- Genere: tematico, cooperativo.
- Target: casual, family, esperti e appassionati del genere.
- Scalabilità: da 1 a 6.
- Meccaniche: deduzione, induzione, bivi narrativi, scenari.
- Importanza storica: la Sleuth Publications pubblica nel 1981 Sherlock Holmes Consulting Detective, considerato il capostipite degli investigativi e, nonostante gli anni sulle spalle, continua a essere un punto di riferimento nella sua categoria. Il titolo, negli anni, ha avuto varie edizioni, arrivando in Italia grazie alla International Team prima e con Asterion poi, riuscendo a vincere nella sua versione tedesca, Sherlock Holmes Criminal-Cabinet, lo Spiel Des Jares nel 1985
- Elementi di innovazione/twist: Sherlock Holmes Consulting Detective è stato un titolo sin da subito rivoluzionario per i tempi. Riuscire a dare totale libertà d'azione ai giocatori era una cosa, fino ad allora, circoscritta ai soli giochi di ruolo (il celeberrimo investigativo lovecraftiano Call of Cthulhu è dello stesso anno), e riuscire a farlo in un'indagine è al limite dell’incredibile. Se pensate che stia esagerando, ricordate sempre che parliamo di un gioco da tavolo, con tutti i limiti del medium stesso. Gli autori, grazie a una serie di libretti, hanno creato un database che potesse rispondere in maniera coerente alle intuizioni dei giocatori. Ecco quindi che l’incrocio di informazioni date dall’annuario, dagli archivi giornalistici e dalla mappa della Londra vittoriana riescono a generare, di volta in volta, una serie di informazioni sempre diverse, in base all’ordine in cui queste vengono analizzate. All’interno della scatola troverete una mappa della Londra vittoriana, dieci fascicoli (uno per caso) da giocare in ordine cronologico, un annuario con una lista di indirizzi utili e una serie di giornali (di questi potremmo consultare tutti quelli “usciti” fino alla data del caso che stiamo tentando di risolvere). Per finire c'è anche un regolamento ridotto all’osso, proprio perché il fulcro del gioco ruota intorno alla scoperta dei pezzi del “puzzle” nascosti in mezzo a questi documenti e al confronto con la risoluzione di Sherlock. Per fare questo potremo collaborare con i nostri compagni di gioco o sfidarli a chi sia il miglior detective sulla piazza. I materiali sono redatti con un amore per l’ambientazione e con una cura così certosina per i dettagli che, da soli, riescono a calare i giocatori nei panni degli “Irregolari di Baker Street” sin dall’incipit del caso, senza far loro sospettare che il gioco che stanno affrontando è forse uno dei primi esempi di tematico privo di alea, nonostante l’incertezza e il dubbio attanaglino costantemente la mente del giocatore.
- Longevità e alternative: nella sua categoria, Sherlock Holmes Consulting Detective rimane un titolo validissimo e sfidante. Dalla riedizione della versione Ystari (in Italia è stata tradotta e distribuita da Asterion) abbiamo assistito all’uscita di una serie di titoli, eredi di questa pietra miliare. Eccone alcuni:
- Detective: A Modern Crime Board Game: forse il solo che riesce a competere col papà per la cura nella sua realizzazione e per aver creato una sottofamiglia di investigativi. Cinque casi uniti da un filo conduttore, un enorme database online da consultare per trovare prove e indizi e una gestione del “tempo” che lo rendono più gioco da tavolo che mega librogame; queste le caratteristiche principali di Detective, un investigativo ambientato ai giorni nostri. Il successo ottenuto dal titolo si denota anche dalle varie reimplementazioni che questo sistema ha avuto nel tempo, da Vienna Connection, con indagini a tinte da spy-stories durante la guerra fredda, a Batman: Everybody Lies, ambientato nella Gotham del Cavaliere Oscuro.
- Bureau of Investigation e Mythos Tales: due titoli molto vicini all’impostazione di Sherlock Holmes Consulting Detective, figli del poco noto Arkham Investigator del 2013, ma che ci caleranno nell’iconica ambientazione lovecraftiana, indagando su culti e miti relativi ai Grandi Antichi.
- Hidden Games: il concetto di libera investigazione viene estremizzato, ci troviamo dinanzi a dei contenitori di indizi, foto e documenti, da dover studiare per trovare la soluzione del caso presentato.
- Detective: City of Angels: tra i citati è quello che più si discosta dal progenitore, in quanto un giocatore dovrà fare da master, gestendo anche le risposte dei testimoni e degli indagati dei vari casi, potendo scegliere una serie di risposte, alcune vere e altre invece che cercheranno di nascondere importanti indizi e sviare i detective dalla giusta via per la risoluzione del caso.
Commento
Il tempo è il giudice più inflessibile, nei giochi da tavolo.
Pochi titoli che han fatto la storia di questo hobby hanno tenuto il passo rispetto ai nuovi arrivati sul mercato.
Sherlock Holmes Consulting Detective è senza dubbio uno di questi. Se
Detective rifinisce il sistema rendendo l’investigativo molto più vicino ai giochi da tavolo classici, Sherlock, grazie all'ottima produzione, ai tanti piccoli particolari inseriti nei giornali o nell’annuario, e alla totale libertà d'azione,
si avvicina più ad un adventure book di un gioco di ruolo. I giornali e il fascicolo del caso quasi non sono gli strumenti per vincere il gioco, ma dei libri di
lore.
Le indagini non sono altro che pretesti per interpretare gli aiutanti del famigerato investigatore londinese, tanto che il risultato passa quasi in secondo piano e il viaggio fatto di dubbi e illuminazioni è il vero padrone della serata di gioco. Consiglio a chiunque di provare almeno una volta un caso di
Sherlock Holmes Consulting Detective. Potrà non piacervi il genere, potreste perdere malamente (è la norma, visto il ragionamento assurdo che il buon Sherlock fa con quel mezzo indizio che usa), ma sicuramente verrete rapiti dalla cura con cui è stato realizzato e, a fine caso, non potrete non immaginarvi come un orfano degli Irregolari, mentre vi intrufolate in un nebbioso vicolo di Soho per raggiungere il fischio di un agente di Scotland Yard e scoprire il prossimo delitto su cui indagare.