Goblin Magnifico story #1: 2015, nascita e Wir Sind Das Volk!

In occasione dei suoi dieci anni, ripercorriamo storia e tappe del Goblin Magnifico

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Wir sind das Volk!

Per i pochi nuovi arrivati che non lo conoscessero, il Goblin Magnifico è il premio annuale per giocatori attribuito su iniziativa de La Tana dei Goblin, in collaborazione con Play – Festival del Gioco, con cui si consacra, ogni anno, una selezione di otto titoli per giocatori esperti e, tra questi, un vincitore finale.

Già, ma com'è nato il premio? Alessandro Orlati, “Aledrugo” in Tana, nel 2014 propone al Consiglio la creazione di un premio italiano per il gioco da tavolo, suggerendo di avere come target i giocatori esperti, ritenendo ormai i tempi maturi anche per il nostro paese per questa tipologia di premio. L'appoggio è istantaneo, così come immediata è la collaborazione di Play, che non solo ospiterà la premiazione già dal primo anno, ma accoglie con favore l'idea di invitare come ospite l'autore del gioco vincitore, nell'anno successivo.

Il nome Goblin Magnifico era inizialmente solo Magnifico ed era stato proposto da Marcello “RandallMcMurphy” Maimone, ma viene in seguito cambiato in Goblin Magnifico per conferirgli maggiore senso identitario. Il logo – il bellissimo Goblin Vitruviano – è un concept di Aledrugo e viene realizzato dal disegnatore Giuseppe “Sarcix” Sarcì.

Il premio nasce quindi con già dei paletti piuttosto precisi, tra cui: sarà guidato da una giuria di esperti e non lasciato al voto popolare; i giurati dovranno attenersi a un codice etico, in cui è anche incluso il divieto di parlare dei giochi in altri ambienti; non dovranno ovviamente avere rapporti lavorativi con editori o autori, per evitare interferenze o preferenze, e così via.
Si escludono party game, giochi per famiglie e in generale tutto ciò che può essere ritenuto troppo leggero per un premio per esperti, i wargame puri tipo hex&counter, i crowdfunding, a meno che non siano distribuiti retail
Si fissa un tetto di prezzo massimo per gioco a 100 euro, non solo per contenere le spese interne, ma filosoficamente per proporre giochi accessibili ai più, prendendo come punto fisso la diffusione del gioco da tavolo, che è sempre stata la missione primaria della Tana.

Ci sono, inevitabili, anche alcuni malumori, per questa scelta e si decide così di creare un premio parallelo, o meglio parzialmente integrato nel Goblin Magnifico: lo Scelto dai Goblin. In questo caso, il gioco vincitore verrà liberamente votato da tutti gli iscritti al sito, con una preferenza unica e secca. Quel gioco non solo vincerà il titolo, ma entrerà di diritto nella rosa degli otto finalisti del Goblin Magnifico.

Sempre in accordo con Play, si decide che tutti gli otto finalisti verranno sempre dimostrati in tavoli demo alla fiera, in modo da dare a tutti pari importanza e non esaltare solo il vincitore. 
Questa sarà una importante scelta programmatica fin dall'inizio: selezionando giochi di generi diversi, ciascun giocatore avrà un'indicazione ampia di ciò che di veramente valido è uscito in un anno e potrà sicuramente trovare tra questi il suo personale Magnifico, al di là del vincitore ufficiale.

La giuria si mette subito al lavoro, con un confronto continuativo e annuale, attraverso una sezione dedicata del forum della Tana. Qui i giudici propongono giochi da attenzionare, ne discutono pregi e difetti. 

Si arriva ad una prima votazione e la selezione finale, dopo filtri e scremature, è la seguente: Arkwright, Castles of Mad King Ludwig, The Golden Ages, Kanban, Panamax, Patchistory, Wir Sind Das Volk!. Come ottavo titolo viene inserito Alchimisti, come vincitore della votazione  dello Scelto dai Goblin (in realtà era già nella lista della giuria).
In particolare, proprio Wir Sind Das Volk! viene introdotto nell'ottetto grazie alla “wild card, un meccanismo che consente al direttore artistico di inserire un gioco nella lista, se lo ritiene particolarmente meritevole o se pensa che serva a dare maggiore equilibrio alla selezione. La wild card verrà riutilizzata solo un'altra volta, nella storia del premio, nel 2018.

