puro marketing. C'è però da dire che la perfetta scelta della scena giusta al posto giusto sulle carte Crisi e l'immedesimazione totale col personaggio che si interpreta (a partire dalle meccaniche che lo caratterizzano) fa sparire subito ogni dubbio sulla genuinità della scelta grafica; insomma una volta tanto tutto funziona come deve, quindi fa eccezione! Certo si rischia qualche spoiler, ma AMBIENTAZIONE completa e appagante! Complessivamente sufficiente il REGOLAMENTO, io ho la versione 2.0 rispedita ai possessori della 1a edizione ripulita da tutti gli errori e arricchita di faq. Non mancano gli esempi e anzi a volte è forse troppo prolissa, ma difficile rimanere con dei dubbi dopo la prima partita. Il gioco non SCALA bene nei numeri pari. Giocare in 4 o in 6 equivale ad introdurre fra i ruoli quello del "Simpatizzante", l'unico a sapere fin dall'inizio di essere nella squadra vincente, pur non conoscendola. Ora mi verrebbe da obiettare che chi gioca a BSG non lo fa per vincere, ma per il viaggio che regala, quindi come difetto è abbastanza trascurabile; in più -ma non ho avuto modo di verificarlo personalmente- in una delle ultime due espansioni pare ci sia un ruolo che risolve definitivamente questo neo. RIGIOCABILITÀ estrema. Personaggi, situazioni e poi il gioco vero siamo Noi! Venisse a noia il base (giammai! da solo è perfetto e basta e avanza) esistono 3 espansioni, con nuovi protagonisti, nuove carte, nuove skill e nuovi luoghi da utilizzare. Eterno. Giudicare la MECCANICA di BSG mi risulta difficile. Come scritto è stato il mio primo gioco e quindi il più "originale". Di sicuro è il caposaldo dei giochi con traditore. Un must. E non chiamatelo "cooperativo" per favore! L'INTERAZIONE diretta è molto alta, in realtà il gioco si svolge intorno al tavolino. Capacità di bluff e grande faccia tosta sono graditi e forse pure necessari. È possibile pianificare una strategia di massima, ma tutto è episodico, bisogna cogliere l'attimo o rigirare a proprio favore gli eventi, spesso con un'interpretazione dei fatti che accusi Tizio o Caio piuttosto che assolvere noi stessi. In questo il gioco è fantastico! Ogni azione, ogni decisione, ogni parola o giudizio espresso potranno essere interpretati in più modi e spesso gli altri ce le rigireranno contro.
BSG è un'esperienza. Un viaggio (letteralmente e metaforicamente) da Caprica alla Terra con amici di cui non ci fidiamo e nemici pronti a farci fuori al primo tentennamento. BSG appaga completamente il giocatore, lasciando tutto in mano a lui: l'interpretazione del suo personaggio, la relazione col prossimo, il perseguimento del suo obiettivo segreto. Da BSG è nata la mia passione per i GdT che dura ormai da anni... e fino a oggi ancora non ho trovato nulla che gli si avvicini manco lontanamente.
materiali ****
ambientazione *****
regolamento ****
scalabilità **
rigiocabilità *****
innovazione *****
interazione *****
meccaniche ***
strategia **
tattica *****
giudizio complessivo 10.00 e lode.
[Spartan]
Battlestar Galactica è la quintessenza del gioco cooperativo... con traditore/i. Magistrale il lavoro dell'autore che è riuscito a trasferire in un boardgame tutti gli elementi caratterizzanti questa famosa serie televisiva. Stai difendendo quel che resta dell'umanità dalle macchine, ma chi può assicurarti che tu non sia, tuo malgrado, uno di loro? Oppure, sai di essere una macchina ma il tuo destino è ben diverso da quello dei tuoi simili!
Il gioco coinvolge fin da subito e la meccanica semplice lascia un buon margine di tempo da dedicare alla tattica e a un sano accenno di roleplaying.
Per fortuna degli appassionati, il gioco si è arricchito con ben 3 espansioni che, oltre a creare nuovi scenari e introdurre altri personaggi, hanno contribuito a migliorare alcune piccole pecche tipiche del set base.
Unico neo è la scalabilità. Il gioco raggiunge la sua massima espressione con 7 giocatori e difficilmente può scendere sotto ai 5.
Materiali *****
Ambientazione *****
Regolamento ***
Scalabilità *
Rigiocabilità *****
Originalità ****
Interazione *****
Meccaniche ***
Strategia **
Tattica ****
Voto 9,2
[Agzaroth]
Gioco in cui i materiali vanno al passo con le meccaniche, l'ambientazione col gameplay, la collaborazione col sospetto. Battlestar Galactica si fa forte di un tema e lo sviluppa con coerenza dall'inizio alla fine, prende una storia e la traspone in un gioco, con tutti i suoi personaggi e vicende ma soprattutto catturandone l'essenza, ovvero non solo il non sapere di chi fidarsi tra i propri compagni, ma anche il non potersi fidare del tutto di se stessi, almeno fino a metà partita. La meccanica mantiene sempre tutti coinvolti anche nel turno degli altri, grazie alle votazioni collettive, le azioni possibili sono molte e le scelte sempre tante, così come i sospetti. BSG fa del doppio gioco, della paranoia, delle dialettica e della diplomazia i suoi punti di forza. Dove pecca è negli alti e bassi della scatola base, con periodi a volte troppo morti intervallati ad altri in cui succede di tutto e nella scalabilità, che le successive espansioni hanno cercato di rappezzare più o meno efficacemente.
