Saranno Goblin: Assalto al Castello

Di castelli di carte, amicizie infrante e alta architettura.

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Assalto al Castello

Narra la leggenda che Cristoforo Colombo, di ritorno dalle "Indie", venne accusato durante una cena in suo onore di aver fatto una scoperta di nessun valore e che chiunque con i giusti mezzi avrebbe potuto anticiparlo; i commensali vennero allora messi alla prova dal famoso navigatore nel tentativo di far rimanere in piedi un uovo appoggiato al tavolo. Nessuno ci riuscì, salvo il nostro che con una leggera ammaccatura fece il miracolo.

In realtà non è certo che questa storia sia reale, ma il suo scopo è di illustrare in maniera chiara che, spesso, le idee più semplici possono risultare le più geniali o, come nel caso di Assalto al Castello, le più divertenti. Vediamo come.

Il mio regno per una carta

Assalto al Castello è un titolo edito da Giochi Uniti per 2-5 giocatori, dalla durata prevista (e assolutamente falsa) di 15'-30'  e un'età consigliata di 6 anni;  la meccanica di gioco si basa sulla costruzione dei castelli di carta (sì, avete capito bene) che dovranno essere abbattuti uno dopo l'altro per poter decretare il vincitore.

Ogni giocatore, dopo aver ricevuto il tappetino su cui costruire il proprio maniero e otto carte costruzione, dovrà innalzare le mura del suo castello; una volta che tutti saranno pronti, avendo utilizzato le tecniche preferite (castello circolare, su due piani, senza fondamenta o di formaggio) ed essersi avvalso - se ritenuto opportuno fondamentale - di un supporto per rendere il tutto più robusto, si darà il via alla pugna.

A turno i giocatori pescheranno quindi una carta assedio dal mazzo messo nel centro dall'area di gioco, risolvendo immediatamente l'effetto sopra riportato; si va dalla catapulta (che richiederà che quella stessa carta verrà lanciata verso un castello avversario per decretarne il crollo), al trabucco (come prima, ma con due carte), passando per peste nera (salti il turno), crociate (tutti danno una carta al giocatore pescante), riparazione (due carte extra di materiale), tasse (due carte da togliere al proprio castello), trattato di pace (due carte extra per tutti). Ultima ma non per importanza la carta Intervento Divino, che permette di prendere la confezione di gioco e posizionarla letteralmente a difesa del proprio castello. Una volta che il castello viene distrutto, il giocatore ha un'ultima chance, potendo costruire un mini baluardo con due carte e con cui cercare di resistere fino alla fine dei tempi.

Particolare attenzione viene data alla tecnica di lancio: come da immagine che allego poco sotto, il lancio dovrà essere fatto utilizzando unicamente un gioco di polso e di dita, non essendo possibile in nessun modo estendere il braccio per aiutare precisione e forza; vi dico solo che temevo che avrei avuto i crampi per tutta la notte dopo aver lottato con mio figlio.

È un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo

Assalto al Castello abbandona qualsiasi parvenza di strategia, focalizzando la propria attenzione sulla necessità di acquisire sufficiente destrezza e motricità fine; riuscire a colpire con sufficiente precisione il castello nemico, senza al contempo essere ricoverato per una slogatura al polso sarà sicuramente un'impresa degna di nota e che risulterà meritevole di allori e celebrazioni.

Certo, non dovete essere parte della famiglia dei pignoletti, in quanto sebbene il regolamento illustri la modalità corretta di lancio, rimarrà sempre un confine di incertezza fra un lancio considerato valido e uno invece che verrà considerato nullo con conseguente ricostruzione delle parti di castello accidentalmente distrutte. Ma questo, in fondo, è anche il bello del gioco e la parte che potrebbe regalare i migliori sorrisi e i migliori sogni di gloria.

Se poi, come me, avete fra la prole qualcuno di particolarmente permaloso, questo è esattamente il gioco che fa per lui (risata satanica in sottofondo). Unica nota a margine è la durata: se il tavolo è sufficientemente grande e i lanciatori sufficientemente scarsi, a meno di giocare dalle parti di New Orleans, la partita rischia di durare ben oltre alla mezz'ora prevista.

L'ultimo baluardo

Nel momento in cui ho provato il gioco per la prima volta, ho capito fin da subito che il suo utilizzo sarebbe andato ben aldilà della prole, ma avrebbe coinvolto anche quella schiera di amici che nel tempo sto portando nel lato oscuro del gioco da tavolo; il grosso vantaggio è infatti che, non causando paralisi da analisi o scelte particolarmente elaborate, mette tutti i partecipanti sullo stesso livello, diffondendo divertimento e buon umore.

Sebbene questa definizione possa essere adottata anche a altre tipologie di passatempi più o meno legali, rimane la considerazione che Assalto al Castello, nella sua banalità semplicità risulta il classico titolo buono per tutte le stagioni, capace di mettere al tavolo architetti in pectore o maghi del lancio della carta, per passare del tempo in maniera divertente senza troppe regole ad appesantire il cervello.

Poi potrete sempre dire di aver vinto per aver scelto la strategia migliore (prima i figli, poi la moglie, infine il mondo), ma alla fine quello che ricorderete sarà la partita, non il risultato finale. E credo sia la cosa migliore.

Commenti

Ciao, quale tipo di supporto utilizzi per rendere il tutto più stabile? 

In effetti nelle mie prove i tappetini sono risultati abbastanza scivolosi e per i bambini è risultato difficili edificare il proprio castello.

cely scrive:

Ciao, quale tipo di supporto utilizzi per rendere il tutto più stabile? 

In effetti nelle mie prove i tappetini sono risultati abbastanza scivolosi e per i bambini è risultato difficili edificare il proprio castello.

Dentro la scatola ci sono due supportini che incrociandosi fanno una x di cartone che permette di tenere su i castelli. Senza è proprio da pro (e io non riesco). Da vedere la durata nel tempo.

Tsam scrive:

 

cely scrive:

 

Ciao, quale tipo di supporto utilizzi per rendere il tutto più stabile? 

In effetti nelle mie prove i tappetini sono risultati abbastanza scivolosi e per i bambini è risultato difficili edificare il proprio castello.

 

 

Dentro la scatola ci sono due supportini che incrociandosi fanno una x di cartone che permette di tenere su i castelli. Senza è proprio da pro (e io non riesco). Da vedere la durata nel tempo.

Io comprai il gioco poco dopo che uscì e la mia versione è sprovvista dei supporti a X...

 

cely scrive:

Secondo me scrivendolo te li mandano. Adesso capisco perché c era un foglietto staccato del Regolamento.

Tsam scrive:

 

 

cely scrive:

 

Ciao, quale tipo di supporto utilizzi per rendere il tutto più stabile? 

In effetti nelle mie prove i tappetini sono risultati abbastanza scivolosi e per i bambini è risultato difficili edificare il proprio castello.

 

 

Dentro la scatola ci sono due supportini che incrociandosi fanno una x di cartone che permette di tenere su i castelli. Senza è proprio da pro (e io non riesco). Da vedere la durata nel tempo.

 

 

Io comprai il gioco poco dopo che uscì e la mia versione è sprovvista dei supporti a X...

 

Ho scritto a GU ma mi hanno gentilmente detto che la mia è la prima edizione senza i supporti e quindi devo farmeli da solo! (mi hanno solo indicato il link)

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