Bell'articolo ma... Come fai a farlo giocare a Cry Havoc :o
La prima mossa è stata equipaggiarci come ghostbusters (zainetto protonico, occhiali ad infrarossi, trappola ectoplasmatica) e ripulire la camera da ogni minaccia infestante. La seconda è stata quella di comprare un gioco da tavolo per lui e di rimandare i mostri… nell’armadio!
Il pargolo
Tre anni e mezzo, molto curioso e vivace, gli piace guardare i giochi di papà e anche giocarci. Abbiamo già giocato a Takenoko, dove il simpatico panda raccoglieva il bambù, a Stone Age, dove i nostri omini andavano a raccogliere risorse e costruire capanne, e a Cry Havoc, dove i nostri mostricchi si aggiravano sul tabellone raccogliendo cristalli (soprattutto quelli rossi, che sono più belli). Ma la cosa che gli piace più di tutte è imbustare le carte dei giochi di papà…
Il gioco
Scaccia i Mostri di Antoine Bauza (sì, proprio quel Bauza), edito dalla Scorpion Masquè, da 1 a 6 giocatori, a partire dai 3 anni, per una durata di circa 10 minuti.
Sono presenti 20 carte raffiguranti dei mostri, con dieci differenti disegni. Ogni carta riporta in un angolo il giocattolo che questi mostri temono e che li fa scappare terrorizzati nell’armadio (ogni giocattolo è ripetuto due volte, su mostri diversi). Poi ci sono dieci tessere giocattolo, in cartone bello spesso, due tessere per il gioco avanzato (Calzino e Mostro sotto la Coperta) e tre tessere avanzamento mostri, che raffigurano tre parti di un mostro (testa, corpo e coda), da un lato azzurro e da uno rosa. Completano la dotazione il regolamento e un bell’armadio di cartone, che funge da coperchio per il retro della scatola, con le due ante apribili.
Si predispongono i mostri in una pila (sul retro è raffigurato un bambino o una bambina che cercano di dormire nel loro lettino) e si rivela il primo, accanto al letto. Le tessere giocattolo si mettono tutte coperte casualmente e i pezzi del mostro compongono una figura dello stesso colore.
A turno ogni giocatore rivela una tessera giocattolo: se corrisponde al disegno raffigurato su di un mostro, questo scappa dritto dritto nell’armadio, altrimenti si gira una tessera avanzamento mostri (cambiando colore ad un pezzo del mostro alla volta). Il giocattolo rivelato si volta nuovamente coperto e si procede con il giocatore seguente. Quando il mostro-in-tre-pezzi ha cambiato del tutto colore si aggiunge una nuova carta mostro attorno al letto, così come se il mostro precedente è stato sconfitto. Si vince se tutti i mostri scappano nell’armadio, si perde se ci sono quattro mostri attorno al letto, oppure quando è il momento di girare un mostro non ce ne sono più disponibili. Inoltre sono presenti alcune varianti per rendere il gioco più facile, più difficile oppure competitivo.
Il risultato
Piaciutissimo!
Il primo giorno abbiamo fatto 5 partite: 3 con me e 2 con la mamma. Il secondo giorno siamo già passati alla modalità avanzata, aggiungendo il Calzino Puzzolente e il Mostro sotto la Coperta. Dopo una settimana è diventato il gioco più giocato fra tutti quelli che ho in casa. Il gioco è semplice, probabilmente potevamo intavolarlo già qualche mese fa, infatti siamo passati subito alla modalità avanzata (“Papà, oggi sono un bambino grande, utilizziamo anche questi”). Tre anni direi che è il target giusto.
Anche se, come dice Agzaroth, l’80% dei giochi per bambini sono giochi di memoria, sarà il tema che piace, sarà la novità di un gioco “come quelli di papà”, sta di fatto che comunque è stato un successo, e lo ha subito conquistato. Lo custodisce con cura (insieme ai miei), prepara lui i componenti e li ripone nella scatola, mentre per gli altri giocattoli bisogna insistere. A volte durante la partita sembra distratto, ma appena metti in gioco un nuovo mostro, zac, afferra la tessera giocattolo giusta e con molta soddisfazione infila il mostro nell’armadio.
Visto il risultato positivo ho già pronto un nuovo gioco: aspetto solo la giusta occasione per tirarlo fuori. E ora i mostri non ci fanno più paura: sono tutti nell’armadio!