A Column of Fire: anteprima Essen 2017

A column of fire
Kosmos

Per celebrare l'imminente uscita del terzo capitolo della trilogia basata sui romanzi di Ken Follet, iniziata con I Pilastri della Terra, la Kosmos ci propone il gioco da tavolo omonimo "A column of Fire"

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A Column of Fire

La seguente anteprima si basa sulla sola lettura del regolamento ed in nessun modo ha valore di recensione.

A Column of Fire - Materiali
A Column of Fire - Materiali
Dopo I Pilastri della Terra e Mondo senza Fine la Kosmos sfrutta la licenza per pubblicare anche la trasposizione ludica del terzo capitolo della trilogia dedicata a Kingsbridge, la sua cattedrale e le guerre religiose e di potere. In a Column of Fire ci troviamo a metà del 1500 in un Europa divisa tra cattolici e protestanti nel ruolo di mercanti che cercano di commerciare merci tra Inghilterra, Francia, Olanda e Spagna. Il gioco è firmato da Michael Rieneck (già autore dei primi due titoli), per 2-4 persone e dalla durata prevista di 90 minuti, sfrutta una meccanica di gestione dadi.

Il gioco

Il tabellone si suddivide nelle quattro regioni in cui è ambientato il libro e a ciascuna di esse corrisponde un mazzo di carte che comprende eventi e personaggi. Ciascun giocatore dispone di vari segnalini nel proprio colore e di un set di 6 dadi in 6 colori diversi. La prima cosa che si fa è stabilire a quale corrente religiosa si appartiene prendendo una delle carte iniziali dopodichè si lancia il dado nero il cui valore indica per quanti turni saremo fedeli a quella data religione. Con gli altri dadi sarà possibile prendere le carte personaggio dalla zona del tabellone corrispondente al colore del dado la cui abilità sarà attivabile per un numero di turni pari al valore del dado usato. Inoltre il valore del dado stabilisce la posizione in cui è possibile costruire un nostro centro di commercio in quella città e che permetterà di ottenere punti vittoria con la vendita di merci. I dadi non utilizzati per influenzare carte personaggio possono essere utilizzati (indipendentemente dal valore ma unicamente in base al colore) per avanzare sul tracciato delle azioni per poterle compiere. Ogni volta che si influenza un personaggio si può dare luogo ad una guerra di religione che dà punti ai giocatori appartenenti alla fazione col maggior numero di segnalini in quella nazione. Il gioco termina non appena un giocatore raggiunge i 50 punti vittoria.

Prime impressioni

Il gioco ci ha attirato per il tema, la Giullaressa ha letto tutti i libri precedenti e i due giochi già pubblicati sono tutt'ora carini, pur essendo invecchiati male ed avendo più di qualche difetto sulla scalabilità, quindi è finito subito tra la lista degli "osservati". La lettura del regolamento ci lascia un po' a mezzo, da un lato la meccanica di gestione dadi sembra essere funzionale per quanto un po' la fortuna ci mette lo zampino, ma tutto il resto sembra abbastanza "vecchio" non sappiamo se è solo il forte effetto di somiglianza con gli altri due titoli anche dovuto alle bellissime ma sempre uguali illustrazioni dell'eccelso Michael Menzel che richiamano inequivocabilmente i precedenti giochi. La fortuna crediamo inoltre possa essere sentita forse ancor più nell'uscita casuale di carte personaggio e evento che possono favorire o mazzuolare i giocatori senza la possibilità di fare previsioni.

L'interazione sembra comunque essere sentita nella meccanica delle scelte dei personaggi e relativo sposamento delle influenze cattoliche o protestanti, per quanto ci dà l'idea che sia meglio massimizzare il proprio orto anzichè dare fuoco a quelli vicini. Ci sono infine degli adattamenti sul gioco a 2 e 3 verso i quali partiamo prevenuti visti i precedenti lavori dell'autore sul paragrafo scalabilità.

Ultima cosa: il gioco ha un po' di testo sulle carte evento da quel che è dato vedere e per ora si parla solo di gioco in inglese, francese e tedesco (ci segnalano che la Giochi Uniti ha però in programma l'edizione italiana). Una prova gliela concederemo di certo, ma per ora non è un acquisto ad occhi chiusi.

Commenti

"per ora si parla solo di gioco in inglese, francese e tedesco"

Ad onor del vero lo pubblicherà anche giochi uniti, quindi in italiano...

"per ora si parla solo di gioco in inglese, francese e tedesco"

Ad onor del vero lo pubblicherà anche giochi uniti, quindi in italiano...

 

Ottima notizia che non avevamo scovato.

Correggiamo subito l'articolo. Grazie

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