Essen: non solo giochi

Obione

Oltre la fiera di Essen, c'è altro da vedere? Scopriamolo insieme.

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Anche quest’anno la fiera sul giochi da tavolo più importante d’Europa è giunta al termine e già abbiamo letto tantissimi report a riguardo. Ma sono sicuro che in tanti si chiedono se valga la pena rimanere alcuni giorni in più prima o dopo, se ci sia altro di interessante da vedere al di fuori della fiera. Questo perché non si sente mai parlare della città di Essen o della regione del Reno-Ruhr, al massimo qualcuno dice che “Essen è brutta”, come se fosse una frase fatta. È per caso una bugia detta da qualcuno che non ha mai provato a mettere il naso fuori dai cancelli della fiera?

Risposta breve: è la verità, Essen è davvero brutta, e non c’è da vedere niente di imprescindibile. Quindi, per chi ha poco tempo e vuole tornare ai giochi, in calce a quest’articolo ci sarà una mia breve lista di top e flop.

Per chi invece vuole continuare a leggere, fornirò di seguito la risposta lunga. Se, come detto, non c’è niente di imprescindibile da vedere, stiamo comunque parlando dell’area metropolitana più grande della Germania (anche se comunque è più un insieme di agglomerati separati da verde e fabbriche più che una città continua, tipo Londra o Tokyo) e ci sono diverse attrattive per riempire un giorno o due durante diverse visite. Non consiglio assolutamente di andare più di un paio di giorni extra (come ho fatto purtroppo io), meglio tentare altri itinerari nel caso (cosa che forse farò negli anni a venire, se dovessi tornare).

L’intento di questo articolo è quindi di fornire una breve guida pratica, che in futuro eventualmente aggiornerò, per capire come muoversi a Essen e nella regione, cosa vedere e cosa mangiare. Come al solito per i consigli pratici, è sacrosanto non essere d’accordo, e siete quindi invitati ad utilizzare i commenti per eventuali integrazioni oppure per segnalare potenziali errori o imprecisioni.

Trasporto pubblico

In termini di infrastruttura, le ferrovie e i trasporti locali nella regione sono estremamente capillari. I treni non sono frequenti come a Berlino o a Monaco: in media c’è un treno ogni mezz’ora che fa tutte le fermate, oltre a un diretto tra i vari centri ogni ora o due, e comunque passano fino a tarda sera. Il servizio però è pessimo. Quest’ultima affermazione farà saltare dalla sedia in molti abituati ai ritardi cronici di Trenitalia e alle storie sulla proverbiale precisione tedesca, ma è purtroppo la situazione che ho trovato fin dall’arrivo in aeroporto. I tabelloni delle partenze sono sempre pieni di treni cancellati e gli altri orari sono dati a caso. Si arriva al binario sempre senza sapere se il treno parte e quando. Gli annunci, oltre ad essere in tedesco con una voce degna del nostro Roberto (il sintetizzatore usato da Trenitalia), sono del tutto inutili, quando va bene annunciano il ritardo un quarto d’ora dopo. E ovviamente, una volta che arriva il treno, c’è l’assalto alla Colt Express.

Se le ferrovie sono un’inaspettata disgrazia, il trasporto locale si difende meglio, funziona, anche se sarebbe servita qualche corsa in più. Quasi tutte le città della regione hanno una metrotranvia, chiamata Stadtbahn (ad Essen ad esempio la linea U11 porta dalla stazione alla fiera), oltre a varie linee di tram e autobus, di solito puntuali.

Discorso prezzi: il tariffario è abbastanza complicato. La zona di Dusseldorf-Essen e la zona di Colonia-Bonn hanno due tariffari diversi con eventuali biglietti che si sovrappongono. Il biglietto singolo di solito è caro, circa 3.10€, per l’andata e ritorno conviene fare i giornalieri (che includono sempre treno + TPL) che da soli costano, ma in più persone in proporzione si risparmia molto. Tutti i biglietti cartacei vanno obliterati nelle apposite obliteratrici elettromeccaniche che sanno di anni '70. Quando sono andato io era possibile fare il D-ticket a 50 Euro al mese per tutti i trasporti regionali, ma è valido solo per il mese solare, e in abbonamento da cancellare entro il 10 del mese. Se si capisce come funziona, può essere molto comodo per evitare di impazzire ogni volta per fare il biglietto.

