[PREVIEW] SPELLBOUND

ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura del regolamento senza prova su strada del gioco







Giochi

ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura del regolamento senza prova su strada del gioco







Spellbound

Autore: Gordon e Fraser Lamont
Ambientazione: fantasy

Editore: Fragor Games
Meccaniche: card driven

Giocatori: 1-4
Dip. lingua: sì

Durata: 60 minuti
Link regole: inglesi

Tipologia: GdT
Difficoltà: media

Descrizione estesa del gioco

 Mi sono interessato a questo gioco quando ho scoperto che gli autori vengono venerati come guru da parte di un piccolo (ma neanche tanto) gruppo di fedeli giocatori, che i loro giochi sono oggetto di culto da parte degli stessi e che il preordine di questo Spellbound era andato esaurito (la bellezza di 1000 copie per 60 euro) prima ancora che uscisse il regolamento.




Spellbound è un collaborativo puro ambientato in un mondo fantasy. Nei panni di un mago apprendista avete sfidato la strega Baba Yaga che vi ha giustamente trasformato in uno sgorbio informe. Assieme agli altri apprendisti che hanno subito la stessa sorte dovrete ora ritrovare il Libri di Magia perduti, metterli assieme e affrontare la strega prima che sia troppo tardi.




Il tabellone (piacevolmente illustrato) raffigura le terre selvagge con, ai 4 angoli, le 4 città in cui si trovano i libri. Un quinto libro è perso nelle terre selvagge. In tutte le zone le miniature del libri scorrono su un tracciato alla fine del quale potrete averli tutti per voi, ma attenti: sullo stesso tracciato avanza la miniatura del cappello di strega (o il troll nelle terre selvagge) che puà sottrarvi il libro se lo raggiunge per primo. Tutto attorno alla mappa vengono piazzate 12 carte villaggio, coperte, in cui i maghi potranno reclutare alleati, caricare la propria bacchetta magica per azioni extra, scoprire l'ubicazione del castello della strega e così via.




Il motore del gioco è il mazzo di carte Destino, a cui vanno mescolate un numero prefissato di carte Malvagie. Ad ogni turno il giocatore scopre fino a 5 della carte Destino, più le Malvagie eventualmente inframezzate. A questo punto applica gli effetti delle carte negative e poi sceglie quante vuole tra le positive per compiere le proprie azioni. Tenete presente che ogni volta che il mazzo si esaurisce e va rimescolato, vi si aggiunge una nuova carta Malvagia e avviene uno scontro con la strega, che ovviamente è consigliabile non perdere, pena pesanti penalità per la partita.


Tutte le carte prese in giro per il mondo (alleati, speciali) vengono aggiunte a questo mazzo che quindi diventa sempre più grosso e, si spera, efficiente, nel corso del gioco.




Le azioni base disponibili sono:




  • Movimento: ci si sposta all'interno della mappa



  • Magia: si ricarica la bacchetta o si arretra un cappello di strega da una traccia



  • Influenza: si reclutano preziosi seguaci nei villaggi



  • Libri: si avanza un libro lungo la traccia corrispondente



  • Come azione alternativa è possibile destinare alcune carte agli scontri con la strega, senza usarne l'azione base.




Si ha una sconfitta automatica quando 2 o più libri sono catturati dalla strega/troll; 2 cappelli/troll arrivano in fondo alla traccia (anche se i libri sono stati recuperati); la strega raggiunge la cima della propria torre (si muove quando vince gli scontri a fine mazzo); tutto il mazzo Malvagio è stato aggiunto alle carte Destino.


Si vince recuperando almeno 4 libri, trovando tra i villaggi il castello della strega, recandovisi con i propri personaggi e vincendo lo scontro finale.




Gli scontri con Baba Yaga avvengono tramite le carte che si sono destinate alla strega. Tali carte hanno simboli Sole che si annullano con i simboli Luna presenti sulla carte dei seguaci della strega o sulla carte Malvagie che avete destinato a lei. Inoltre, da un sacchetto, vengono estratte altre pietre Sole/Luna che determinano l'esito finale del duello.




Siamo di fronte a un gioco ben ambientato, con una componentistica, sulla carta, di prima qualità (ci sono parecchie miniature, non ho capito se addirittura precolorate, ma credo proprio di sì) e una meccanica semplice ma efficace.


Immagino che la difficoltà sia stata calibrata a dovere (in fondo al regolamento trovate comunque delle varianti per aggiustarla in base alle vostre esigenze) e comprendo che la collaborazione sia davvero importante per gestire le situazioni di gioco.


Per il resto l'ambientazione è accattivante ma bene o male il solito fantasy e le meccaniche nulla di nuovo.


Non so se l'entusiasmo della sia dovuto più alle miniature (piccole opere d'arte davvero) che non al gioco stesso, che mi pare buono sotto tutti i punti di vista, ma non eccezionale. La fortuna giocherà la sua parte,con tutte quelle carte pescate, rimescolate e coperte, ma occorrerà anche coordinazione e strategia.


Certo, ci sono giochi tipo Shadows over Camelot che ti fanno giocare a Scala40 e non sono difficili da vincere, ma che vendono lo stesso un sacco di copie e sono apprezzati dal pubblico. Per cui anche questo Spellbound può diventare davvero un piccolo successo editoriale, specie se, alla prova del tavolo, risulterà quanto meno impegnativo come livello di sfida.




Una nota sul regolamento: è scritto bene e con molti esempi illustrati, ma ha una struttura schizofrenica. In prima pagina c'è un riassunto di tutto il gioco (incomprensibile come prima cosa da leggere), poi il regolamento, poi l'anatomia delle carte, infine l'elenco delle stesse. Sarebbe stato meglio: introduzione, anatomia, regolamento, elenco, riassunto.

Pro
Contro


  • Gioco semplice ma sufficientemente strutturato.


  • Miniature superlative



  • Da verificare la difficoltà di vittoria (un collaborativo puro deve essere difficile)


  • E' un collaborativo puro e come tale può soffrire di “giocatore dominante”


  • Il fattore fortuna è ben presente.

Conclusioni

 In definitiva credo che questo Spellbound sia un bel gioco, ma non tale da giustificare l'entusiasmo che lo ha accompagnato e che, credo, sia dovuto in parte anche ai materiali. Del resto è ben noto come una componentistica e una grafica superlative siano un ottimo sprone all'acquisto (Seasons?). Immagino soffrirà della concorrenza di analoghi per genere e ambientazione (tipo Legends of Andor), ma credo che gli autori,dopo la prevendita esaurita, non si pongano il problema più di tanto...  

Note