Goblin a Essen 2013: Pennuto77! Venerdì...​


Per la Rubrica Speciale "Goblin a Essen" diamo voce al nostro Pennuto77, che ci propone il suo personale resoconto sui giochi presentati alla prestigiosa fiera tedesca.








Manifestazioni


Per la Rubrica Speciale "Goblin a Essen" diamo voce al nostro Pennuto77, che ci propone il suo personale resoconto sui giochi presentati alla prestigiosa fiera tedesca.








LEONARDO


Giochino per bambini molto carino e dalle belle illustrazioni. Sostanzialmente ci si muove su un percorso collezionando risorse o carte invenzione da realizzare con suddette risorse. Chi fa più invenzioni vince. Materiali carini e d’effetto, illustrazioni e colori davvero belli.


Voto finale: 7



CONTINENTAL EXPRESS



Giochino ferroviario di carte alla Ticket to Ride ma senza mappa. Dei soliti giochi francesi con scatolina quadrata in metallo. Alcune carte vagone o carte speciali su tre file e carte obiettivo di treni formati da diverse combinazioni di vagoni da realizzare per fare punti. Il tutto in pochi minuti di gioco e in un palmo di mano di contenitore. Carino, portatile, leggero......in fondo superfluo.


Voto finale: 6



WILDCATTERS



Gioco che ha tutto: pozzi di estrazione del petrolio che poi devi trasportare nei magazzini con treni o navi. Soldi per comprare le suddette cose, azioni per pagare barili di petrolio altrui. Azioni per spedire al mercato i barili e tanto altro ancora. Si deve costruire i pozzi di petrolio in giro per tutto il mondo e poi gestire la logistica delle reti di trasporto. Si stoccano nelle raffinerie (proprie o altrui) per poi vendere tutto una volta riempite. Il proprietario della raffineria guadagna azioni. I proprietari dei barili li piazzano nelle riserve dei vari continenti e fanno punti a fine partita. Al termine del gioco ed in una fase intermedia si fanno punti per tutto: i primi tre che hanno più barili nei vari continenti, chi ha più azioni nei vari colori (ogni giocatore ha il suo), ecce cc. Grafica notevole, ottimi componenti e gioco solido e dalle mille sfaccettature. Difficile da gestire e capire nelle prime partite appare subito come un titolone appagante e realizzato in modo chiaro e organico. L’autore ci ha messo 9 anni di test e limature che si vedono tutti facendo apparire il tutolo come un giocone solido e pronto a regalare 2-3 ore di grande divertimento. Chiarissimi gli schermi di riferimento delle azioni possibili. Per me uno dei migliori giochi provati in questa fiera (almeno fino ad ora).


Voto finale: 9



SPACE CADET DICE DUELS



Gioco di dadi in tempo reale. Due equipaggi di astronavi da guerra si divino la gestione di scudi, motori, missili, radar ed energia. Tutto rilanciando quanto si vuole ma puntando ad agire insieme in modo organico e soprattutto rapido dato che l’altro equipaggio non aspetta certo voi! Frenetico, divertente, con gozzilioni di dadi personalizzati. Sicuramente adatto a serate goliardiche e a compagnie di un certo tipo, da evitare per ansiogeni o maniaci del controllo. Per il suo genere non è male.


Voto finale: 6,5



VENETIA


La città lagunare espande i suoi domini marittimi e commerciali per il mondo e i giocatori ne rappresentano i sestrieri in lotta per ottenere fama e punti vittoria soprattutto. Tramite l’uso di dai azione lanciati all’inizio del round ogni giocatore piazza cubetti sulla mappa con tre possibili tipi di azioni: Commerciale, un cubetto in ogni posto; politica (mi pare) che significa tutti i cubi in un posto solo; oppure militare, si girano tessere dal valore casuale da 0 a 2 max, anche in posti diversi. Si deve passare per mare spendendo cubetti fino a quando non lo si pone stabilmente sotto il controllo di Venezia e diviene gratuita la sua navigazione. Ogni tot, e alle volte tramite azioni militari viene pescata una carta evento che decreta una reazione dei popoli dei vari continenti su cui Venezia espande i suoi domini. Ovviamente in tali posti (usciti casualmente) i giocatori perdono cubi. Alla fine di ogni round si prendono punti per la presenza nei continenti, per il controllo delle città, per i nemici sconfitti (non gli altri giocatori ma le altre nazioni), e per certe carte. Ad inizio round, quasi dimenticavo, si fa un’asta al buoi per diventare Doge per diverso tempo ed ottenere importanti vantaggi. Tutti pagano quanto offerto a dispetto di chi diviene Doge e chi no. Il gioco incredibilmente è semplice, lineare e con poche regole e particolarità pur essendo del duo Maggi-Napitela che ci hanno abituato a cose come La Guerra dell’Anello e Conan. Dura relativamente poco e scorre via piacevolmente pur presentando parecchi elementi di casualità che io non apprezzo quando così numerosi e potenzialmente influenti sui punteggi dei contendenti.