Visto che la situazione cambia da un anno all’altro, è bene controllare le opzioni almeno un mesetto prima di andare (potete chiedere aiuto a me o ad altri Goblin navigati). Per il trasporto regionale in linea di massima non c’è quasi mai comodità o convenienza a comprare su internet i biglietti singoli. La lunga percorrenza (IC, ICE, Flixbus, Flixtrain, ecc) è invece esclusa da questo discorso, e in questo caso si risparmia a comprare prima su internet.  

Alloggio

Se volete alloggiare ad Essen, vicino la fiera, a prezzi decenti, dovete essere tra i fedelissimi che ogni anno bloccano l’appartamento per l’anno dopo. In tal caso, non ne so nulla. Ma se volete organizzare uno o due mesi prima, non c'è da disperarsi. Ad Essen non troverete nulla, ma nei paesi limitrofi c’è ampia disponibilità. Se poi la fiera non è la vostra priorità, posti come Dusseldorf o anche Colonia (la seconda meglio in macchina in quanto molto distante dalla fiera) hanno molte più attrattive turistiche e per la vita notturna, al contrario dei centri nella Ruhr alta che invece sono dei dormitori in tutto e per tutto. Fuori Essen i prezzi sono relativamente abbordabili, per 40-50 Euro su AirBnb si può trovare roba, magari anche a meno se si è fortunati.

Enogastronomia

Prima di mettere piede sul suolo teutonico, per me che vengo dalla terra di Albione dove nessuno sa consigliarti locali dove mangiare cibo tipico, mi aspettavo che i ristoranti sfornassero ottime prelibatezze. Invece, seconda delusione del viaggio: il livello della cucina è piuttosto scarso. La situazione mangereccia è molto speculare a quella di Londra: si mangiano piatti tedeschi principalmente in birreria (dove molti non vanno per mangiare), e fuori imperversano kebab turchi, ristoranti finto italiani, asiatici dalla qualità altalenante e altro cibo etnico. In birreria ci sono dei piatti tipici che vale la pena provare, come il Senfrostbraten, il Sauerbraten, o il sempreverde stinco di maiale, arrosto o lesso in salamoia. Ma sono spesso cucinati male, famoso il Goulash secco mangiato a Essen prima di incontrarmi con gli altri Goblin, oppure i purè in busta e altre preparazioni mediocri. A livello di prezzi, un piatto con contorno va dai 10 ai 20+ Euro.

La birra invece è molto più interessante e annovera una lotta campanilistica tra Düsseldorf e Colonia. A Düsseldorf potete trovare la Alt, una birra semiscura, a Colonia invece la Kölsch, più simile a una bionda nostrana. Per entrambe, appena seduti nelle birrerie che offrono tali birre, vengono portati dai camerieri bicchieri da 0.25 l per la prima (2.75-2.85 Euro a bicchiere), e da 0.2 l per la seconda (1.90-2.20 Euro). I camerieri continueranno a portarvi bicchieri, tendenzialmente senza chiedere (ma ai turisti di solito chiedono conferma), segnando sul sottobicchiere i consumi. Per chiedere di fermarsi bisogna coprire il bicchiere con il sottobicchiere.

Marche famose, ognuna con la prima birreria, sono Uerige (il più caratteristico, ma con i camerieri disonesti che arrotondavano le mance senza chiedere), Füchschen, Schlüssel e Schumacher a Düsseldorf, e Päffgen, Schreckenskammer, Gaffel e Peters a Colonia.

Cosa vedere

È il momento quindi di fare una carrellata delle principali attrattive città per città. Iniziamo da Essen stessa, per allontanarci man mano.

Essen

Partiamo dalla città di Essen, magari per chi non ha voglia o tempo di spostarsi ulteriormente. Come detto e ridetto, la città è grigia e brutta, con il centro buono solo per lo struscio e gli acquisti ai grandi magazzini.

Per l’attrattiva principale bisogna prendere il tram e andare fuori centro: parliamo del Welterbe-Zollverein, le famose miniere di carbone. Il museo interno è abbastanza interessante e raccoglie un po'  di tutto riguardo storia, estrazione del carbone e vita nella Ruhr. Anche non avendo tempo di vedere il museo, il sito è abbastanza grande e scenografico e ci si può passeggiare tutto il giorno, anche fuori dagli orari di apertura del museo.

