[Prova su Strada] Piñata Party

La casa editrice ungherese A-Games ha presentato ad Essen Piñata Party, gioco per 2-4 giocatori della durata di 30 minuti. Il gioco non era nella nostra lista di sorvegliati speciali, la descrizione su Boardgamegeek e l'artwork della scatola ci avevano fatto pensare ad un gioco per bambini e nel marasma delle uscite  avevamo deciso di sorvolare sul titolo senza leggere il regolamento. Vedendo però una versione gigante del gioco nella halle 7, abbiamo deciso di fare una prova: una copia è tornata a casa con noi. 

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Piñata Party

La casa editrice ungherese A-Games ha presentato ad Essen Piñata Party, gioco per 2-4 giocatori della durata di 30 minuti. Il gioco non era nella nostra lista di sorvegliati speciali, la descrizione su Boardgamegeek e l'artwork della scatola ci avevano fatto pensare ad un gioco per bambini e nel marasma delle uscite  avevamo deciso di sorvolare sul titolo senza leggere il regolamento. Vedendo però una versione gigante del gioco nella halle 7, abbiamo deciso di fare una prova: una copia è tornata a casa con noi. 


Il gioco
Il tabellone si compone di quattro quadrati di 5 x 5 caselle, che possono essere orientati e uniti a piacere, su cui sono riportate le caselle in cui posizionare le 8 caramelle di ciascuno dei 6 colori. Si scelgono poi due tessere movimento tra le 10 disponibili e una tessera punteggio tra le 4 disponibili. Al proprio turno il giocatore dovrà scegliere una caramella e muoverla secondo le regole date dalle due tessere movimento (nell'ordine che preferisce). Affinché il movimento sia considerato valido dovrà essersi creato, terminato il secondo movimento, un gruppo di almeno due caramelle dello stesso colore ortogonalmente adiacenti tra loro. Il giocatore di turno dovrà prendere quindi tutte le caramelle del gruppo appena creato. Il gioco prosegue fino a quando nessun giocatore può svolgere una mossa valida, si contano quindi i punti in base alla carta punteggio scelta.

Prime impressioni 
Un libro non si giudica dalla copertina e un boardgame non va giudicato dalla descrizione su bgg. Se non ci fossimo fermati a provare il gioco avremmo perso quella che è stata la più bella sorpresa di questa Essen. Noi non siamo particolarmente amanti degli "astratti da scacchiera" ma Piñata Party ha fatto breccia nei nostri cuori grazie forse al minimo di ambientazione, per quanto è stata proprio l'ambientazione in un primo momento ad allontanarci, o forse per la meccanica che ci ha ricordato un gioco "logico" alla Ricochet Robots. Con Ricochet non ha nulla a che vedere (e lo ha sottolineato pure l'autore quando abbiamo azzardato il paragone) se non per uno dei possibili movimenti delle nostre caramelle. Le caramelle possono infatti proseguire dritte finché qualcosa non le blocca ma possono anche muoversi in diagonale, saltare, spingere, impilarsi con le altre caramelle offrendo sfide sempre diverse e donando al gioco una longevità infinita. È facile intuire come il calcolare la miglior mossa per sé, e peggiore per gli altri, renda il gioco favorevole alla paralisi da analisi e sfavorisca la scabilità. Prima del nostro turno il tabellone verrà modificato, perciò  non si ha modo di studiare la mossa durante il turno altrui: per questo motivo consigliamo di giocarlo in 2, e se non siete troppo competitivi e grandi pensatori, anche in 4.
Ci è piaciuto molto che ci siano ben 3 (+1) modalità di punteggio e che sia stata pensata una modalità per bambini, con movimenti semplici, un calcolo dei punti più controllabile e un'area di gioco più piccola.
I materiali sono buoni, il gioco è coloratissimo e regala un bel colpo d'occhio sul tavolo con una dovuta attenzione anche ai daltonici, ogni caramella ha uno sticker da applicare con un diverso disegno per essere più facilmente riconoscibile.

Un piccolo appunto al regolamento che, per quanto molto snello, lascia adito a qualche piccolo dubbio per alcune tessere movimento.
Un gioco fresco, rapido, intelligente e (con alcune combinazioni di movimenti) veramente tosto. Se vi capiterà di vederlo.. sedetevi a provarlo.

Commenti

Anche io, in giro con voi ad Essen, non avrei dato credito al gioco se lo avessi giudicato dalla grafica. Grave errore perché al contrario il gioco è bello profondo. Il mio dubbio rimane solo legato ai tempi morti. Penso che il gioco andrebbe giocato con il cubo!

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