Una nuova imperdibile frontiera per Kickstarter?

Totò: ma mi faccia il piacere
TdG

Il crowdfunding domina sempre più il mercato dei giochi da tavolo, ma scommetto che la maggior parte di voi non avrebbe mai immaginato questi nuovi sviluppi...

Editoriale
Giochi

Si ringrazia Paolo "cosarara" Cariolato per la segnalazione.

Ebbene sì, dopo i giochi con miniature senza regolamento, dopo i regolamenti senza gioco, dopo le miniature senza il resto, dopo le spese di spedizione senza la spedizione, si aprono nuovi orizzonti di gloria per le piattaforme crowdfunding e soprattutto per chi deve finanziarli.

Guardate qui: Streets of Stalingrad 4th edition boardgame playtest kits.

Streets of Stalingrad non vende un gioco, ma un kit per il playtest del gioco.

Avete capito bene, non state comprando un gioco fatto e finito, ma la possibilità di playtestarlo. Quindi state pagando il lavoro che dovrebbe fare l'autore. Pagando 50 dollari per questa operazione, riceverete un buono da ben 25 dollari per il gioco finale, una volta che verrà realizzato... ovviamente anche questo tramite Kickstarter.

Grande convenienza: alla fine pagherete un gioco completo a prezzo pieno, più 25 dollari per averlo fatto funzionare. Grazie, Lombardy Studios!

E non è finita: gli stretch goal consistono in altri elementi e varianti da playtestare, a carico del backer! La generosità di questo editore non ha limiti.

Le case editrici hanno trovato in Kickstarter e nelle altre piattaforme di crowdfunding un ottimo sistema per minimizzare i rischi d'impresa e per creare giochi unici e spettacolari, come certamente sarà questo wargame. A questo punto perché non fare il passo successivo: perché non far rifinire i giochi direttamente ai compratori? Naturalmente dietro modico compenso, che mica siamo qui a perdere tempo e in fondo ti mando una manata di tesserine rettangolatri e una mappa esagonale su foglio A4.

Magari in un futuro si potrebbe pensare anche allo sviluppo del gioco, dalla A alla Z: si fa finanziare ad aspiranti autori un'idea di gioco, previo pagamento, la si fa testare ad altri, previo pagamento, la si realizza, previo pagamento, la si invia agli stessi, previo pagamento. Se si paga per fare il playtest, si potrebbe pagare per avere i propri disegni pubblicati sulle carte del gioco; o per inserire una meccanica; o per una modellazione di una scultura 3D. Perché pagare tu un professionista, quando puoi chiedere a qualcuno non solo di farlo gratis, ma di essere lui a pagare te? Indubbiamente il nome nei ringraziamenti e un buono sconto per un'ulteriore spesa (...aspetta, mi sconti altri soldi che ti dovrò ancora dare? affarone!), sono una ricompensa più che sufficiente. Un po' come pagare in visibilità. 

Nel momento in cui scrivo sono ben 177 i backers che hanno approfittato di questa succulenta occasione, davvero da non perdere per convenienza e serietà. Mancano ancora 24 giorni alla fine della campagna e sono sicuro che molti altri volenterosi playtester non se la lasceranno sfuggire.

Nuove luminose prospettive si aprono per le case editrici e per i giocatori, sempre più coinvolti nel processo creativo del gioco, sempre più protagonisti, pagando solo una modica cifra e mettendoci tempo e impegno. Non lasciatevi scappare occasioni come questa!

Sordi: i Vitelloni

Commenti

Non è una novità, se non ricordo male anche alcune case di videogiochi vendono le alpha key, qui stanno solo riportando l'idea al mondo dei giochi in scatola.

la cosa però appare già in forme differenti in questa industria, più di una volta in tana sono apparse richieste di collaborazione a titolo gratuito, ad esempio per le traduzioni (da sfruttare a livello commerciale) non è anche questo un modo di sfruttare l'utenza al posto di pagare un professionista ed in questo modo avere un prodotto migliore a costo inferiore?

alla fine comunque è colpa nostra, finché supportiamo questo tipo di proposte, è normale che il mercato sfrutti questa opportunità 

parafrasando Sting "offre" un soggiorrno lavoro, sottolineo lavoro  nella sua tenuta in Toscana al modico prezzo di 150,00€  giornalieri ad "ospite"ops, scusate schiavo pagante ...

