Saranno Goblin: Super Goal

Il campionato è iniziato... è tempo di sfidare i piccoli Goblin sul campo di calcio!

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Super Goal!

Con il campionato ormai entrato nel vivo e i nostri Piccoli Gobilin alle prese con scambi di figurine, card e oggetisica varia (espressamente neroazzurra), l'arrivo sul mio tavolo di gioco di Super Goal, titolo edito dalla lombarda Creativamente, ha suscitato il classico effetto "WOW", vista la possibilità di poter rivivere le esaltanti gesta della domenica fra un tiro di dadi e l'altro. Tuttavia, superato lo stupore iniziale, la domanda lecita è: goal o fuorigioco?

Zero a zero, palla al centro

Partiamo dal mettere subito sul tavolo che il gioco si presenta in due edizioni differenti, quella classica (contenente 8 dadi di diversi colori, la pedina di gioco a forma di pallone e un tappeto verde per simulare il campo) e quella Pro, dove il campo di gioco viene circondato da uno stadio, la cui valenza è più scenica che funzionale; i materiali sono tutti di ottima fattura, resistenti e di dimensioni generose, così da rendere di facile gestione il loro utilizzo anche per le manine più piccole e permettere una preparazione del tavolo di gioco rapida e indolore.

Una volta posizionati tutti gli elementi è sufficiente decidere chi sarà il primo a "battere" (e sfido qualche adulto a volersi assumere l'onere di fronte a quei teneri occhi speranzosi) per dare il via alla sfida, la cui durata temporale rimarrà sempre a vostra discrezione sebbene gli autori suggeriscano due tempi da 7 minuti e mezzo l'uno. Se da un lato questa scelta lascia un maggior margine di flessibilità, un elemento in grado di rendere visivo lo scorrere del tempo (una clessidra?) avrebbe a mio avviso dato un maggior spessore all'intera esperienza.

La dura legge del goal

Arriviamo nel vivo della partita descrivendo quelle che sono le regole del gioco, chiarendo fin da subito che per i giocatori in più tenera età suggerisco di eliminare quelle più complicate per permettere di rendere l'esperienza più fluida e evitare di bollare (erronamente) SuperGoal come noioso solo per l'eccessiva difficoltà; troppi paletti e troppe variabili da ricordare, soprattutto nei movimenti e nella gestione della palla in fase di tiro, rischiano infatti di ingessare l'esperienza, almeno nelle fasi iniziali.

All'interno della scatola troviamo, come già premesso, 3 dadi freccia (rosso, arancione e viola, con indicati i numeri relativi agli spostamenti possibili), 1 dado rosso per il tiro, 1 dado blu per la difesa, 1 dado azzurro per la parata, 1 dado nero per il rigore, 1 dado bianco per il colpo del fuoriclasse, il panno da gioco e un segnalino palla; alternativamente i due giocatori dovranno quindi muoversi (utilizzando i dadi freccia) o provare a rubare la palla (con il dado difesa) fino a giungere nelle zone calde del terreno di gioco, dove l'attaccante dovrà puntare il tutto per tutto per cercare di segnare. Il tutto, ovviamente, a colpi di dadi. In caso di scippo della palla, le parti ovviamente si invertono, in un susseguirsi di colpi di scena e - malcelati - improperi alla dea bendata.

Il gioco, sinteticamente, è tutto qui, se non fosse che ci sono alcune complicazioni di cui tener conto; nello specifico: le possibilità di segnare è dipendente da dove vi trovate, in quanto tirare da troppo lontano comporterà una minor efficacia del tiro secondo la tabella delle distanze riportata nel regolamento; rimesse e calci d'angolo hanno regole speciali (es. la palla nei corner va sempre in direzione della porta) nella gestione dei dadi per permettere una resa più "realistica" delle dinamiche di gioco; il dado/colpo del fuoriclasse, utilizzabile in maniera autonoma dal possessore in qualsiasi momento, permette un'azione speciale per indirizzare le sorti del match a proprio favore e trasformare ad esempio un classico tiro bana nel tiro del leggendario Mark Lenders.