Voto finale: 7,5



STEAM PARK


Dopo una lunga gestazione la Cranio finalmente presenta la sua creatura, in pieno stile della casa editrice. Grafica goliardica e darchettona, materiali molto pregevoli ed in 3D, meccaniche divertenti e basate sul lancio e rilancio dei dadi! Questo deve proprio essere l’anno dei giochi dadosi, per chi come me non li ama particolarmente non è l’hanno migliore ma andiamo a vedere il gioco. I dadi sono personalizzati e molto divertimento ed interazione è dato dai potenti bonus che si ottengono a finire per primo la serie di lanci. Con i dadi si costruiscono attrazioni del parco da posizionare secondo restrittive regole di piazzamento. Sulle attrazioni occorre posizionare i visitatori (un’altra faccia dei dadi ti consente di pescarli da un sacchetto) che devono essere del corrispondente colore. Una faccia fa costruire bancarelle che danno vantaggi (cambia il valore di un dado, pesca più visitatori, ecce cc). Un’altra fa pulire due sporcizie (di cui parleremo fra poco). Una fa giocare carte che danno punti a seconda di alcune condizioni e l’ultima è bianca e non fa fare nulla. Infine, spendendo due dadi qualsiasi si può ampliare la superficie del proprio parco che diviene presto troppo limitata. Molte facce danno malus in sporcizia e anche i visitatori sulle attrazioni. Se non si tiene il parco pulito a fine gioco si perdono punti. Ogni visitatore a fine turno da tre punti. Gioco per quanto mi riguarda su cui non avevo affatto buone aspettative e per cui sono stato smentito. Il titolo non è certo da serate brucia-cervello ma diverte e scorre bene, oltre a durare poco. Peccato che per tale genere di gioco non sono disposto a sborsare 50 euro che comunque sono parzialmente giustificate dai buoni materiali.


Voto finale: 7,5



ARMADORA



Giochino piccolo e gradevole nella grafica, ci sediamo al suo tavolo solo perché è libero ed a fine giornata un tavolo libero in cui riposarsi seduti è come acqua nel deserto. Pensiamo subito sia un cavolata e l’ennesimo spiegatore francese che parla l’inglese peggio di me (e fidatevi che non è facile) sembra confermarci l’errore fatto nel sederci ad un gioco a caso. Tuttavia sentiamo le regole (3 minuti teorici di spiegazione trasformati in 15 di incredibile sofferenza per il francese) e iniziando a giocare ci rendiamo subito conto di essere davanti ad un piccolo gioiellino. Il gioco è davvero immediato, un tabelloncino diviso in settori quadrati con sopra alcuni di essi diversi cubi d’oro. Ogni giocatore ha dietro lo schermo 7 truppe di valore 1, Due di valore 2 e una di valore 3. L’ultima truppa a disposizione vale addirittura 5. A turno si piazzano truppe coperte nei quadrati per cercare di accaparrarsi l’oro a fine gioco. In alternativa è possibile piazzare due steccati alla agricola con il solo limite di non poter chiudere spazi inferiori a quattro quadrati. Quando non si possono piazzare più steccati o truppe c’è l’ultimo turno e poi si conteggiano le rispettive forze in campo girando i segnalini coperti e assegnando gli ori a chi ha forza maggiore. Una variante avanzata permette anche di giocare poteri speciali une shot per ogni razza (i maghi sbirciano i valori dei segnalini, gli elfi li doungradano colpendoli con l’arco, ecc ecc). So che sembra una cavolatina ed in effetti non ha grandi pretese ma è davvero bastardo e divertente e regala un’ottima esperienza di gioco in 20 minuti scarsi.


Voto finale: 8



SOS TITANIC



A questo titolo ci ritroviamo seduti cercando di giocare a Lewis&Clark senza successo (era il tavolo accanto). Materiali carini e un’originale idea per scandire il tempo che fa uso di un libricino ci ingannano su ciò che stavamo per provare! Avete presente il solitario di carte che parte con più file coperte con in cima una carta visibile e che ha come scopo quello di fare quattro mazzi ordinati dopo aver composto scale dello stesso seme per scoprire il tutto? Ora non ne so il nome ma tutti lo abbiamo giocato al pc. Ecco si tratta dello stesso identico gioco con un piccolo meccanismo di fine partita in più, delle carte azione che scombussolano alcune regole mentre giocate e l’ambientazione del Titanic e i passeggeri da salvare! Plagio.


Voto finale: 5






In chiusura segnalo una serie (di cui non so il nome) di rompicapo in solitaria per bambini o adulti davvero carina provata ad uno standino anonimo. Il migliore prevede una piccola griglia su cui una ranocchia deve muoversi da un punto e terminare su un altro con la regola che dopo ogni passo a seconda del quadrato su cui si ferma deve incrementare o abbassare il numero di caselle saltate in linea retta di 1. Semplicissimo ma per nulla banale! Anche un gioco che sfrutta le prospettive per far comporre un serpentone con tre cubi era davvero simpatico.



Giornata intensa come avete potuto vedere.......a domani!J