Con lo stesso tram, o con la U11, si può poi andare al museo Folkwang, vicino alla fiera. Museo d’arte moderna non ricchissimo, ma con l’esibizione permanente gratuita e con altre mostre che possono essere d’interesse.

Se si ha altro tempo da perdere, da considerare la linea del treno S6 per andare a vedere Villa Hugel, Werden e altri dintorni, meno grigi del centro città.

Bochum

Se il carbone ad Essen non vi è bastato, a Bochum ne potete trovare altro nel museo apposito.

Il museo è organizzato bene, con una parte generale dove viene spiegato il processo di estrazione e fatti vedere i macchinari e una galleria didattica sotterranea dove gli stessi macchinari sono piazzati nel contesto.

Ai bambini il giro in galleria può piacere, ma se avete già visto il museo di Essen questo non aggiunge molto.

Dortmund

Qui non ci sono stato, ma gli appassionati di calcio possono fare una capatina al Fussballmuseum. Ma, di nuovo, se non siete appassionati di calcio ma comunque voleste saperne un po' di più sull’importanza che ha avuto nella Ruhr, vi potranno bastare i pannelli informativi al museo di Essen.

Düsseldorf

Da qui in poi abbandoniamo il carbone e pian piano iniziamo a risalire il corso del Reno.

Düsseldorf, come detto sopra, è sicuramente il polo principale per la vita mondana e notturna, per farsi una passeggiata la sera in riva al fiume e nel centro storico, o magari a scorrere le griffe lungo la Königsalle per chi avesse gli sghei.

Ha anche due musei di arte moderna e contemporanea, il K20 e il K21. A meno di non andarci la serata mensile in cui sono gratis, ho trovato il K20 molto più interessante, il K21 invece un po' povero di arte contemporanea.

Colonia

Se non siete scesi alla fermata sbagliata (molti treni saltano la stazione centrale e terminano alla fiera), vi ritroverete l’imponenza del Duomo appena scesi dal treno. La visita del Duomo è gratis, si paga per eventuali tesori o campanili vari.

Il resto della città è piacevole, con un piccolo ma pittoresco centro storico pieno di locali, varie chiese romaniche sparse qua e là molto suggestive, delle corpose vie dello struscio e alcuni musei. Le guide consigliano alcuni di questi, come quello di arte romana o medioevale, ma che soprattutto il primo, purtroppo in versione bignami causa lavori, ho trovato molto deludente, soprattutto per noi che conosciamo la storia romana e i dodici Cesari. Poco più interessante il museo Wallraf-Richartz, anche se prevalentemente zeppo di artisti locali, e un po' di più il museo Ludwig di arte moderna, con dei bei Picassi.

Brühl

Per chi lo conosce, Max Ernst è nato qui, e potete visitare il museo dedicato alla sua storia.

Per tutti gli altri invece l’attrattiva principale è il castello in stile rococò, proprio fuori la stazione (se i treni dovessero tardare troppo c’è anche il tram da Colonia, lento ma più affidabile), con annesso casino di caccia a mezz'oretta di cammino. 

Bonn

Se molti sanno che Salisburgo ha dato i natali a Mozart, in pochi sanno che Beethoven ha avuto origine in questa cittadina poco distante da Colonia (entrambi però hanno prevalentemente esercitato a Vienna, ma questa è un'altra storia). E quindi, immancabilmente, a Bonn potete visitare la casa natale di Beethoven. Architettonicamente non ha moltissimo da dire, ci si va per conoscere la vita del compositore, anche se un documentario sul tema dice più o meno le stesse cose.

Il resto della città offre un gradevole centro storico, una serie di musei che sono i Bignami di altri musei sparsi per la Germania (ad esempio il Deutsches Museum di Monaco), una passeggiata in riva al Reno e, forse più interessante (e gratis), il palazzo della Repubblica Federale, con una mostra interessante (e gratuita) sulla storia della Germania federale dal dopoguerra.

Poco fuori dal palazzo ci sono i palazzi governativi, le ville del presidente della repubblica e del presidente del consiglio (il cancelliere di Secret Hitler), e le sedi dei due rami del parlamento, che forse perché era sabato pomeriggio erano quasi totalmente deserte. 

