[Affiliate in Gioco] La storia si impara anche "ruolando"!

 Quante ore passate sui libri di storia... Nomi, date, luoghi... un'infinità di dati da ricordare, spesso a memoria...
Anonimi volti scolpiti in statue di marmo, cartine geografiche con l'indicazione di com'era schierata l'armata di quel generale e come quel re ha invece vinto la battaglia...
Ma siamo sicuri che questo sia l'unico modo di imparare la storia?
Bhe, noi ne abbiamo un altro! Divertente, innovatico e molto duttile! Il Gioco di Ruolo!

Notizie
La Tana dei Goblin Verolanuova

Quante ore passate sui libri di storia... Nomi, date, luoghi... un'infinità di dati da ricordare, spesso a memoria...
Anonimi volti scolpiti in statue di marmo, cartine geografiche con l'indicazione di com'era schierata l'armata di quel generale e come quel re ha invece vinto la battaglia...
Ma siamo sicuri che questo sia l'unico modo di imparare la storia?
Bhe, noi ne abbiamo un altro! Divertente, innovatico e molto duttile! Il Gioco di Ruolo!

Qualche settimana fa, noi Goblin dell'ass. La Torre d'Avorio TdG Verolanuova, assieme all'autore del GdR Levity Roberto Grassi, ci siamo recati presso le scuole medie di San Paolo, nella bassa bresciana, dove, ospiti dei bambini della I B e della professoressa Botta, abbiamo presentato il nostro originale metodo alternativo al classico insegnamento della storia.

Dopo una breve presentazione su cos'è un gioco narrativo ed una veloce narrazione fantastica, abbiamo spiegato ai bambini (11 anni) la tecnica ed i fondamenti del gioco di ruolo. Una volta divisi in tre gruppi abbiamo raccontato loro l'ambientazione storica della vicenda che avrebbero "giocato/narrato": la guerra civile romana, le cause ed i protagonisti di quel periodo storico. Dopo quest'introduzione abbiamo spiegato loro che avrebbero interpretato il ruolo di un centurione al servizio di Cesare alla vigilia della battaglia di Farsalo e che avrebbero dovuto introdursi di nascosto nel castrum di Pompeo e reperire maggiori informazioni possibile per permettere a Cesare di sostenere lo scontro che lo vedeva in netto svantaggio numerico.

Dopo un primo momento di imbarazzo, i bambini si sono calati sorprendentemente bene nella narrazione, sfruttandone molti aspetti e sfaccettature, approfondendo vari aspetti della vicenda storica ed acquisendo svariati dettagli ed informazioni sul periodo ed sui protagonisti. E mentre la professoressa sovrintendeva e garantiva la correttezza della vicenda storica, i bambini narravano, imparavano e si divertivano!

 

Ecco un estratto del feedback della professoressa Botta:
"[...] è stata un'esperienza arricchente da tutti i punti di vista e per tutti i partecipanti. Sul piano formativo ha permesso di veicolare agli alunni un nuovo approccio alla storia, più attivo e fattivo, immaginandosi protagonisti delle vicende. Sicuramente è un punto di vista che non avevano mai sperimentato e nemmeno immaginato, nonostante le nostre lezioni siano molto attive e interattive. Ricadute sul piano formativo direi quindi positive.
Anche sul piano sociale ed emotivo direi bene perché è stata un'attività che ha permesso ai ragazzi di collaborare, di confrontarsi, di scambiarsi idee e di arrivare a prendere decisioni univoche, pur essendo un gruppo: dimensione fondamentale per la crescita del ragazzo a questa età. Inoltre hanno sperimentato emozioni positive e di benessere, pur in un'aula scolastica. Ho chiesto poi ai ragazzi un report il lunedì successivo: entusiasti ed erano allibiti di come si ricordassero ancora molte cose e molti dettagli della vicenda storica: Quindi è stata un'attività che ha permesso loro di sedimentare nella memoria a lungo termine determinati avvenimenti, non essendo pienamente consapevoli di stare memorizzando mentre giocavano.
Dal mio punto di vista, come insegnante, ti riconfermo la ricaduta positiva sia a livello di gruppo classe, sia a livello di collaborazione emersa nei gruppi, sia a livello emotivo perché si è riusciti a creare emozioni di benessere. Anche per me a livello professionale è stato uno spunto notevole per provare a inscenare situazioni similari anche durante le ore curricolari e a livello personale perché è stata un'ulteriore conferma del fatto che i ragazzi debbano essere attivi e fare, costruire, manipolare, distruggere, anche solo al livello verbale, per poter imparare efficacemente. [...]"

In conclusione possiamo affermare che il gioco di ruolo e di narrazione non è solo un passatempo divertente ma se sfruttato adeguatamente si può rivelare un bellissimo strumento formativo oltre che di aggregazione, e che per il futuro organizzeremo nuove e più articolate sessioni "ludico/formative" presso la scuola di San Paolo, coinvolgendo più classi e fornendo ai docenti gli strumenti necessari perchè possano poi riproporre il gioco di ruolo e di narrazione per approfondire in modo divertente ed originale le vicende storiche studiate in classe.