L'esperienza di BSG è quella di un viaggio nel mondo degli american, dei collaborativi a squadre e soprattutto nel proprio gruppo di gioco. Ha caratteristiche così spinte e marcate che generalmente o si ama o si odia. Di sicuro è stato d'esempio per molti giochi che lo hanno imitato, più o meno felicemente.
Materiali *****
Ambientazione *****
Regolamento ***
Scalabilità *
Rigiocabilità *****
Originalità ****
Interazione *****
Meccaniche ***
Strategia **
Tattica ****
Voto: 9,1
[Moonelf]
Premessa 1: ho sempre giocato BSG con almeno un'espansione. Considero infatti il gioco base troppo limitato nella varietà delle carte, rendendo fondamentale aggiungere un'espansione. Una fra le tre disponibili, perché aggiungerle tutte è al contrario masochistico se non impossibile, espandendo il gioco in direzioni diverse.
Premessa 2: amo molto la fantascienza e l’ambientazione spaziale, ho molto apprezzato la serie TV. Anche se questa familiarità con l’ambientazione non è fondamentale per giocare BSG, rappresenta un importante valore aggiunto che fornisce un quadro d’insieme e un piacere di gioco supplementare. Da questo punto di vista, quindi, ogni partita inizia per me con un considerevole bonus: il piacere di calarmi ancora una volta in un mondo di astronavi, in fuga per la sopravvivenza con la certezza che intorno al tavolo si celano dei traditori.
Eppure, mi trovo a riportare un commento non così positivo come vorrei. Perché il gioco, per me, non evolve molto da questa condizione iniziale. Sì, c’è il piacere di guardarmi attorno a dubitare del comportamento degli altri. La ricerca di chi sta facendo il doppiogioco consigliando con lingua biforcuta, sabotando le crisi, strozzando lentamente le ultime speranze dell’umanità. Ma che altro? Troppo, troppo spesso ho vissuto quelle che i giocatori più accaniti hanno definito "partite anomale".
Innanzitutto il meccanismo di rivelazione dei Cylon dormienti. Se i giocatori hanno fortuna e capacità (nella pesca/scelta delle carte destinazione e magari nell’assenza di un Cylon nella prima fase della partita), la rivelazione che di fatto può trasformare un personaggio umano in un Cylon può avvenire ben oltre metà partita. Non so contare le volte che io o un altro giocatore si è visto tramutare in Cylon quando ormai non c’era più possibilità di intervenire nell’andamento della partita, magari con un solo turno di gioco a propria disposizione.
Viceversa: molte altre volte ho assistito a partite in cui il fattore puramente aleatorio del gioco ha azzerato le chance degli umani, senza che i Cylon – pure presenti – si siano mai dovuti esporre in alcun modo. In almeno due occasioni ricordo perfino gli sberleffi dei Cylon per aver ottenuto la vittoria senza dover sabotare mai neppure una crisi.
Nel complesso per me il limite del gioco è nell’incidenza di questi fattori, che vanno al di là del controllo e della capacità dei giocatori: troppo spesso ho vissuto partite anomale in cui non c’era nulla che gli umani (o i Cylon) potessero fare di più, o meglio, per ribaltare il destino a loro avverso. Rimane quindi un gioco in cui il divertimento non manca, ma è del tutto legato al gioco parallelo fra i giocatori al tavolo ben più che alle meccaniche intrinseche di quanto si trova nella scatola.
materiali ****
ambientazione *****
regolamento ***
scalabilità ***
rigiocabilità **
innovazione ***
interazione ****
meccaniche ***
strategia ***
tattica **
Giudizio complessivo 6,5
[Joker]
Battlestar Galactica è un gioco di ambientazione futuristica che ripercorre la consueta lotta tra macchine ed umanità. L'elemento caratterizzante è rappresentato da uno schema di gioco cooperativo in cui si innesta l'incertezza della vera identità dei giocatori: buoni o traditori. Ciò conferisce una certa variabilità tattica e strategica pur non essendo un gioco particolarmente intenso di calcoli e ragionamenti. Ho sempre trovato il gameplay, con le sue votazioni, abbastanza piatto e noioso.
Il gioco è caratterizzato da discreta programmazione e buona interazione tra giocatori, semplice e di facile comprensione in cui manca, per natura stessa, lo spirito di competizione. Si addice, infatti, a giocatori a cui piace giocare in gruppo (anche numeroso) piuttosto che in modo individuale: in questo senso il target di pubblico è ben delimitato. Indicato per i parlamentari italiani, molto bravi a fare i "franchi tiratori", dal momento che questi ultimi nel gioco sono forse quelli che si divertono di più.
Discreta l'ambientazione.
Materiali *****
Ambientazione ***
Regolamento ***
Scalabilità *
Rigiocabilità **
Originalità ***
Interazione ***
Meccaniche **
Strategia *
Tattica ***
Voto 5,5