Königswinter

A dispetto di quello che dicono le varie guide, questo è un posto forse molto turistico, ma decisamente suggestivo e che permette di spezzare la visita delle città. Anche qui l’attrattiva principale è un castello, ma questa volta ottocentesco e molto kitsch, il classico castello da film (e infatti spesso è chiuso per riprese varie, controllate sul sito). Si raggiunge a piedi per chi avesse tempo, o con un relativamente costoso giro in cremagliera Riggenbach, che per chi è ingegnere come me è uno dei pochi esemplari rimasti (lo era anche il trenino Genova-Granarolo fino a qualche anno fa, ma purtroppo è stato rimodernato). In cima alla cremagliera c'è anche una rocca, con un panorama davvero bello. Per chi avesse ancora più tempo, guardando la cartina vedo che nell’area ci sono altri sentieri e altri palazzi o castelli per passare una giornata tra i colli.

Per raggiungere Königswinter potete prendere il tram da Bonn, oppure il treno da Colonia, la linea che percorre la riva est del Reno. Se invece siete sulla riva ovest, potete attraversare il fiume tramite battello.

Aachen

Bella cattedrale e bel municipio, ma più un posto che consiglierei come rapida tappa venendo dal Belgio o dall’Olanda.

I top e i flop

Sulla fiera, i miei illustri colleghi sono stati molto più esaurienti di quanto possa esserlo io. Ma concludo quindi con i miei top e flop, per sintetizzare all’osso l’esperienza.

Flop

Anunnaki: meccaniche già viste in moltissimi altri titoli, e non gradisco le battaglie alla Lang

Path of Civilization: trito e ritrito, solito prendi risorse e spendi risorse

Freaky Frogs: un solo tavolo di flipper, un misero mazzetto di carte? Friese poteva fare davvero di più.

I turni lunghissimi di dimostrazione: se mi siedo ad un tavolo, vorrei fare qualche turno di prova rapidamente per poi andare altrove, ma spesso era un’agonia aspettare gli altri in paralisi d’analisi o continuare ad oltranza.

La cucina: i menù avrebbero anche qualcosa da dire, ma erano eseguiti male e spesso monotoni.

Le Deutsche Bahn: una vergogna, fanno il baffo a Trenitalia come affidabilità, che è tutto dire.

Senza infamia e senza lode

The Warp: ho solo sentito la spiegazione e fatto un po' l’angolista, ma mi è sembrato il classico gioco che se non ti entrano le carte giuste stai solo a guardare gli altri divertirsi

Rats of Wistar: non memorabile, con qualche idea carina

Planta Nubo: non certo il migliore Rosenberg, idea anche carina ma turni un po' lunghi per incastrare i polimini

Redwood: l’idea è anche carina e originale, molti dubbi sulla tenuta delle sagome di plastica a forte rischio rottura

Match of the century: non regge certo il confronto con l’Ultraschach blitz giocato qualche stand più in là (centinaia di partite a scacchi da un minuto a testa). Testa a testa di Mori molto semplice, sarebbe anche un riempitivo buono se non fosse solo da due, per ovvi motivi.

I prezzi: soprattutto sulle birre mi aspettavo qualcosa di meno, ma non così esosi tranne che negli stand dentro la fiera (non provati e non recensiti, non c’era niente di valido a vista).

Monumenti e musei: niente di veramente imprescindibile, ma il tempo si passa volentieri.

Top

Nucleum: sicuramente il titolo più interessante, una bella rilettura di Brass da parte di Luciani.

Evacuation: una lunghezza sotto a Nucleum per la potenziale minore profondità, ma da approfondire comunque. 

Evenfall: purtroppo non provato sul campo, solo osservato come angolista. Ma promette bene, qualora le carte fossero davvero varie come sembra.

La Alt e la Kölsch: nessuno ne parla, ma nella Ruhr si beve bene.

Vincitore della fiera (fuori concorso)

Pax Hispanica, spiegato da Phil.

Commenti

Grande Obione, ne vogliamo di più di questi report

Stupendo articolo, anche se avevi già ascoltato dal vivo le tue opinioni sulla maggior parte dei punti analizzati. 

Logicamente non concordo su cubi giochi, ma ci sta...

👏👏👏👏👏👏👏

Ricordo che Bonn ERA capitale della Repubblica Federale Tedesca fino al 1990, quando è diventata capitale Berlino. Quindi ci sta che il parlamento fosse vuoto ;)

Finalmente qualcuno che è stato attento e ha beccato il tranello. Su Telegram, dove ho postato la foto, la risposta è stata che era sabato...

Comunque il parlamento si spostò nel 1999. Gli uffici governativi e dei presidenti sono talvolta ancora usati.

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