Come vedete, nel primo anno la giuria era decisamente ancora german-oriented, con scelte sicuramente di peso, ma abbastanza monotematiche. 

In teoria, dopo la votazione degli otto, il Magnifico è poi scelto per acclamazione. Ovvero il gruppo discute e si cerca di arrivare ad una decisione più o meno condivisa, o quanto meno accettata da una larga maggioranza. 
Ci sono due titoli che da subito raccolgono i pareri favorevoli della giuria: Arkwright e Wir Sind das Volk
Entrambi, purtroppo, hanno dei problemi non proprio legati alla qualità dei prodotti: 

  • Arkwright è un gioco economico e di peso prodotto dalla Spielworxx, editore che lavora con una politica particolare per avere una tiratura fortemente limitata e per non ristampare. Di fatto il gioco è introvabile al momento di scegliere il vincitore e senza la certezza di avere una nuova edizione (nota: il gioco ha avuto una seconda edizione a cura della Capstone Games nel 2016, dopo che la Spielworxx ha ceduto i diritti); 
  • Anche Wir Sind das Volk! è sviluppato da un piccolo editore (Histogame), con un basso appeal per una grafica scarna, e con il grosso limite di essere un gioco per soli due giocatori. 

Dopo lunga discussione la giuria opta per dare ad Arkwright la menzione d’onore (opzione prevista dal regolamento del premio, ma sfruttata solo in questa edizione) e il Goblin Magnifico a Wir Sind das Volk! 
Wir sind das Volk! è un vero gioiello, con scelte profonde, un'accurata ricerca storica, ricorda quel capolavoro di Twilight Struggle e inoltre è disponibile a un prezzo decisamente basso, per gli standard del tempo.

Il premio viene ben accolto sin dal primo anno, sia dal pubblico, che è entusiasta di poter provare tutta la rosa ai tavoli di Play, sia dall'editore, che autorizza una traduzione del regolamento in italiano da allegare al gioco e distribuire direttamente a Play, sia da uno dei due autori – Richard Sivel – che accetta l'invito per l'anno successivo.

I giurati del primo anno:
Umberto “1bez” Rosin, Alessandro “aledrugo1977” Orlati,  Enrico "biso" Bisetto, clez86, Mauro “dimarco70” Di Marco, Enrico "EVD" Degli Angeli, Federico "FedericoLatini" Latini,  Giacomo "Gixx" Peroni, Pierluigi "greenleaf" Masia, Lucio “iago” Pierobon, Andrea “liga” Ligabue, Valerio "lobo" Salvi, Roberto "omopelo" Martiri, Carlo “pennuto77” Trifogli, Giuseppe “Peppe74” Ammendola, Mirco “plombiers” Veschi, Marcello “randallmcmurphy” Maimone,  Andrea “sargon” Cupido, Umberto “umbi72” Todini.

Nei prossimi articoli vedremo i cambiamenti subiti dal premio, abbandoni e ingressi in giuria e in generale tutti i premiati, anno per anno.

Commenti

Molto interessante ripercorrere la storia del premio che tutto il mondo ci invidia!

Sto immaginando Agzaroth che incontra se stesso in un buio parcheggio sotterraneo per farsi raccontare i retroscena del Magnifico...

Gran bella idea questa del Magnifico-story, rimango in attesa per il TramwaysGate....

 

Buon compleanno Magnifico!

Io rimango in attesa che venga aperta e svelata l'area riservata del Forum, è prevista una data?
Tipo 70 anni come il diritto d'autore?

Molto interessante questa retrospettiva, bravissimi.

Interessante la retrospettiva. Per fissare e rendere pubblico il percorso e l'evoluzione del premio.
Poi io sono un fan della storia di tutto quello che riguarda i board game (giochi, autori, editori, premi, ecc).

Interessantissimo. Il goblin vitruviano come logo poi é davvero magnifico.

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