L’Estemporaneo: Pseudo-recensione di GIGA ROBO!

Zaress, TdG

Botte e divertimento, pensando ai vari Goldrake, Jeeg, Mazinga ecc...

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Giga-Robo!

Giga-Robo! è un gioco per 2-6 partecipanti, durata tra i 45 e i 90 minuti, destinato a un pubblico esperto (14+) e si basa su meccaniche di deck-buildinggestione mano, gestione risorse, tiro dadi, movimento su griglia, poteri variabilipunti azione.
Si può giocare tutti contro tutti o a squadre e lo scopo è sempre quello di eliminare i robot avversari, portando a zero il loro valore di corazza, bla bla bla bla bla…

Ok, questa è come dovrebbe essere una recensione fatta bene, un po’ come quella di Agzaroth, anzi direi che è proprio la sua! Io invece preferisco partire da...

Rotazione, Galassia Trituranteeeeee

Credo che dopo questa fantastica mossa annunciata da parte di O-GUN, sia difficile aggiungere altro!

Voglio volare basso e mi limiterò a raccontare la mia esperienza con il gioco.

Sono nato nel 1980 e ho vissuto con piacere un’infanzia ricca di robottoni che difendevano il pianeta Terra dagli orribili invasori, non importava la trama o gli aspetti psicologici o secondari ma solo vedere quei giganti di ferro che prendevano a calci i propri nemici annunciando ogni colpo e mossa! Ebbene GIGA ROBO ti fa rivivere quei ricordi, un gioco che ti lascia impantanato nella nostalgia della propria infanzia.

Possiedo questo gioco da molti anni ma per svariati motivi non sono riuscito ad intavolarlo prima, il kickstarter allora non se lo era filato nessuno, da dire che nel 2016 la nota piattaforma di crowdfunding non era (ab)usata come ora.

GIGA ROBO è molto american style, i dadi sono ben presenti e il fattore fortuna è abbastanza forte, l’interazione è molto alta e quindi questi due elementi fanno già da spartiacque per molti giocatori. La costruzione del proprio mazzo di carte, composto da 15 mosse + 1 ultimate, costituiscono il motore del gioco, le carte da combinare sono quelle del pilota e del robot che abbiamo scelto. Anche le plance di gioco sono divise in due parti che si incastrano, una del pilota dove è presente una scala di "forza spirituale” e l’altra del robot con il valore di armatura, che non sarebbe altro che la vita del proprio robot. Ci sono anche tre abilità personali da scegliere durante il setup per il proprio robot.

All’inizio del turno prima si guardano alcuni effetti di “mantenimento” se sono stati innescati in precedenza a causa di qualche evento o carta dopo di che si decide se aumentare il proprio spirito di combattimento in base al valore stampato sulla scheda pilota oppure se acquisire dei segnalini potere in base al valore di potere. Entrambi sono il carburante per le proprie azioni, lo spirito combattivo ci permette di giocare le carte mentre i segnalini poteri vengono utilizzati per le abilità del robot. La meccanica è studiata molto bene perché le carte non sono altro che le mosse che il pilota fa eseguire al proprio robot, mentre i segnalini potere sono la moneta da spendere per potenziare il proprio robot aumentandone le abilità.

Nel nostro turno ci possiamo muovere in base al valore stampato sulla scheda, salendo anche sopra ai palazzi e grattacieli, questi non sono solo elementi di decoro della plancia della città che fa da arena ma veri e propri elementi strategici. Salire sopra ad uno di questi elementi fornisce un vantaggio in combattimento contro chi si trova ad almeno un livello inferiore, inoltre possono essere demoliti causando degli effetti casuali e modificando la mappa stessa.

Posso dirlo? Finalmente un titolo dove si può interagire con gli elementi ambientali in maniera efficace e congeniale. Ci sono robot che utilizzano molto gli edifici come elementi parte del loro attacco, O-GUN tra tutti ti prende ti schianta di continuo addosso demolendo quasi tutta la città.

Sempre nel nostro turno possiamo spendere prima o dopo il movimento lo spirito combattivo per giocare tutte le carte in mano che vogliamo, ovviamente va ponderata bene la situazione in quanto non avere più spirito combattivo significa non poter contrattaccare durante il turno degli avversari. Il contrattacco è il sistema per difendersi più efficace e divertente, sostanzialmente durante l’attacco di un avversario possiamo rispondere giocando una carta di attacco, in quel caso ci sarà un tiro contrapposto di dadi in cui il difensore in caso di vittoria sarà lui ad infliggere eventualmente i danni all’attaccante, un po’ come se un robot stesse per caricare il suo pugno tonante e noi rispondiamo più velocemente dandogli un calcio negli stinchi. Nel caso non si possa e voglia difendersi con il contrattacco ogni robot ha un valore di difesa che corrisponde ad un numero di dadi da tirare, c’è da dire che i dadi di difesa sono di una taglia inferiore, è palese che il gioco stesso favorisca un aspetto di combattimento dinamico, della serie “l’attacco è la migliore difesa”.

Ci sono poi le barriere di energia che possono essere statiche o mobili e vengono generate in diversi modi, queste aiutano nell’assorbire eventuali danni.

Oltre ai vari effetti che possono essere innescati da carte o distruzione edifici ci sono le “ultimate”, ogni robot ne ha una e corrisponde alla propria mossa più forte, un classico non trovate? Ed ora con l’aiuto del sole vincerò! ATTACCO SOLAREEEEE (cit.)

Ogni carta adoperata finisce in base al proprio valore di raffreddamento in una zona inferiore della plancia, queste poi slitteranno di uno slot alla fine di ogni turno andandoci poi a riprendere in mano tutte le carte uscite dalla zona di raffreddamento. Una meccanica già vista in altri giochi che rende molto bene in GIGA ROBO! Mica puoi fare una mossa finale ad ogni turno no? Altrimenti che mossa finale è?

GIGA ROBO! trasuda epicità da ogni parte, la partita giocata grazie anche all’aiuto di Pigro, e soprattutto vinta perché ero in squadra con lui, è stata fantastica!

Perdere può farti rodere il fegato parecchio perché i dadi incidono molto ma sono quasi certo che una conoscenza maggiore delle carte e delle combinazioni possano farti costruire un mazzo performante che possa limitare un pochino la cosa. Ogni robot ha le sue peculiarità e anche la combinazione con il pilota cambia di molto l’impostazione, io ad esempio avevo Noriko che come abilità sacrifica la sua armatura per avere altri bonus, l’ho messa alla guida di Ascalon Alpha che è un robot cecchino non proprio abile nel difendersi, sono partito con un bel malus di armatura e ho rischiato molto giocando sempre in contrattacco, ovviamente quelle poche volte che fallivo erano dolori. Il gioco mi ha lasciato una voglia immediata di rivedere le carte e le abilità e impostare un settaggio iniziale diverso e anche di provare un altro robot o pilota. Ma la cosa più importante di tutte è che mi sono divertito troppo e vien da se durante la partita annunciare le proprie mosse con epicità e spavalderia.

Non lo avete in collezione? Se non siete dei puristi eurogamer vedete di procurarvelo subito e per tutti quelli che lo possiedono state all’erta perché prima o poi potrebbero invaderci i Kaiju, io ci spero molto perché il gioco merita un seguito.

Ed ora…

ROTAZIONE, GALASSIA TRITURANTEEEEEE

 

Commenti

Lieto d'aver reso possibile questa recensione 😇

Dan84 scrive:

Lieto d'aver reso possibile questa recensione 😇

Hai fatto un lavoro superlativo con la traduzione.

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