Fublet: una prova su strada

Fublet Panoramica
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Prova su strada – o meglio su prato - di Fublet, un gioco di simulazione calcistica a suon di… dadi

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Fublet

L’emozione di un gol al novantesimo, la rabbia per un palo, la strategia pre-partita e la tattica di un modulo cambiato in corsa. Scivolate, falli, infortuni, cross, tiri al volo e parate sulla linea. Tutto questo - ed anche altro (persino il fuorigioco, che molti ancora non hanno capito come funzioni) - è ciò che Fublet promette di riportare su un tavolo di gioco. Ci sarà riuscito? Andiamo a vedere.

Fublet copertina
Copertina
Prima di tutto una doverosa premessa: a questo gioco ho fatto una sola partita, per cui prendete quanto scritto qui di seguito come un’indicazione, un suggerimento, non una recensione esaustiva.

Partiamo con qualche dato: Fublet è un gioco che simula una partita di pallone per due giocatori, della durata dichiarata di 90-120 minuti (direi durata reale dalla mia esperienza); gli autori sono Paolo Bianchi e Bruno Carfi. Il gioco è in vendita per opera della casa editrice Anonima Editori e, tra qualche mese, sarà oggetto di una campagna di finanziamento su Kickstarter.

Ambientazione

Si tratta di una partita di calcio. Le meccaniche e le cose che possono capitare durante una partita ci sono praticamente tutte (manca giusto qualche colpo particolare come rovesciate e colpi di tacco, ma le cose principali ci sono). Tutto il gioco, meccaniche e regole comprese, è votato al realismo e alla simulazione più precisa (anche troppo), ma lo vedremo in seguito. Direi quindi che, per quanto concerne l’ambientazione, siamo su ottimi livelli.

Materiali

I materiali sono quelli di una piccola casa editrice nata per produrre in modo quasi casalingo. Ci sono cinque dadi (quattro a dieci facce - due per squadra - e uno a otto facce per i rimpalli), un tabellone di gioco bello grande, le carte dei giocatori per ognuna delle due squadre (sedici, più una di riepilogo), dieci lavagne tattiche (due per tipo), una manciata di segnalini e trentadue stand di cartone dei giocatori.

Nulla di speciale anche per quanto concerne il comparto grafico, che personalmente apprezzo per lo stile “disegnato a mano” ma che non ha nulla di pregevole. Gli stand dei giocatori formati da due cartoni incastrati li trovo poco leggibili (specie il numero piccolo sulla parte frontale) e anche molto poco comodi, perché sono instabili se non si incastrano perfettamente.

Fublet gol visto da dietro
Gol
Diciamo che nel complesso siamo sulla sufficienza, quantomeno per una produzione piccola come questa.

Regolamento

Premesso che le regole sono tante e che il titolo necessita un minimo di conoscenza del gioco del pallone per approcciarlo in modo più rilassato, direi che anche il regolamento è sufficiente - ma nulla di più. Alcune cose sono un pochino sparse e disorganizzate e, soprattutto, grafica e impaginazione non forniscono alcun aiuto alla comprensione.

Unito alla grande quantità di regole e alla loro complessità, tutto ciò rende l’assimilazione del gioco piuttosto complessa, in pratica tagliando fuori giocatori casuali e pure quelli meno avvezzi alla comprensione delle regole. Viceversa, una volta spiegato si assimila abbastanza facilmente, al netto di qualche eccezione particolare.

Il gioco

Si prepara la partita schierando i giocatori e scegliendo una lavagna tattica da utilizzare: ce ne sono di cinque tipi e riportano bonus e malus a seconda dell’impostazione di gioco che si vuole dare.

Il gioco si svolge in due tempi di quarantacinque minuti, dove lo scorrere del tempo è dato dalla distanza percorsa dal pallone durante i turni di gioco a seconda dell’azione compiuta. Durante il gioco, dopo lo schieramento dei giocatori, il possessore della palla può decidere di fare una delle classiche azioni del pallone: portare palla (muoversi), passare corto, passare lungo, tirare, provare un dribbling, fare un pallonetto o un tiro impossibile, fare un cross, eccetera.

