Lucca Comics & Games Educational: intervista esclusiva

Lucca Educational

Nell'ambito delle iniziative di Lucca Comics & Games, intervistiamo Andrea D'Urso, a proposito del progetto Educational della fiera

Interviste
Manifestazioni

1) Ciao Andrea, intanto presentaci questa iniziativa e come si inserisce all'interno del contesto di Lucca Comics & Games

Lucca Games Educational è il programma dedicato ai seminari formativi di Lucca Games. Si tratta di eventi focalizzati su temi specifici nel campo del Gioco, dell'illustrazione, della Narrativa Fantastica, a numero chiuso e ad accesso su prenotazione, rivolti ad autori professionisti e dilettanti, studenti, editori, giornalisti, insegnanti. In questi seminari, gli ospiti nazionali ed internazionali di Lucca Games mettono a confronto la loro esperienza con quella dei partecipanti: l'obiettivo è stimolare il più possibile il dibattito e lo scambio di esperienze, informazioni e competenze professionali.

2) Parliamo genericamente un attimo di "gioco intelligente". Ha ancora senso questa definizione e, in caso positivo, a cosa lo contrapponiamo? Solo al gioco d'azzardo o anche ad altre forme di intrattenimento più passive?

A mio parere ha ancora senso, eccome! Il gioco d'azzardo è sicuramente un elemento che trovo in contrapposizione al "gioco intelligente" (non riesco a vedere nessun risvolto creativo nel premere i tasti di un videopoker). Secondo me lo spartiacque è su un livello più ampio: tra le forme di gioco che ti stimolano a pensare - che ti indirizzano ad aumentare la tua conoscenza, sconfinando magari in altri campi-, e quelle che invece non hanno questo effetto.
Lucca Comics & Games

3) Il gioco di ruolo è spesso stato demonizzato in passato (e a volte anche ai giorni nostri). Cosa è cambiato in questa impostazione?

Niente. Chi demonizza il Gioco di Ruolo non lo conosce oggi, come non lo conosceva allora, e si limita a vedere i casi negativi.  

4) Ti capita mai comunque di avere a che fare con persone (genitori, insegnanti, ecc) che ancora pensano al gioco di ruolo come negativo in senso assoluto?

A volte sì, capita. La cosa buffa è che conosco anche dei giocatori accaniti di Giochi da Tavolo che ritengono "malvagio" il Gioco di Ruolo...

La soluzione, a mio parere, sta nell'includere e nel proporre di provare: solo in quel modo si può far capire che non è il Gioco di Ruolo ad esser "malvagio", ma sono comportamenti di poche persone, assolutamente non rappresentative della comunità dei giocatori, a farlo apparire tale.

5) Famiglie e bambini: quali iniziative e quali strade si possono prendere per favorire il giocare assieme di genitori e figli?

Penso che siamo noi adulti a dover dare l'esempio: i figli tendono ad assimilare dai genitori, e se questi ultimi si mostrano appassionati di qualcosa, ne sono attratti, specie nei primi anni di vita. A quel punto, però, sono i genitori a doversi dimostrare aperti: rinunciare magari per qualche tempo a giocare al loro gioco preferito (da tavolo, di ruolo o videogioco che sia) per mettersi al livello dei figli giocando insieme, può creare un clima di condivisione tale da portare, una volta volta cresciuti, i figli ad interessarsi all'hobby.

Il concetto chiave, secondo me, è giocare insieme. Può tornare utile anche per vigliare quando, inevitabilmente, si toccheranno giochi che trattano temi adulti, come guerra, violenza, criminalità eccetera; temi che non vanno esclusi (rischiando di renderli paradossalmente più attrattivi), ma solo spiegati. Non penso ci sia modo migliore di spiegarli che affrontarli insieme giocando.
Lucca, ingranaggi

6) Puoi parlarci delle iniziative rivolte ad autori ed editori, o meglio di come Lucca Comics&Games metta a disposizione spazi e risorse per promuovere un contatto tra il pubblico e la realtà editoriale?

I canali di contatto sono molteplici, ma riconducibili a due filoni fondamentali: quello teorico/divulgativo e quello pratico.

Al primo appartengono gli incontri in sala Ingellis, le dirette del Boardgame Studio, le interviste sui nostri canali e pubblicazione: attività in cui i prodotti e le iniziative dell'industria vengono illustrate al pubblico.

Al secondo appartengono il programma Gioca con l'Autore e i tavoli dimostrativi dove provare i Giochi finalisti dei premi Gioco dell'anno e Gioco di Ruolo dell'anno, che consentono di immergersi direttamente nell'esperienza di gioco in modo analogo alle sessioni dimostrative presso i singoli stand; e il Prototype Review Corner, che consente agli autori amatoriali di portare i loro prototipi al vaglio dei professionisti del settore per ottenerne pareri, critiche e consigli. 

Il progetto Educational si pone in una posizione intermedia e su un piano diverso: i seminari in programma sono principalmente di natura teorico/pratica, con l'esposizione dei relatori che fa da introduzione ad una discussione mirata - visto anche il numero ridotto di partecipanti ammessi e la loro preselezione - allo scambio di esperienze di tipo professionale o semiprofessionale.

7) Quanto è importante creare un'utenza consapevole e come si è evoluta in questo senso la proposta di Lucca Comics&Games nel tempo?

A mio parere, creare un'utenza consapevole è fondamentale. Lucca Comics&Games è da anni impegnata a promuovere il concetto che la cultura ludica, pur rappresentando una nicchia (in espansione, negli ultimi tempi), è spesso una commistione di altri campi culturali: letteratura, cinema, arti figurative, formazione. Rappresenta anche, per molti, una porta d'accesso ad esse. Mettere in risalto i punti di contatto fra tutti questi campi culturali è un obiettivo fondamentale degli sforzi di Lucca Comics&Games in campo culturale.