Chi si offre per testare un nuovo prototipo di supposta ?

c'è uno sconto finale sulla scatola, venghino signori venghino """!!!!

alla fine comunque è colpa nostra, finché supportiamo questo tipo di proposte, è normale che il mercato sfrutti questa opportunità 

A mio parere il ragionamento fa troppo comodo a chi fa queste "truffe" o genialate commerciali, tanto io azienda so che, anche se è un investimento insensato, ci sarà sempre qualche sciocco che lo compie... Sarebbe invece corretto avere un po' di buon senso nel non pensarle neanche soluzioni del genere, e se il buon senso non esiste più nel business allora è Kickstarter che dovrebbe porre dei limiti a queste richieste.

Io ormai ho smesso di seguire i KS. Tranne le ristampe di vecchi giochi, o (vedremo) piccoli editori. Ho smesso di finanziare giochi da tavolo con anni di anticipo. Ho smesso di perdere badilate di tempo - per quanto passatempo piacevole - per seguire gli sviluppi delle campagne di giochi che non so come saranno, che forse non usciranno (playtest e overproduction fine a se stessa), e di cui sicuramente non ho bisogno. Quando usciranno (e se) in retail, valuterò. E sarò ben felice di pagare 50% in più per un buon prodotto, che compenserò eliminando add-on altrimenti comprati solo per hype.

 è la logica evoluzione del sistema "finanziamento dal basso", già ampiamente sfruttata per traduzioni e altro.

Streets of Stalingrad è alla 4° edizione, quindi non è proprio un acquisto alla cieca, e bisogna dare atto alla Lombardy Studios l'onestà intellettuale di chiamare le cose con il proprio nome (sono stato acquirente/playtester-involontario di troppi giochi che altro non erano che playtest kit per non riconoscerlo).

Ciò doverosamente premesso concordo al 100% con Agza, dopo aver ampiamente disatteso le premesse di base, il crowdfunding sta diventando il metodo con cui le aziende di giochi sfruttano il mercato e gli appassionati. Se questo faccia o meno bene al mondo dei giochi è oggetto di discussione (vedi il bellissimo podcast della tana a riguardo), a mio modesto avviso la risposta è NO. Però la questione è complessa.

"La subornazione!"

(cit. Massimo Troisi) 

alla fine comunque è colpa nostra, finché supportiamo questo tipo di proposte, è normale che il mercato sfrutti questa opportunità 

A mio parere il ragionamento fa troppo comodo a chi fa queste "truffe" o genialate commerciali, tanto io azienda so che, anche se è un investimento insensato, ci sarà sempre qualche sciocco che lo compie... Sarebbe invece corretto avere un po' di buon senso nel non pensarle neanche soluzioni del genere, e se il buon senso non esiste più nel business allora è Kickstarter che dovrebbe porre dei limiti a queste richieste.

Buonsenso e Business non sempre riescono a stare nella stessa frase.
Per lo stesso motivo su Steam situazioni del genere hanno proliferato.

Il buonsenso dovrebbero averlo gli utenti sentendosi "truffati" davanti ad "offerte" del genere, ma la scimmia spesso prende il sopravvento e a fare gregge si fa presto.

Concordo comunque che basterebbe un segnale dalle piattaforme ospitanti per tagliare le gambe a situazioni simili.

Devo solo imparare

Io non condanno KS a priori, anzi sono felice backer di diversi giochi. Il fatto è che diventa sempre più difficile scremare...anche se casi come questo mi paiono emblematici. 

E perché dovrebbero, KS è il modello di business per eccellenza per scaricare sugli acquirenti il rischio d'impresa. 

Prima era solo economico, ora include pure lo sviluppo.

In ogni caso il mondo è talmente pieno di fanboy disposti a dare soldi pur di avere un anteprima (vedi anche varie subscription a canali di info sui giochi) per porre un limite a questo mercato.

se non fosse su ks, verrebbe fatto in un altro modo.

