[Editoriale] Commentiamo lo Spiel des Jahres 2016

Lo Spiel des Jahres è uno dei premi più importanti ed influenti in ambito giochi da tavolo. Ricordiamo che i suoi intenti sono principalmente divulgativi, quindi il target sono i bambini e le famiglie. Anche il Kennerspiel des Jahres, la categoria “per esperti”, si rivolge alle famiglie di esperti. Non aspettatevi quindi di trovare cinghiale ludici, ma solo giochi affrontabili dalle famiglie tedesche, abituate a giocare la sera, tutti assieme.

Notizie
Premi e Riconoscimenti

Lo Spiel des Jahres è uno dei premi più importanti ed influenti in ambito giochi da tavolo. Ricordiamo che i suoi intenti sono principalmente divulgativi, quindi il target sono i bambini e le famiglie. Anche il Kennerspiel des Jahres, la categoria “per esperti”, si rivolge alle famiglie di esperti. Non aspettatevi quindi di trovare cinghiale ludici, ma solo giochi affrontabili dalle famiglie tedesche, abituate a giocare la sera, tutti assieme.

Ricordiamo chi erano i papabili nelle varie categorie:

SdJ per bambini:
Leo goes to the Barber, di Leo Colovini, Abacausspiele
Mmm!, di Reiner Knizia, Pegasus Spiele
Stone Age Junior, di Marco Teubner, Hans Im Gluck

SdJ:
Codenames, di Vlaada Chvàtil, CGE
Imhotep, di Phil Walker-Harding, Kosmos
Karuba, di Rudiger Dorn, Haba

SdJ per esperti:
Isle of Skye, di Andreas Pelikan e Alexander Pfister, Lookout Games
Pandemic Legacy season 1, di Matt Leacock e Rob Daviau, Z-Man Games
T.I.M.E Stories, di Manuel Rozoy, Space Cowboys

E dopo le nominations, arrivano i vincitori:
SdJ per bambini: Stone Age Junior, di Marco Teubner, Hans Im Gluck
SdJ: Codenames, di Vlaada Chvàtil, CGE
SdJ per esperti: Isle of Skye, di Andreas Pelikan e Alexander Pfister, Lookout Games

Peccato solo non abbia vinto il nostro Leo Colovini che manca di un soffio il prestigioso premio con l'omonimo gioco. Se lo può consolare, lo comprerò per mia figlia :)

Al di là dei singoli, spicca su tutti un dato: la nuova tendenza dei giochi da tavolo ha sfondato ed è stata definitivamente consacrata. Pandemic Legacy, oltre a raggiungere la posizione n°1 su BGG, ha fatto strage di premi per il Golden Geek (gioco dell'anno, miglior strategico, miglior tematico, gioco più innovativo), è rientrato nella rose degli otto nominati del Goblin Magnifico. TIME Stories, che si ispira allo stesso principio ha comunque mietuto consenti. Pur non alterando le componenti di gioco, infatti, propone avventure one shot, giocabili una sola volta ed inutili, una volta risolte. 

Con altri Legacy o simili in arrivo (SeaFall, Origins, Gloomhaven, Charterstone), il mondo dei giochi da tavolo sembra aver riscoperto il gusto per l'avventura, per l'imprevisto e soprattutto per il brivido, ponendo l'accento su scelte irreversibili e pesanti. L'esperienza del Legacy “costringe” a dedicarsi a un singolo gioco più di quanto siamo ormai abituati a fare, nelle nostra bulimia ludica, e al contempo rende più significativa l'esperienza, rendendo unica e irripetibile ogni partita giocata. 

La vittoria arride però a quello tra i tre passato più in sordina: Isle of Skye. Francamente rimango un po' deluso da questo risultato, perchè il titolo in questione è sì carino, ma uno di quei giochi che tra un paio d'anni saranno già dimenticati, identico ad altri cento. Forse al KSdJ hanno pensato più alla longevità (ma io non farei mai 13 partite a Isle of Skye come invece le ho fatte a Pandemic Legacy...), forse non hanno avuto abbastanza coraggio, forse hanno voluto necessariamente distinguersi...non lo sapremo mai. Del resto il KSdJ è un po' un tipo di premio che rimane nella terra di nessuno: non interessa ai gamers che fanno riferimento ad altri premi con giochi più corposi, interessa poco alle famiglie che di solito guardano più lo SdJ. 

Il titolo più prestigioso - lo Spiel des Jahres vero e proprio - se lo aggiudica quindi il telefonato Nome in Codice. Questo gioco ha avuto ottimi consensi, pressoché unanimi, nella comunità dei giocatori, essendo apprezzato sia dal pubblico familiare, sua prima destinazione, sia dai gamers che hanno trovato in lui un filler piacevole, mai banale e sempre diverso. E' già disponibile una versione con immagini, una sorta di incrocio con Dixit, ma sono sicuro che dopo questo premio non trarderanno le espansioni per l'originale. Ancora una volta Vlaada Chvàtil mette il suo sigillo su un premio prestigioso e si conferma autore eclettico e geniale, capace di accontentare un vastissimo pubblico.