[Prova su Strada] Mombasa

Eccoci qui a scrivere le mie prime impressioni su un gioco da me molto atteso ad Essen 2015 ed infatti è uno dei titoli che ho preso a “scatola chiusa” senza prima provarlo in fiera (anche per la difficoltà a trovare un tavolo libero).

Il gioco mi era parso molto interessante dalla lettura delle regole e non vedevo l’ora di provarlo, così sabato sera mi ritrovo a casa di una coppia di amici e lo intavoliamo in tre giocatori (il gioco è per 2-4).

Per prima cosa mi accingo a spiegare le regole, impresa non troppo semplice trattandosi di un tedesco abbastanza tosto da spiegare a causa delle tante azioni possibili e dei vari vincoli e concatenazioni presenti fra le diverse parti del gioco. Tuttavia una volta cominciato a giocare ci accorgiamo con gioia tutti e tre che si tratta di uno di quei titoli più difficili da spiegare che da giocare. Infatti, grazie anche ad una notevole cura nei materiali e nelle icone esplicative in gioco, la partita scorre molto più veloce e fluida di quanto ci aspettassimo tutti.

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Mombasa

Eccoci qui a scrivere le mie prime impressioni su un gioco da me molto atteso ad Essen 2015 ed infatti è uno dei titoli che ho preso a “scatola chiusa” senza prima provarlo in fiera (anche per la difficoltà a trovare un tavolo libero).

Il gioco mi era parso molto interessante dalla lettura delle regole e non vedevo l’ora di provarlo, così sabato sera mi ritrovo a casa di una coppia di amici e lo intavoliamo in tre giocatori (il gioco è per 2-4).

Per prima cosa mi accingo a spiegare le regole, impresa non troppo semplice trattandosi di un tedesco abbastanza tosto da spiegare a causa delle tante azioni possibili e dei vari vincoli e concatenazioni presenti fra le diverse parti del gioco. Tuttavia una volta cominciato a giocare ci accorgiamo con gioia tutti e tre che si tratta di uno di quei titoli più difficili da spiegare che da giocare. Infatti, grazie anche ad una notevole cura nei materiali e nelle icone esplicative in gioco, la partita scorre molto più veloce e fluida di quanto ci aspettassimo tutti.

IL GIOCO

Sostanzialmente di tratta di un gioco pseudo-azionario in cui tramite l’uso di carte a turno si compiono una serie di azioni atte a far guadagnare soldi (i punti del gioco).

I giocatori partono con un pool di carte che permettono varie azioni e che inizialmente possono giocare tre alla volta. Successivamente sviluppando due track che danno anche punti è possibili riuscire a giocare fino a 5 carte azioni a turno. Un meccanismo interessante permette di recuperare solo una delle tre pile di carte giocate nei turni precedenti mentre le altre vanno ad ingrossare le carte già usate e non. Pensavo che tale gestione sarebbe stata particolarmente difficoltosa invece tutto sommato si gestisce senza troppe complicazioni.

Durante la partita si potranno espandere 4 compagnie poste sui lati della mappa del tabellone facendo acquisire nuovi territori ed aumentandone il valore. Tali compagnie sono condivise da tutti ma il modo principale di fare punti è proprio quello di acquisire le loro azioni cercando di farle valere il più possibile. Infatti tali azioni verranno alla fine convertite in soldi.

Oltre a questo molte sono le azioni possibili, come salire sulle track di influenza di tali compagnie, fare azioni secondarie per ottenere vari privilegi momentanei, comprare nuove e migliori carte azione, salire su due tracce della propria plancia giocatore per sbloccare le nuove carte da giocare e per fare punti alla fine del gioco.

PRIME IMPRESSIONI

Non ho intenzione di fare una dettagliata descrizione del gioco ma vorrei dare un paio di informazioni interessanti sull’andamento delle partite. Innanzitutto, una delle caratteristiche principali di Mombasa è l’estrema interconnessione fra le varie cose fattibili nel turno. Tutto ha uno scopo principale ma fornisce poi bonus differenti su altre azioni. Anche il giocare carte di un tipo o di un altro va ponderato perché avere momentanee maggioranze nel turno per le carte scelte (ad esempio aver giocato il maggior numero di punti esplorazione) permette di ottenere azioni gratuite che fanno avanzare sulle track delle compagnie.

Altra caratteristica interessante è quella per cui tutto sembra utile ma poi probabilmente (per ora ci ho fatto comunque una sola partita) conviene puntare forte su un paio di cose e sviluppare relativamente il resto. Infatti i 7 turni di gioco sono pochi per pensare di fare tutto al massimo e i round sono costellati di scelte difficili e dolorose.

L’interazione, che spesso nei “cinghialoni tedeschi” è abbastanza scarsa, non è mai direttissima ma è sempre forte e presente in tutte le scelte. Essere primi in determinate cose fornisce bonus, superare per primi alcune mile-stone delle track sulle compagnie da vantaggi ogni volta che vi arrivano gli altri, comprare carte di un tipo le leva agli altri, avere maggioranze in gioco dona azioni aggiuntive.......

Le carte azioni quando usate si “tappano” e i bonus delle maggioranze sono quindi in continuo mutamento rendendo importante anche il timing con cui si fanno certe cose. Mi accaparro la maggioranza donatami dalle mie carte esplorazione in gioco rischiando però che alcuni territori vengano esplorati prima da altri, oppure esploro subito e rinuncio a prendermi il bonus di maggioranza?

Spesso non si può fare tutto e ogni cosa non è mai chiaramente giusta o migliore di un’altra. Ma non temete, alla fine il gioco premia invariabilmente chi ha giocato meglio con punti finali alle volte non leggibili con un’occhiata superficiale alla situazione.

Insomma il gioco ha lasciato a tutti e tre un’ottima impressione ed è sembrato molto più semplice e gestibile di quanto il regolamento non desse a vedere. In un’annata contraddistinta da scelte di design e materiali non molto felici Mombasa insegna quanto invece una loro corretta ed intelligente gestione possa aiutare moltissimo a migliorare l’esperienza di gioco. Il tutto senza sacrificare una profondità tattica e strategica molto alta.

Per me promosso a pieni voti.