Prima o poi finiremo per pagare solo per poter vedere cosa offre il kickstarter...

La risposta che diede Totò nel film " I due colonnelli" al gerarca nazista che gli disse : " Io ho carta bianca." 

calza a pennello per questa splendida operazione di marketing.  

https://www.youtube.com/watch?v=Bx8WMlkkC2I

questo conferma che la gente è scema e che su KS non è più in grado di tracciare una linea di demarcazione tra i vari progetti.

oh decidetevi, o è un playtest o è un wargame completo, non può essere entrambe le cose contemporaneamente.

tra l'altro paragonare questo alle alpha/beta key dei VG è abbastanza ridicolo. Di solito fai il preorder del gioco completo, quindi non sborsi altri soldi una volta uscito, è solamente un accesso anticipato alla open beta, se il gioco ti fa schifo annulli il preorder e non perdi nessun soldo (l'ultima volta che l'ho fatto è stato con For Honor), questa del KS è una cosa totalmente diversa, anche solo per il fatto che non è un contenuto puramente digitale e ha bisogno di un kit "fisico".

Non so se avete notato la finezza: se fai il pledge devi sommare ai 50 dollari anche ben 35 di spese di spedizione! Di cosa, poi?!

Ahhahahahaha, furbi come una volpe sahariana in alaska!

"QUESTO KS VENDE UN WARGAME COMPLETO E GIOCABILE. VOGLIONO SOLO VEDERE IL PLAYTEST DI 6 PAGINE DI REGOLE SU 48 PRIMA DI MANDARE IN STAMPA LA VERSIONE DEFINITIVA. "

Magari fare prima il playtest di queste 6 pagine (su 48) di regole e poi fare un KS con due livelli di pledge pareva brutto?
 

Personalmente mi sa di truffa il fatto di vendere un prototipo da testare su Kickstarter. Tuttavia non farei di tutta l'erba un fascio, dato che su KS sono comunque usciti dei pezzi da 90 come Scythe e Gloomhaven. Certo, è difficile fare una scrematura in mezzo a un simile marasma di giochi, ma allo stesso tempo sono convinto che tale piattaforma possa rappresentare pur sempre una grande opportunità per dar vita a dei bei giochi che difficilmente potrebbero uscire in maniera classica! 

Il playtest dura da 10 anni? Potevano farlo durare 10 anni e 3 mesi e presentare un gioco finito.

Così non è finito. Ma se ti va bene, contento tu.

Ragazzi, capisco le obiezioni. Il gioco è alla 4a edizione, la maggior parte è già fatto, verrà pubblicato comunque, ti mandano qualcosa di giocabile, lo fanno per recuperare soldi. Possono fare un'operazione del genere probabilmente proprio perché conoscono il proprio pubblico, sanno che i wargamers (quelli veri), godono nel testare i giochi quanto giocarli, ecc. 

Ciò non toglie che un'operazione del genere - pagare per fare un playtest, con solo un piccolo sconto sul prodotto finale - può andare in porto solo in tale ambito. Ieri sera abbiamo registrato il primo di due podcast sui wargames e i due ragazzi che sono intervenuti ci hanno fatto capire quanto il wargame sia quasi uno stile di vita, oltre che di gioco, quanto la passione abbracci questo tipo di hobby a 360 gradi, includendo il feticismo dei materiali, delle mappe, lo studio del periodo storico, il culto del dettaglio simulativo. 

Immaginate se domani la Ares facesse un KS spedendo un paio di scenari di un gioco - diciamo Sword & Sorcery -, qualche miniatura, lo facesse pagare, chiedesse di playtestere le meccaniche e in cambio desse uno sconto sul gioco completo e definitivo futuro. Sarebbe una sollevazione popolare. 

