....che belli i fari della Bretagna...magnifica... regione, ci farò un pensiero.
Bretagne è il nuovo gioco di piazzamento e maggioranze per 2-4 giocatori della Placentia Games, durata 60-120 minuti.
I giocatori impersonano dei costruttori di fari, che devono assumere ingegneri ed operai, e sfidare le forze della Natura: i fari, infatti, sono in 3 livelli di difficoltà a seconda del tipo di acque su cui verranno costruiti (Inferno, Purgatorio e Paradiso) ed ogni turno c’è una carta meteo che modifica la situazione.
SCHEDA BGG: https://boardgamegeek.com/boardgame/179350/bretagne
Il gioco
Il setup iniziale prevede di piazzare al centro il tabellone e posizionare le carte faro sul lato in costruzione. Poi si preparano il mazzo delle carte equipaggiamento (composto di arredi, moli, sirene e teleferiche) e le pile con le tessere costruzione (che rappresentano pezzi di faro).
La partita si svolge in massimo 5 turni, ognuno così suddiviso: dopo aver ricevuto le rendite dai porti, si acquisiscono le risorse e si svolge la fase azioni, infine si valutano le maggioranze nei fari completati.
I PV si ricevono dalla costruzione dei fari, valutando le maggioranze degli operai su di essi e giocandovi le carte e costruendo i porti.
All’inizio del turno la città di Quimper viene rifornita col numero di risorse indicate dalla carta turno ed ogni giocatore riempie con esse i piani della sua carta chiatta.
Poi inizia la fase azioni: a turno si può costruire o comprare al mercato, finchè non si decide di passare. Il mercato si svolge in 2 città: Lorient, dove si assumono gli operai e si comprano/vendono risorse e carte equipaggiamento, e Brest, dove si assumono ingegneri e si comprano/vendono risorse (nota: a Lorient le risorse sono illimitate).
Per costruire i fari, si sceglie una tessera costruzione tra quelle disponibili pagandone il costo e si posiziona sul faro che si desidera partendo dai piani inferiori, poi si sceglie se lasciare lì i propri operai o riprenderli immediatamente guadagnando PV. I fari completati saranno valutati a fine turno, quelli incompleti riceveranno monete se non hanno ingegneri sopra. Quando i giocatori passano, scelgono la carta chiatta per il turno successivo, stabilendo il nuovo ordine di turno.
La valutazione dei fari è basata sulla maggioranza di operai presenti sul faro ed è composta da 3 fasi: carte, porti e maggioranze.
Carte = partendo dal giocatore che possiede più operai, ognuno può giocare quante carte equipaggiamento desidera, prelevando un operaio per ogni carta giocata. Le carte danno PV, ma se è già presente una carta dello stesso tipo vale 1 PV in meno;
Porti = partendo dal giocatore che possiede più operai, ognuno può inviarne uno nei porti pagando per ogni operaio già presente in quel porto. All’inizio del turno, si ricevono le rendite dai porti in cui sono presenti i propri operai. Se alla fine del turno sono stati costruiti almeno 3 fari su un lato della mappa, i porti presenti su quel lato aumentano la rendita;
Maggioranze = si ricevono PV per gli operai ancora presenti sul faro e chi detiene la maggioranza di operai riceve PV supplementari.
Alla fine della partita si ricevono PV per monete, operai nei porti ed in base alle chiatte scelte.
Considerazioni
Il gioco appare molto interessante: la tematica è sicuramente nuova, benché la meccanica sia già un po’ vista.
Mi sembra che il gioco lasci molto spazio a strategie a lungo e breve termine: ogni azione appare importante ai fini del punteggio finale. Ogni volta bisognerà considerare se convenga ricevere subito PV o aspettare a prelevarli, considerando che la valutazione non è unica, ma triplice.
L’acquisizione iniziale delle risorse può essere determinante per bloccare gli avversari e, quindi, diventa anche cruciale la scelta dell’ordine di turno.
La grafica è discreta e l’ambientazione è ricreata molto bene.
Il regolamento è scritto bene e ricco di esempi.