High Finance | 9,0 | Davvero bello questa creazionedell'Alma Giochi. E' un vero e proprio "monumento" dei giochi da tavolo e di quelli "finanziari" in particolare. Ricordo perfettamente quando 30 anni fa, con i miei fratelli ed amici, fummo omaggiati da un benemerito parente che non ricordo, di questo gioco. Imperversava allora l'immancabile Monopoli e difficilmente poteva immaginarsi un gioco più coinvolgente. Ed invece, dopo un'attenta lettura del regolamento, fummo catapultati nel magico mondo dell'Alta Finanza, con i suoi precari equilibri, i suoi rischi, i suoi effimeri successi, le sue cocenti delusioni. Capimmo subito che quello era un Signor Gioco e deliziò parecchie giornate di quegli anni, finchè scomparve assieme all'infanzia dentro qualche baule o in qualche "repulisti" materno. Il suo degno successore, in particolare, du il Manager, della Editrice Giochi: un altro bel gioco davvero che raccomando. Tre anni fa, in un'asta di eBay, mi apparve per miracolo l'inconfondibile scatola dorata e una fotografia del caro tabellone e di tutte le sue componenti. Non esitai ad acquistarlo a qualsiasi prezzo (50 euro; ho visto di meglio, ma sopratutto di peggio: i fortunati possessori di questo gioco hanno capito che si tratta di un imperdibile cult) e così, 50enne ho ripreso a farmi coinvolgere dai suoi meravigliosi meccanismi. Ovviamente ho trasmesso questa passione ai miei precoci figli (l'una 14enne l'altro incredibile di 8 anni) ed è sicuramente uno degli oggetti che salverei in caso di improvvisa eruzione dell'Etna, sotto la quale viviamo e giochiamo. Due ore circa. Il coinvolgimento totale dei giocatori è assicurato. Non è necessario essere degli appassionati dell'astruso e difficile mondo della Finanza (io sono un appasionato dei giochi "ferroviari" e polizieschi!). Le regole sono chiare e le meccaniche del gioco si capiscono subito, dopo se non durante la prima partita. La componentistica è veramente ottima. I dischi/ruote che girano nel tabellone per fissare il contingente valore delle azioni, poi, sono una vera chicca e meritano da sole un Oscar. C'è l'affannosa ricerca del momento migliore per vendere, per comprare, per aspettare. C'è il rischio (non la fortuna...) che ti fa ammattire tra la ricerca del facile, immediato e piccolo guadagno o l'investimento migliore a più lungo termine ma pericolosissimo. C'è poi l'altro Oscar da assegnare ai Telex, che danno un tocco di suspence al tutto: sono vere e proprie bombe innescate in mano ai concorrenti. Ognuno di loro sa qualcosa che succederà nel mercato (un crack? una vertiginosa ascesa o discesa di valore? un favoloso premio di maggioranza? il niente-assoluto da spacciare, bluffando, per chissacchè?) e cerca di assicurarsene i vantaggi senza farsi scoprire; decide quando e se andare a scvelarlo in Sala Stampa; a volte ne resta coinvolto dalla esplosione involontaria... E tutti gli altri che cercano di capire le sue mosse... Insomma, sono entusiasta di questo gioco, della sua riscoperta, soggettiva ed oggettiva, e della pubblicazione della sua recensione sulla Tana. Ovviamente ne sono un appassionato ed esperto (oltre che imbattibile!...) conoscitore. E sono a disposizione di chiunque voglia apprenderne ed approfondirne le regole, i segreti, le strategie e persino le varianti che anni ed anni di sfide ci hanno suggerito. Ricordate, dunque, che in ogni cosa che finisca per "teca" (discoteca, biblioteca, ludoteca, etc.) qualcosa di Antico, più che di Vecchio, non guasta mai. Nemmeno fra... i componenti della famiglia! A volte un buon nonno vale più di 10 altri membri! Se avete la possibilità di inserire quest cult tra i vostri giochi, fatelo senza meno. Buon divertimento! e... Attenti alla maledizione delle Petrolifere! Giuseppe | 15/09/2006 |