Quindi secondo me la condanna del principio generale ci sta tutta (come ci sta tranquillamente quella dei KS con sole miniature e regole accennate, eh). Poi che in ambito wargames l'operazione sia un successo nonché apprezzata, probabilmente deriva dalle peculiarità del wargamer stesso. E intendiamoci, il crowdfunding nasce come mecenatismo, quindi la "soddisfazione" di aiutare qualcosa di bello a nascere dovrebbe andare oltre il mero tornaconto materiale, cosa di cui spesso noi assetati di più e più miniature tendiamo a scordarci, guardando egoisticamente solo alla "convenienza". Da questo punto di vista può essere ammirevole questo tipo di supporto offerto dai backers. 

Detto questo non mi rimangio la mia opinione: l'articolo è ovviemente caricaturale e una presa in giro (dovevate capirlo dall'abnorme quantità di punti esclamativi usati: io non li utilizzo mai, quando sono serio) ... ma rimango comunque scettico in generale sull'operazione. 

Claudio

Il mio primo (e finora ultimo) pledge con KS lo feci con Up Front: sappiamo tutti com'è finita.

Il mezzo mi intriga, ma quel grosso fallimento mi porta a valutare bene quello che mi viene offerto. Sulla buona fede di Lombardi & Co. non ho il minimo dubbio, e sono convinto che siano spinta da una fortissima passione per quello che fanno. Riconosco loro l'onestà intellettuale di chiamare le cose con il loro nome (cosa che fa difetto a tanti disegnatori e case editrici).

Capisco perfettamente il senso dell'operazione: stanno chiedendo soldi ai futuri acquirenti di SOS4 (sicuramente non puntano a chi potrebbe "accontentarsi" di uno degli scenari) a questo punto che opzioni avevano:

- avrebbero potuto aprire il kickstarter e dare una data di consegna del GIOCO COMPLETO tra 9-12 mesi;

- avrebbero potuto dire chiaro e tondo: ragazzi qui i soldi sono finiti, ci serve un'iniezione di liquidità, DONATE!

Hanno scelto invece una strada diversa, chiedere una cifra "abbordabile" e fornire in cambio un kit di playtest, natualmente non sono interessti ai risultati del playtest, quello che interessa loro è l'iniezione di liquidità, in cambio della quale, QUANDO SARA' PUBBLICATO SOS4, forniranno la componentistica in linea con SOS4 pubblicato

Proprio in forza della mia precedente esperienza con KS ti faccio presente che quello che i backers stanno effettivamente sostenendo ed al quale hanno diritto è il kit di playtest, la ricezione del materiale definitivo (mappa, pedine,schede e regolamento) è condizionatamente subordinata al fatto che SOS4 venga effettivamente pubblicato in un futuro non si sa quanto lontano.

Perché Lombardi & Co. ci dicono che contano di far partire in autunno una campagna Kickstarter per il gioco completo, ma di questo non c'è certezza, come non c'è certezza che QUEL progetto verrà effettivamente finanziato nella sua interezza. In caso negativo tutti i backer di QUESTO progetto resterebber con il solo kit di playtest (per quanto professionale) senza poter godere della componentistica definitiva.

Di un caso simile io non avevo mai sentito parlare prima: ovverosia un progetto diviso in due per la prima parte del quale (il playtest kit) i backers corrono tutti i rischi legati a KS, ed una seconda parte (quello della "redemption" del playtest kit con la controparte pubblicata) che corre i rischi di DUE campagna di KS la seconda delle quali non ancora lanciata e della quale non si sa nulla (a partire dal costo e dalla data di consegna).

SOS è sicuramente un gioco interessante, che ho avuto la possibilità di giocare nella versione 3, di cui ho studiato il regolamento, ma su cui alla fine ho "passato" per tutta una serie di ragioni che non sto qui ad elencare. Son contento che a te piaccia e auguro a te ed agni altri backers di ricevere tutto e di divertirvi, resto basito dalla modalità con cui Lombardi & Co. abbiano approcciato la campagna KS.

 

PS: un'ultimo aspetto sul quale non si spende una parola (e sul quale invece io sono molto sensibile in forza della mia precedente campagna di Up Front) è la questione dei diritti. L'ultima versione di SOS è stata pubblicata dalla L2 Design Group, società ancora attiva, in forza di quale accordo Lombardi & Co. pubblicano questa versione? Hanno mantenuto i diritti? Li hanno acquisiti dalla L2? Contano di evitare problemi perché questa versione 4 è diversa e non riconducibile alla 3? son tutte questioni di non poco conto che potevano essere chiarite con una riga di testo: che sulla pagina di KS non è presente. 