Assimilati questi concetti, sarà sufficiente impratichirsi nella gestione delle varie fasi di partita (es. fallo laterale o un fallo) per poter iniziare la sfida a colpi di dadoni, cercando di soverchiare un genitore in balia della classica trance agonistica; in questi casi vi suggerisco di limitare le esultanze in fase di goal, pena venir derisi all'ennesima palla rubata da parte del prode infante.

Palla ai piccoli

Tolta la difficoltà di integrare in maniera immediata le regole speciali, ho riscontrato fin da subito un'attenzione speciale verso il rettangolo verde: provare a segnare dopo una fuga da porta a porta, l'emozione di sapere se il proprio bolide verrà bloccato dal portiere avversario e, in generale, il gestire tutti gli aspetti di una vera partita hanno avuto l'effetto di portare SuperGoal fra i primi posti della classifica dei giochi preferiti del figlio maggiore; detto questo, devo però segnalare che difficilmente siamo riusciti a giocare più di due partite consecutive, visto che assimilate le dinamiche che si ripetono per tutta la durata della partita, con - a conti fatti - un numero limitato di varianti, è stato difficile mantenere viva la soglia dell'attenzione per un periodo maggiore.

Grazie a SG i goblin junior hanno la possibilità di provare a impratichirsi con le dinamiche tipiche dei dadi, con l'aggiunta della possibilità di gestire alcune piccole scelte strategiche (quale dado movimento utilizzo, che direzione mi permette di avere una probabilità di tiro maggiore) filtrate dalla componente fortuna tipica di questo genere di giochi, peraltro necessaria per livellare le competenze richieste; nel complesso un esperimento riuscito, forse perfettibile in alcuni aspetti, ma in grado di raggiungere - da quanto ho potuto riscontrare - il risultato prefissato.

Triplice fischio

Dopo numerose prove, devo ammettere di provare sentimenti contrastanti verso SG: da una parte sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla capacità di sintetizzare le meccaniche di una partita di calcio attraverso il solo utilizzo di diversi dadi e un piccolo panno come terreno di gioco; la semplicità iniziale (tolte le premesse illustrate qua sopra) ha poi permesso di abbassare il livello di entrata e di rendere fruibile fin da subito il titolo anche ai più piccolo della famiglia, avendo l'accortezza di eliminare temporaneamente la parte di regole legata alle potenzialità speciali. Altro punto a favore, la praticità che permette al gioco di essere portato e utilizzato in ogni occasione, aspetto che ritengo sempre positivo sopratutto nella "gestione" quotidiana dei figli.

Di contro, la mancanza di adrenalina (una clessidra sarebbe stata un'aggiunta decisamente valida) e, in generale, il ritmo non elevatissimo del gioco richiede di supportare il gioco con una narrativa collaterale per riportare sul tavolo di gioco le gesta dei nostri beneamini; come già detto in alcuni dei miei precedenti articoli, non ritengo la cosa come un punto negativo, ma credo sia importante fornire questa informazione a chi si avvicina all'eventuale acquisto del titolo di Creativamente. Fra i suggerimenti, gestibili anche in maniera casalinga, quella di aggiungere sul tavolo delle indicazioni per semplificare l'adozione delle regole legate alle possibilità di tiro nelle varie zone di campo.

Se siete dei fan del calcio giocato, se lo sono i vostri eredi o se in generale volete un gioco di dadi dalle regole semplici, potete valutare di aggiungere SuperGoal alla vostra libreria senza troppi pensieri, cercando nel caso di modellare le regole secondo le esigenze della vostra platea; in caso alternativo, stiamo parlando di un buon titolo, legato però in maniera peculiare all'approccio al gioco dei vostri piccoli goblin.

Commenti

Anche con mio figlio abbiamo fatto diverse partite (mai più di tre di fila però) Bello, veloce, divertente. Unico neo: ci sono due dadi di colore rosso, uno per il tiro ed uno per il passaggio medio. A mio parere il tiro avrebbe dovuto avere un altro colore (verde?) in modo tale da differenziarlo

Questo è vero, mi domandavo anche io del perché ci fosse questa scelta cromatica sovrapposta; tu come ti sei regolato per il tempo della partita (curiosità personale)?

7' come da regolamento

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