Fublet campo
Il campo di gioco
Dichiarata e svolta un’azione, l’avversario può intralciare il portatore di palla - e comunque reagire a quanto fatto - con movimenti e schieramenti opportuni; durante i contrasti è possibile essere ammoniti. Capita frequentemente di sbagliare tiri, passaggi, cross e pure il difficile controllo di palla da parte del giocatore che riceve i passaggi. In attacco si può colpire al volo o stoppare e tirare, così come in difesa si può entrare in scivolata, fare un contrasto a terra o per aria.

Senza entrare troppo nel dettaglio, qualsiasi azione si decidesse di compiere i giocatori devono tirare i due dadi da dieci determinandone la riuscita sulla base del valore di riferimento per l'abilità utilizzata per ogni possibile azione; tali valori sono stampati sulla carta del giocatore (dodici, per le altrettante possibili azioni). Ogni giocatore ha valori differenti da tutti gli altri e risulta magari molto forte nei passaggi e nei contrasti e meno nei tiri e nei dribbling o viceversa.

Sulle carte sono indicati anche i ruoli suggeriti, la velocità (essenziale per il movimento) e l’intelligenza tattica (importante per i movimenti di squadra senza palla).

Rigiocabilità ed originalità

Il titolo è altamente rigiocabile, perché le combinazioni di ciò che succede durante la partita, unite alle tante cose che si possono fare, sono innumerevoli. Per quanto riguarda l’originalità devo dire di non essere un esperto di giochi sul calcio, ma non ho mai visto nulla di simile. Non siamo di fronte a idee particolari o trovate geniali, ma tutto è amalgamato in modo coerente e funzionale alla massima simulazione.

Pregi

Il gioco è fatto e pensato per appassionati di calcio e di simulazioni realistiche. Questi due aspetti sono preponderanti e centrali nel titolo, tanto da sacrificare spesso fluidità e semplicità. La sensazione di giocare una partita di pallone c’è e la possibilità di fare campionati, coppe e altro sono ben rese nel gioco.

Se si cercano una grande libertà di azione e una alta simulazione, direi che è il gioco giusto.

Difetti

Per ogni cosa si lancia il dado con la relativa imprevedibilità sull’esito, sebbene i valori dei giocatori rendano certe opzioni più probabili di altre. Il flusso di gioco risulta spezzettato da mille cose e da tanti lanci di dado, perdendo fluidità ed immediatezza. Le regole sono parecchie, non sempre intuitive e ben spiegate, sicuramente difficili da assimilare alle prime partite.

Fublet gol
Gol
Le squadre sono due, non ci sono nomi noti e non c’è grande possibilità di manipolare i valori in campo con altri giocatori (sono sedici in tutto, compreso il secondo portiere).

Conclusioni

In questo titolo vedo chiaramente i difetti di una creatura molto amata dai suoi autori. Si è preferito aggiungere complessità e regole per salvaguardare realismo e simulazione a scapito, però, di semplicità e fluidità. Ne risulta un titolo difficile, complesso da apprendere e lungo da giocare e padroneggiare.

A fronte di tante possibilità si hanno mille valori da tenere costantemente d’occhio, fino alla logica conseguenza di ignorarli perché troppi. Una casa editrice più esperta avrebbe imposto di semplificare e tagliare parecchio, magari sacrificando un po' di profondità e realismo, ma facilitando e velocizzando il flusso di gioco. Gli autori - a torto o ragione - hanno scelto la via della complessità e dell’aderenza al gioco del calcio: solo il tempo ci dirà se hanno avuto ragione o meno.

Se si è grandi amanti del calcio, non ci si spaventa per le regole complesse e un flusso di gioco lento, allora Fublet potrebbe essere il gioco da tavolo definitivo per i tifosi dello sport nazionale. Personalmente avrei preferito vedere il titolo uscire dopo un grande lavoro di limatura e semplificazione, che poteva renderlo davvero il gioco giusto per rendere onore ad un magnifico sport.