A mio avviso, leggendo i commenti di Claudio (sono proprio contento di leggere le tue risposte sempre sul pezzo come ai tempi di GSNT), di altri utenti e la pagina del progetto KS, ritengo che anche i wargamers siano afflitti dallo stesso problema che affligge ogni appassionato che arriva sulla piattaforma di crowfunding.

L'abbaglio dell'hype.

Un paio di doverose precisazioni:

  • non penso che questo progetto sia un money grab puro e semplice. Da quello che si capisce avrai un gioco completo che sarà parte del gioco finale, ma assolutamente godibile e giocabile stand alone. 
  • il lavoro fatto fino a qui da parte dei designer, a quanto ho capito dai commenti, è incommiabile e di livello assoluto. Non posso affermarlo personalmente, in quanto non sono interessato alla tipologia ed alla simulazione storica in un gioco da tavolo, ma mi fido di chi ne sa molto più di me.
  • se non specificavano chiaramente che è in fase di playtest non veniva scritto questo articolo e non ne avremmo parlato. era semplicemente un wargame in più sul mercato.
  • Meglio che lo abbiano specificato. In primis perchè ci da argomento di interessante discussione e secondo perchè sono stati onesti a farlo (a differenza di altri progetti specialmente su KS)
  • chiaramente ognuno ha la libertà di vederla come gli pare e dare il suo supporto a chi gli pare. 

e quindi tutto ok giusto?

no.

A livello "etico" non mi potrà mai andare bene una scelta del genere.

Non troverò mai accettabile, anche con tutte le dovute specifiche del caso,  l'idea di dover pagare per avere un gioco in fase di playtest, per quanto piccola la parte da testare sia. E mi pare anche abbastanza limpido il motivo: compro un prodotto dandoti la mia fiducia ed i miei soldi, un gioco in questo caso, esigo che tutta la parte di ideazione sia già stata effettuata.

Credi che il tuo gioco, come tutti gli altri titoli sul mercato, necessiti di blind playtest?

Bene, fai come tutti gli editori del mondo. Ad un gruppo selezionato di persone di tua fiducia lo mandi a spese tue e ad altri gruppi in P&P raccogliendo più dati possibili. Non puoi farlo per motivi economici? mi spiace ma sono problemi tuoi, trova un modo. Esiste Patreon, esistono editori, esistono i prestiti.

Non è che il piacere della scoperta, di far parte della creazione di questo titolo, della cura maniacale della simulazione storica abbagliano i wargamers proprio come paccate di miniature e regole inesistenti abbagliano una parte degli appassionati, oscurando i difetti (in questo caso non del gioco ma di impostazione) lampanti a chi è immune a queste tentazioni?

In realtà, noi vediamo solo il lato dei giochi di società di Kickstarter.

Ma Kickstarter non è altro che una piattaforma di finanziamento di progetti o idee.

Quindi in teoria ci sta che  in mezzo a tutti i progetti ci sia qualcuno che proponga di finanziare il playtesting di un gioco.

E’ il mercato che boccia o approva tali approcci o idee.

Il ruolo del forum in questo caso è quello di “monitorare” e chiarire le idee su certe campagne di crowfunding, in modo tale che i giocatori Italiani sappiamo bene cosa li aspetta se partecipano.

Ben vengano quindi le discussioni su certe campagne di Kickstarter.

Bene ha fatto Agzaroth a sollevare l'argomento.

Comunque ovviamente anche secondo me è “osceno” un approccio del genere su un gioco di Società.

Ma se c’è qualcuno in giro per il mondo che è disposto a finanziarli, fanno ovviamente bene a provarci…

Perchè usare i soldi propri quando si possono usare quelli degli altri? (provocatorio...ma realista)

È tipo il principio di X-Factor :asd:

(ho letto solo l'articolo, non tutti i commenti, pardon :P ).

No Claudio, spiacente. 

