Tome of Horrors

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Oltre 400 mostri classici della prima edizione di DnD convertiti alla terza edizione!

Questo slogan è scritto a caratteri cubitali sulla quarta di copertina di questo manuale della Necromancer Games e riassume lo spirito di questo prodotto, che recupera il materiale della prima edizione di ADnD (quello con la costina arancione, per intenderci) per adattarlo e poterlo utilizzare con la Terza Edizione di DnD.

Una premessa è d'obbligo. La recensione è scritta da un patito di DnD e dei giochi di ruolo in generale. Ho iniziato a giocare con DnD e l'obiettività è dunque offuscata dai ricordi delle prime avventure, delle estati passate a giocare in modo naif fino a sera inoltrata, affrontando mostri improbabili (il Flumph di pagina 139 o i Voadkyn di pagina 149) in situazioni a dir poco improbabili.

Cercherò di essere il più obiettivo possibile, ma devo ammettere che il Tome of Horrors è un capolavoro della manualistica di mostri scritta per DnD. La selezione dei mostri di questo manuale è stata fatta dalla Necromancer Games a partire dal lavoro di Scott Greene, un appassionato di giochi di ruolo che, all'uscita della terza edizione, aveva messo online un sito con la conversione di tutti i mosti che per varie ragioni erano rimasti esclusi dalla nuova edizione della WoTC (il sito è ormai chiuso e privo di materiali da parecchi anni).
Nel Tome of Horrors sono raccolti oltre 400 mostri al 90% derivanti dalle invenzioni di autori americani e ideati per l'edizione originale di Advanced DnD (ADnD). La maggior parte di questi mostri, ideati dal compianto Gary Gygax, apparvero per la prima volta nei Monster Manual I e II, ma il "Tomo degli Orrori" contiene anche mostri provenienti dal Fiend Folio e da molti moduli di avventura di DnD (come i Protettori e il Decapodo del modulo B3 "Il Palazzo della principessa Argenta").

All'epoca della pubblicazione del Tome of Horrors, la casa editrice scriveva, nella prefazione, che i mostri pubblicati nel volume non erano stati pubblicati su nessun prodotto targato WoTC. A distanza di 6 anni dalla pubblicazione, moltissimi di questi mostri sono stati riproposti in manuali della Wizards, ma la conversione ideata da Green è sicuramente migliore di quella apparsa successivamente in prodotti "ufficiali" votati tristemente ai PowerMongers (le campagne caratterizzate da personaggi e mostri potentissimi)... basta paragonare la Banshee del Tome of Horrors con quella descritta in uno degli innumerevoli Monster Manual ufficiali: la prima, un mostro difficile ma affascinante; la seconda, un tritacarne inaffrontabile.

Insomma, un manuale che è un Must per coloro che hanno amato i mostri della prima edizione di DnD ma che apprezzano avventure e campagne improntate alla "verosimiglianza".

In questo manuale si incontrano mostri classici quali lo Yeti, il Boalisk, il Lurker Above e il Kamadan, insieme a creature inedite come la Fire Nymph e i Theriantropi.

Nel manuale i mostri sono descritti in ordine alfabetico e ognuno è fornito di illustrazione in bianco/nero, blocco delle statistiche di gioco e descrizione classica per le creature della Terza Edizione (Descrizione fisica, Combattimento), arricchito dai "Credit" che indicano l'autore originario e il prodotto in cui comparve per la prima volta, ed infine la "Copyright Notice".

Oltre ai mostri, il manuale presenta alcune appendici.
L'appendice A descrive alcuni animali, la B fornisce i dettagli di alcuni Archetipi (Templates), tra i quali quelli per gli Animal Lords, le Foo Creatures e lo Skeleton Warrior, e l'appendice C elenca i serpenti velenosi.

Pro:
Comprende il 90% dei mostri non descritti nei primi manuali della Terza Edizione ma che costituivano l'ossatura dei bestiari originari di ADnD: Monsters Manual I e II e Fiend Folio.
Illustrazioni semplici, talvolta naif, che catturano l'atmosfera dei primi bestiari.
Pochissimi errori di redazione e carta di ottima qualità.
Contro:
Non esiste una versione in lingua italiana
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