Saranno Goblin: Tortuga

Tortuga

Un pirata è un vero collezionista...

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Oggi la rotta dell'ammiraglia di Saranno Goblin passa nella acque di Tortuga, titolo della Clementoni che porta la meccanica della collezione set sul tavolo dei più giovani, proponendo un gameplay divertente e capace di coinvolgere un buon numero di giocatori; peraltro, a differenza di quanto siamo solitamente abituati, all'aumentare del numero di pirati aumenta anche la qualità del flusso di gioco, ma procediamo con ordine prima di perdere la trebisonda...

Dentro il forziere

All'interno della scatola di gioco troviamo 72 carte tesoro, 60 carte navi e - incredibile dictu - il regolamento (ne parliamo dopo, tranquilli); poco materiale che determina un allestimento del tavolo rapido e indolore per tutti i partecipanti, grazie anche al diverso dorso che ne permette una rapida suddivisione.

Se la parte grafica è colorata e accattivante, fin dal primo approccio emerge però l'unica vera nota dolente di Tortuga, peraltro purtroppo non nuova per Clementoni, ovvero la qualità delle carte stesse: fragili e con una grammatura non adatta agli approcci poco sensibili dei bambini; a onor di cronaca, il prezzo a cui potete trovare in vendita il gioco consente di sopportare senza grossi patemi questo difetto, ma credo sia corretto alzare la mano visto il target del prodotto.

L'età proposta è a partire degli 8 anni, per un numero di giocatori compreso fra 2 e 6 e una durata prevista della partita di circa 20 minuti; complessivamente mi sento di confermare le indicazioni presenti, con l'unico appunto che all'aumentare del numero di giocatori è necessario costruire ragionamenti più strutturati, quindi se in due il gioco si può approcciare anche prima dell'età indicata, nella versione "a pieno regime" tenete decisamente conto del target indicato.

Un tesoro è per sempre

Per cominciare disponete sul tavolo a dorso scoperto un numero di Carte Tesoro pari a quello dei giocatori più uno e distrubuite 6 Carte Nave a ciascun giocatore (5 se giocate in sei); considerate che su ogni carta nave è presente un numero diverso.

A turno ogni giocatore gioca una Carta Nave coperta e, una volta che tutti avranno fatto la loro scelta, scoprite le carte; chi ha giocato la carta con il numero più alto prenderà una Carta Tesoro dal centro del tavolo così che, se la matematica non è un inganno, l'ultimo giocatore - che già stava maledicendo gli dei Superi - avrà la possibilità di prendere due carte invece che una.

Tortuga
La logica di pesca, ovviamente, è determinata dal valore dei Tesori, visto che l'obiettivo finale è quello di fare più punti degli avversari. Nello specifico abbiamo:
  • Moneta d’oro: 2 punti
  • Gemme: da sole 0 punti, ma ogni coppia di gemme diverse vale 6 punti
  • Corone: 1 punto ciascuna e un bonus finale di 5 punti per chi ne possiede di più a fine partita
  • Collana: 1, 2, 5, 10, 15 punti, a seconda di quante ne avete
  • Bombe: -1 punto ciascuna e un malus di 5 punti a chi ne possiede di più a fine partita (considerate che quando "prendete" una bomba, non la tenete ma la regalate a un altro giocatore).

Il gioco termina dopo 12 giocate, ovvero dopo aver esaurito le prime sei Carte Nave e averne poi pescate (e giocate) altrettante, mentre il set di tesori sul tavolo viene sempre rimpolpato al termine di ogni mano.

Se fin qui vi sembra tutto chiaro, considerate che sono presenti anche delle Navi Speciali che, oltre al numero presente sulle stesse, permettono di svolgere delle azioni bonus durante il proprio turno, come ad esempio regalare bombe come se non ci fosse un domani, cambiare uno dei tesori presenti sulla tavola e via di questo passo.

Dopo diverse partite, risulta chiaro che il titolo ideato da Berardi ha il pregio di saper bilanciare l'alea, dovuta alla pesca delle navi, con la capacità di valutazione di quale carta sia importante prendere, senza dimenticare ovviamente il vincolo imposto dall'ordine delle carte giocate da tutti i pirati dal tavolo.

Se in due/tre questo meccanismo risulta di più facile gestione, al crescere dei partecipanti risulta determinante saper bilanciare con attenzione la propria giocata, tenendo sott'occhio quale set di carte i vostri avversari stanno nel frattempo costruendo: in alcuni casi un paio di tesori potrebbero determinare la vostra vittoria (o la vostra sconfitta).  

Rotta verso casa

Nel complesso credo che questo gioco targato Clementoni meriti una valutazione ampiamente positiva, sia per le meccaniche assolutamente non banali, sia per la capacità di coniugare un tema divertente coinvolgendo un buon numero di giocatori.

Tortuga ha infatti dalla sua numerosi pregi, non ultimo quello di introdurre anche i più piccoli al principio della collezione set, cosa che difficilmente viene proposta in questa fascia d'età; di contro, nell'ottica di una valutazione del target di riferimento, viene forse sottostimata la difficoltà di alcune varianti nel flusso di gioco (le navi speciali in primis, ma anche il numero di giocatori presenti contemporaneamente) che potrebbero rendere il gioco un pelo troppo ostico per quei bambini non abituati a mantenere il controllo su un numero di variabili elevato.

Personalmente, il consiglio è quello di non considerare inizialmente le carti speciali, per poi introdurre gradualmente le varie abilità e permettere una migliore interiorizzazione; così facendo non rischierete di perdere qualche giocatore in mare e vi troverete un gioco dal costo assolutamente contenuto e capace di intrattenere sia piccoli che grandi.

E ora scusate, devo recuparere il mio tessssssssoro...

Commenti

carinissimo :D

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