Eklund è un cazzaro per come porta avanti i regolamenti dei suoi giochi. Mai negato. Rosenberg aveva fatto scrivere le prime regole di Agricola da un primate. Se altri wargamers avevano fatto giochi fallati, beh, spiacente, ma in quell'occasione sono stati dei cazzari pure loro. 

Qui si dice: "These two playtest kit scenarios, The Grain Elevator (TGE) and Race to the Volga (RTTV), are offered in this Kickstarter to help publicize the launch of the Streets of Stalingrad 4th edition full game in September during the 75th anniversary of the battle for Stalingrad. The feedback we receive over the 90 days from when we ship these playtest kits to delivery of the final art files to the printer in November is crucial to producing a well-developed final game."

E' un playtest, lo dicono loro, a più riprese, poi vedila come ti pare. Anch'io posso ricevere giochi più o meno rifiniti, materiali più o meno belli per fare dei playtest: ma per quanto belli siano i materiali, playtest rimangono. E soprattutto non li pago. 

Vi sta bene così? Ottimo per voi e per loro. Però non pretendete l'applauso per favore. 

Il playtest non è cosa così leggera come sembra. Immaginati il numero di partite che ti sembra adeguato per capire se il gioco funziona bene. Moltiplicalo per le ore necessarie a fare una partita. Ad un wargame. Pesante. Di quelli che ne giochi una partita nella vita. Quindi ha perfettamente senso chiedere aiuto a quante più persone possibili, ognuno con la sua singola partita. per vedere se qualcosa non torna o non si capisce.

Non pensare che poi tal gente ci faccia la grana, su un gioco del genere: avrà giusto uno scarso ritorno economico per il tempo profuso e le spese sostenute nel tempo, in cui avranno fatto, questo sì, magari, qualcosa di interessante ed appagante.

Parlando di giochi ben più semplici e commerciali ne vedo uscire a bizzeffe decisamente poco playtestate che, semplicemente, non lo dichiarano ed evitano di fare scalpore. A essere sinceri al giorno d'oggi c'è sempre da prenderla in quel posto.

Formula un articolo in risposta, Claudio: nessuno leggerà mai tutti questi commenti...

C'era da aspettarselo come logica evoluzione, ci siamo già passati con i demo dei videogiochi negli anni '90. Provavi gratuitamente il gioco e poi decidevi se acquistarlo. Negli anni l'Hype per i giochi è aumentato, i demo sono scomparsi e i playtesters da pagati sono diventati paganti.

Io non la trovo brutta come idea, se una persona vuole assolutamente il gioco ed è disposto anche a provarlo non finito, perché no?

E' anche vero che, in molti, caricano i propri giochi in piattaforme (tipo boardgame arena) e fanno fare il playtest a migliaia di persone (come per le espansioni di Seasons). Alla luce di questo playtest massivo, mi sento più incoraggiato a comprare il prodotto finito perché già abbondantemente testato.

Ed ecco a voi l'esito finale del progetto:

 

SOS4tm IS CANCELED

30 June 2017

It is with deep regret that David Parham and I—the original creators of Streets of Stalingradtm—have canceled the 4th edition project. Out of legal considerations, we prefer to express our concerns in the following press release.

We feel that irreconcilable creative differences have gotten in the way of producing the project we were so excited to bring to the gaming world.

We hope to post additional announcements about how we will move forward, but for now we must immediately put a hold on SOS4tm.

BUT THERE IS SOME GOOD NEWS

Over the past 30-plus years, Lombardy and Parham developed rules and historical evaluations for battalion-level, regiment-level, and division-level games of the battle for Stalingrad. When the SOS4tm contract termination becomes final in 90 days, David and I plan to work on one of these games to replace the SOS4tm project.

Extra note from Dana: Many of you are no doubt as disappointed as are David and I in this turn of events. We want to say a heartfelt “thank you” to all of our friends, fans, and business associates who supported SOS4tm. Dana is currently working on several non-Stalingrad projects covering World War 2 and other eras, and he is offering FREE digital downloads as gratitude for your pledges. Contact dana.lombardy@gmail.com for the list of items and Dana will immediately send you one or the link to one.

Risks and challenges

This project has been canceled.

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