Bronze: anteprima Essen 2017

Bronze: copertina
Hobby World

Un gioco di blanda civilizzazione ambientato nell'età del bronzo e costruito per essere un classico peso medio, in grado di incuriosire un vasto pubblico.

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Giochi collegati:
Bronze
Bronze è un gioco da tavolo per due-quattro giocatori, della durata di 45-90 minuti, media difficoltà (12+), basato su controllo territorio, costruzione rete, maggioranze, piazzamento tessere e deck-building
Il gioco prevede di colonizzare un vasto territorio con i propri insediamenti, di costruire città e di sviluppare tecnologie, come in un classico gioco di civilizzazione; il tutto qui rimane però abbastanza astratto
Bronze: tabellone
Bronze: tabellone

Il gioco

Ogni giocatore riceve trenta cubi (coloni) del suo colore.
Si forma un tabellone a partire da undici (per quattro giocatori) strisce di terreno affiancate casualmente, ciascuna contenente sette ambienti: montagna, bosco, prateria, savana, deserto, giungla, costa. Affiancate a queste strisce ci sono tre tessere rotta commerciale per ogni terreno, del valore di tre, sei e dieci punti vittoria. Al di sopra di ogni striscia viene messa casualmente una carta provincia, che fornisce altri punti vittoria, in quantità variabile. Ogni casella di territorio ha poi raffigurate una o più casette; queste ultime sono di tre tipi: per agricoltori, per capi o per cacciatori. 

Le settanta carte tecnologia (dieci per ogni tipo), vanno poi mescolate e divise in cinque mazzetti, di cui uno coperto, a fare da riserva. Le carte tecnologia raffigurano semplicemente alcuni dei tipi di terreno e, alcune, delle case: quando le si usa, si può piazzare un cubo in uno dei luoghi indicati (ovvero terreno+casa).
Infine si mescola il mazzo delle carte città, ciascuna con un valore in punti vittoria, dietro il conseguimento di un obiettivo. 
Bronze: carte Città
Bronze: carte Città

Il gioco prosegue in senso orario ed ogni giocatore al suo turno esegue quattro fasi:

  1. si prende una tecnologia da uno dei quattro mazzi scoperti e la si piazza davanti a sé; 
  2. si piazzano le carte in una matrice di massimo quattro colonne. Il piazzamento attiva la carta messa, le due eventualmente a fianco e tutte quelle nella stessa colonna con lo stesso tipo di tecnologia. In questo modo è possibile piazzare diversi cubi-colono sul tabellone in un'unica azione; 
  3. si piazzano i cubi, possibilmente sulla prima striscia, perché quando si decide (o si deve) di passare alla successiva, non si può più tornare indietro: ogni volta si può riprendere a piazzare al limite dall'ultima striscia in cui si è arrivati con i cubi. Inoltre, chi prima colonizza una nuova striscia, scopre carte città pari al numero di giocatori più uno e ne sceglie una. Le altre saranno via via prese dagli altri, al piazzamento del loro primo cubo in quella striscia - tranne l'ultima, che viene scartata. Le carte città forniscono punti vittoria se il giocatore soddisfa determinate condizioni a fine partita;
  4. si può ottenere una tessera rotta commerciale da tre punti se si piazzano tre cubi cubi su una linea ininterrotta dello stesso terreno, quindi senza cubi avversari in mezzo. Allo stesso modo si prendono quelle da sei e dieci punti con una linea da cinque e sette cubi. Infine si può ottenere la carta provincia se in quella striscia si hanno più cubi degli altri giocatori. 
La partita finisce se un giocatore termina i cubi, se due mazzi tecnologia terminano, se tutti gli spazi casa sull'ultima striscia sono stati occupati. A quel punto si contano i punti vittoria e chi ne ha di più vince. 
Bronze: carte Tecnologia
Bronze: carte Tecnologia

Prime impressioni

Ho visto questo gioco tra quelli più caldi di BoardGameGeek e perciò sono andato a guardare. Perdendo un'ora del mio tempo

Il gioco rimescola meccaniche note affiancandone un po', con qualcuna marginale messa lì sembra quasi a spuntare una casella. Così abbiamo un po' di piazzamento tessere per attivare le tecnologie, un po' di maggioranze, un po' di costruzione rete. Quello che manca è di sicuro l'ambientazione, visto che poteva parlare di lombrichi e del loro habitat naturale. 

Il turno è molto lineare: non esiste una gestione risorse e tutto è innescato dalla singola carta tecnologia acquisita gratuitamente, con conseguente piazzamento. Non che sia una cosa di per sé banale, ci mancherebbe; contando anche tutti i potenziali punteggi che si trascina dietro, però non penso che un giocatore abituale possa esserne soddisfatto. 

Tra i family e i casual gamer, invece, Bronze potrebbe ritagliarsi la sua fetta di pubblico; ma anche qui, temo, senza infamia e senza lode. 
Bronze: partita
Bronze: partita

Commenti

Ho avuto modo di provare il prototipo del gioco tempo addietro, definitivo nel regolamento e semi-definitivo nella veste grafica.

Confermo l'astrattezza dell'ambientazione ed il peso medio del titolo, come scritto da Agzaroth. Il gioco è prevalentemente tattico - quale tecnologia prendere tra le quattro disponibili per ottimizzare il turno - anche se alcuni spunti strategici sono innegabili. Primo fra tutti la scelta tra massimizzare i punti sul tabellone, dati dalle rotte commerciali conseguite e dalle maggioranze presenti su ogni striscia di terreno, oppure se massimizzare i punti dati dalle carte città.

Gli obiettivi da soddisfare nelle carte città impongno infatti di rispettare determinate regole nella costruzione della matrice di tecnologie: gli esempi più classici sono quelli di avere due o più determinate tecnologie in una stessa riga, oppure avere almeno X carte tecnologia in una colonna, oppure ancora permettono di fare X punti per ogni coppia di due date tecnologie presenti nella matrice, a prescindere dalla loro posizione relativa. Spesso una matrice di tecnologie costruita in funzione del conseguimento degli obiettivi dati dalle città risulta essere, per contro, una matrice inefficace in ottica di attivazioni multiple per il piazzamento di coloni sul tabellone, perché difficilmente ci saranno molte tecnologie identiche sulla stessa colonna. In maniera speculare una matrice costruita per massimizzare l' "effetto combo" dato dalle attivazioni multiple - e più cubetti piazzati significano più maggioranze e tratte commerciali più lunghe - basata verosimilmente su sole 4 o 5 tecnologie, difficilmente riuscirà a soddifare gli obiettivi più succosi in termini di punti. 

E' innegabile che possa presentarsi il fattore "C" dato dall'ottenimento dell'obiettivo giusto al momento giusto, che per pura fortuna si incastra perfettamente nella partita attuale del giocatore garantendo parecchi punti, ma a meno che il giocatore in questione non sia il primo a scegliere la carta città - ergo è stato il primo a colonizzare la striscia successiva rinunciando a continuare a costruire sulle strisce precedenti - un giocatore accorto prima di lui potrebbe decidere di prendere per se tale carta con il solo scopo di "disinnescarne" il punteggio se finisse in mani ostili.

Quindi, nel complesso e a mio personalissimo giudizio, un gioco sì lineare - che per un peso medio non rappresenta necessariamente un difetto - ma non banale nelle scelte anche per un gamer, pur senza sconfinare nella "setolosità" propria di titoli di ben altri segmenti.

Anche a me le regole han dato l'impressione di un gioco all'apparenza semplice, ma dalla gestione non banale. Non è poi così automatico capire quali sono le scelte migliori. Lo proverei volentieri.

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