[Ieri ho giocato a] Alchemists

“La stanza in cima alla torre è fumosa e diroccata. La luce del sole di mezzogiorno illumina le pareti nascoste da alte librerie piene di volumi e pergamene e le scaffalature ricolme di pipette di liquidi colorati. Su una parete, un grande camino brucia furente, completo di calderone che ribolle e sprigiona una densa schima verdognola. Al centro della stanza è riverso uno studente, completamente immobile, una mano ancora stretta attorno alla fiaschetta di vetro che fino a poco fa conteneva l’intruglio appena bevuto. Io siedo su un alto sgabello, un’altra fiaschetta nella mia mano, accanto a un grande tavolo. Un libro aperto pieno di scarabocchi contiene i frutti delle mie ricerche. La pozione nella mia mano gorgoglia bluastra nel suo contenitore, invitandomi a sperimentare...

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Alchemists

“La stanza in cima alla torre è fumosa e diroccata. La luce del sole di mezzogiorno illumina le pareti nascoste da alte librerie piene di volumi e pergamene e le scaffalature ricolme di pipette di liquidi colorati. Su una parete, un grande camino brucia furente, completo di calderone che ribolle e sprigiona una densa schima verdognola. Al centro della stanza è riverso uno studente, completamente immobile, una mano ancora stretta attorno alla fiaschetta di vetro che fino a poco fa conteneva l’intruglio appena bevuto. Io siedo su un alto sgabello, un’altra fiaschetta nella mia mano, accanto a un grande tavolo. Un libro aperto pieno di scarabocchi contiene i frutti delle mie ricerche. La pozione nella mia mano gorgoglia bluastra nel suo contenitore, invitandomi a sperimentare.

Fuori della finestra è buio, la stanza è illuminata a stento dalla luce di poche candele. Nelle ombre ballerine  cerco lo studente, ma è sparito, così come la fiaschetta che avevo in mano. Guardo in giù e quel che vedo non mi piace. Che ingredienti ho usato per l’ultima pozione? L’ho bevuta? Cos’è successo? E che fine avranno fatto i miei vestiti?”

Se prendi il tempo di fantasticare un po’, un turno di Alchemists potrebbe essere così. Immagina di puntare la sveglia la mattina, decidendo quanto presto ti alzerai e quanto tempo avrai quindi per andartene in giro per la foresta a raccogliere utili ingredienti per i tuoi esperimenti oppure per la città, parlando con amici e conoscenti e magari facendo qualche favore qua e là e ottenendone gratitudine e l’aiuto di personaggi influenti. E’ ora di passare in negozio a vedere come vanno gli affari, magari incontrare un avventuriero in cerca di pozioni e tentare di vendergli qualcuno dei tuoi intrugli. Un giro al mercato per sbirciare qualche gingillo di varia utilità ed è ora di tornare all’accademia per incontrare il tuo editore e magari pubblicare una teoria. A fine giornata è tempo di tornare ai tuoi esperimenti, creare nuove pozioni e farle bere a uno dei “volontari” che l’accademia può offrire, ma volendo anche provarle su te stesso, correndo il rischio di correre nudo per i vicoli cittadini senza poi averne memoria. Qualche volta gli accademici organizzano convegni ed esibizioni di alchimia, sempre con lo scopo di avanzare la scienza. E poi è ora di coricarsi, perché domani sarà un’altra lunga giornata. E’ dura la vita dell’alchimista, non c’è che dire.

E se hai sempre sognato di essere la persona con le risposte, colui (o colei) che siede dietro le quinte e osserva, sapendo quello che gli altri vogliono scoprire, allora forse è il caso di provare una sessione come master. Certo, il ruolo del master non è proprio pieno di cose da fare, ma si è più attivi di quanto si possa pensare e ci vuole qualcuno che abbia precisione e attenzione per quello che fa. Non si può sbagliare, perché si finirebbe col rovinare la partita agli altri giocatori, ma il ruolo può riservare insospettabili soddisfazioni, le stesse soddisfazioni, per quanto diluite in una partita di due ore, che offre creare la combinazione e dare gli indizi in una partita a Mastermind. Alcuni potrebbero trovarlo noioso, ma se al contempo sei quello che conosce meglio le regole in un gruppo alle prime armi hai cose da fare. Volendo, poi, puoi integrare il tuo ruolo di “detentore della soluzione” e di “app vivente” con uno più… manageriale, guidando gli altri attraverso il turno di gioco, oppure facendo da narratore in questa avventura gestional deduttiva.

Alchemists è un gioco che offre molto: c’è da pensare e far ragionamenti complessi, pensare a cosa sia meglio dedicare la maggior parte delle proprie energie, sfidare gli altri, andar per punti pubblicando e sostenendo teorie oppure spendere soldi prendendo gli artefatti più consoni alle tue necessità. Puoi giocare a indovinare tutte le possibili combinazioni oppure andare un po’ a caso per guadagnare reputazione a discapito della correttezza delle tue teorie. I punti, finalmente (dico io), hanno un senso e non si prendono tanto per prenderli, se non a fine partita.Tutto ha un filo logico perché il gioco, fondamentalmente, è un grande, lungo gioco logico. E poi, è divertente e pieno di soddisfazioni per tutti, anche per l’eventuale master.