Dice Settlers: anteprima Essen 2018

La presente anteprima è basata sulla sola lettura del regolamento e, in nessun modo, ha valore di recensione.

Ennesimo gioco figlio di una campagna Kickstarter, Dice Settlers di David Turczi è un bag building, alla Orléans o Hyperborea; ma, anziché segnalini di cartone o cubetti di legno, tireremo fuori dai nostri sacchetti dei dadi personalizzati, grazie ai quali potremo scegliere le azioni da compiere. Si tratta di un gioco 4X (eXplore, eXpand, eXploit, eXterminate) ossia di esplorazione, espansione, sfruttamento delle risorse e combattimento.

Il gioco è per 1-4 giocatori e la durata dovrebbe attestarsi attorno all’ora di gioco.

Il gioco in sintesi

In Dice Settlers guideremo i nostri pionieri nell’esplorazione e nella colonizzazione di nuovi territori inesplorati. Come in ogni gioco di esplorazione che si rispetti la mappa iniziale sarà molto ristretta e i giocatori la allargheranno nel corso della partita.

Nel gioco ci sono dadi a sei facce di sei colori differenti, uno per ognuna delle cinque tipologie di terreno più il bianco, dado base con cui tutti iniziano. I giocatori avranno a disposizione delle tende del proprio colore – rappresentate da cubetti di legno – e delle casette di legno, più un sacchetto. I giocatori iniziano con una dotazione di dadi identica e un livello sul tracciato dadi della propria scheda pari a tre. Questo valore rappresenta i dadi che si possono estrarre dal sacchetto a ogni turno, e potrà essere migliorato nel corso della partita. Sulla base del numero dei partecipanti si crea una riserva di esagoni terreno, risorse, dadi e punti vittoria, e si dispongono le carte tecnologia, dopodiché ogni giocatore – tramite un draft – sceglie un territorio di partenza, ognuno partirà adiacente agli altri. La partita può iniziare.

Una partita a Dice Settlers dura un numero di round non prestabilito, ma ogni round è diviso in tre fasi.

Fase di lancio

Nella fase di lancio i giocatori estraggono dal proprio sacchetto tanti dadi quanto indicato dal tracciato dei dadi, se i dadi rimanenti nel sacchetto non sono sufficienti si riprendono i dadi nell’area dadi utilizzati della propria plancia e se ne ripescano fino a raggiungere il numero necessario, poi si lanciano. Ogni faccia dei dadi rappresenta una figura che permette di svolgere un’azione diversa. Prima di passare alla fase azione però si possono lanciare nuovi dadi o modificare i risultati grazie al risultato pioniere o spendendo risorse. Quando tutti i giocatori hanno deciso di tenere i propri risultati si passa al momento successivo.

Fase azioni

Nella fase azione si utilizzano i risultati ottenuti per svolgere le azioni, si esegue un’azione a testa a partire dal primo giocatore e procedendo in senso orario. In questa fase il risultato pioniere può essere utilizzato per prendere risorse, una risorsa ogni due pionieri.

Le azioni possibili ci permetteranno di aggiungere nuovi dadi al proprio sacchetto, ma solo dadi del colore dei territori in cui siamo almeno presenti, esplorare aggiungendo un nuovo esagono alla mappa di gioco piazzandoci sopra una tenda, aggiungere tende su esagoni già presenti.

Il raid permette di rimuovere una tenda avversaria per ogni dado con quel risultato speso.

I risultati risorsa si limitano a fornirci le risorse indicate. Queste risorse saranno poi spendibili grazie all’azione di scambio che permette di scambiare risorse per punti vittoria o di utilizzare le carte tecnologia. Queste carte sono comuni a tutti e ogni giocatore le può utilizzare, a patto di spendere le risorse indicate e essere presenti nella tipologia di terreni richiesti. Le tecnologie forniranno bonus permanenti o una tantum.

Oltre a queste azioni è sempre possibile nel proprio turno rimuovere segnalini tenda del proprio colore dalla mappa e rimuovere tre segnalini tenda da un esagono che non abbia già una casa per piazzarci una propria casa, questo conferisce al giocatore il controllo di quel territorio.

Fase di pulizia

Ogni giocatore può conservare un dado per il round successivo, per poi spostare i dadi nell’area dadi utilizzati.

La partita termina al raggiungimento di una delle quattro condizioni:

• un giocatore piazza tutte e cinque le proprie case;
• termina la riserva di esagoni terreno;
• termina la riserva di segnalini punti vittoria;
• restano in riserva due colori di dadi soltanto.

Quando si verifica una di queste condizioni si termina il round in corso e si gioca il round finale per poi passare al conteggio dei punti.

I punti sono forniti da vari elementi presenza e controllo dei territori, tecnologie ricercate, punti vittoria conseguiti nel corso della partita, dadi posseduti e case piazzate. Alla fine, chi ha più punti è il vincitore.

Prime impressioni

Avevo visto la campagna a suo tempo e sembrava anche interessante, ma al momento ho deciso di dire no ai kickstarter e sì al colesterolo. Comunque, il gioco dovrebbe avere dei bei materiali, e ci sono degli elementi che mi sembrano, quantomeno interessanti, mentre altri mi fanno un po’ storcere il naso.

Sicuramente, in un gioco che si propone come veloce e di dadi, la fortuna avrà la sua parte, ma le varie opzioni offerte dai simboli pioniere e dalla possibilità di spendere risorse mi sono sembrate delle buone trovate per limitarla.

Per il bag building in sé per sé, il gioco sembrerebbe guardare più a Hyperborea che a Orléans: infatti i dadi tornano nel sacchetto solo dopo che tutti sono usciti, non rendendo la cosa pressante in quanto il sacchetto può essere riempito anche a turno in corso.

La parte di sterminio non dovrebbe essere troppo cattiva, anche se è solo una sensazione, bisognerebbe capire la proporzione tra simboli raid - che permettono di togliere tende all’avversario - e simboli fuoco - che permettono di aggiungere proprie tende in mappa. 

Anche se il fatto di poter creare la casa come azione gratuita rende il raid importante, soprattutto perché per poter costruire una propria casa in un territorio serve avere almeno tre tende più degli avversari.

Le tecnologie mi hanno fatto un po’ storcere il naso, forse avrei preferito che fossero di più per partita e che una volta ricercate da un giocatore fossero rese indisponibili agli altri.

L’interazione quindi sembrerebbe esserci senza esagerare per un titolo che vuole essere veloce ma comunque rivolto ad un pubblico di giocatori abituali. Sicuramente la sola lettura del regolamento mi fa sembrare il sistema di scelta azioni tramite dadi sicuramente più interessante rispetta a Welcome to Centerville, titolo con belle idee ma con pochissime possibilità di maneggiare i risultati.

Altro aspetto che sembrerebbe interessante è il gioco sui terreni, in quanto la necessità di aver determinati tipi di terreno - per sviluppare tecnologie e comprare nuovi dadi - potrebbe portare ad un po’ di brio in più rispetto alla sola conquista del territorio per i bonus forniti da quest’ultimo.

Seri dubbi invece li ho sulla scalabilità, infatti il gioco sembrerebbe girare bene in tre e quattro giocatori; mentre, non avendo regole ad hoc per il gioco di coppia, non credo che quest'ultima possa essere la sua miglior configurazione.

Direi che per un’anteprima ho scritto anche troppo: vi saluto concludendo che lo proverò sicuramente. La sola lettura del regolamento non mi ha fatto desiderare il gioco a scatola chiusa; ma senz’altro potrebbe essere uno dei titoli più interessanti da provare prossimamente, almeno per me.