Team Work

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Team Work Original
Voto recensore:
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Introduzione
Team Work è un party game linguistico veloce e versatile, con una meccanica immediata e piuttosto interessante.

Il Gioco
Le 66 carte del mazzo contengono ciascuna 6 parole, in 4 lingue diverse (due per ogni faccia).

Si sorteggia il primo giocatore. In ogni turno, un "team" di due giocatori (i due "interpreti") pescano una carta e tentano di far indovinare agli altri una delle sei parole (a caso). Per riuscire nell'intento, gli interpreti devono formulare una frase di senso compiuto dicendo alternativamente una singola parola a testa, ovviamente senza possibilità di mettersi d'accordo in anticipo e senza usare la parola in questione o sue coniugazioni.
Mentre i due formulano la loro frase, gli altri possono tentare liberamente ad alta voce di indovinare la parola; il primo che vi riesce vince un punto (da segnarsi su carta o con sassolini o altri segnalini improvvisati), e altrettando guadagnano i due interpreti. Se nessuno indovina quando la frase è stata completata, "si può continuare a cercare ancora per un poco", poi finisce il turno.
A questo punto, il team (che era composto da due giocatori adiacenti al tavolo) scala di una posizione, cosicchè ogni giocatore fa l'interprete una volta con chi è seduto alla sua destra e una volta con chi è alla sua sinistra. Il nuovo team pesca un'altra carta, si sorteggia un numero da 1 a 6, e si riparte.
Dopo un certo numero (concordato all'inizio, solitamente 2) di giri completi del tavolo, la partita finisce e chi ha più punti è il vincitore.

Considerazioni
Team Work è un party game originale, semplice e veloce. L'idea è bella e funzionante, e garantisce un sacco di risate perché, ovviamente, nella gran parte dei casi ognuno dei due interpreti ha in mente un modo diverso per perifrasare la parola in questione, e in genere ci se ne rende conto dallo sguardo perplesso dell'uno quando l'altro inizia la frase!

Tuttavia, purtroppo il gioco non è esente da difetti. Il più grave è senza dubbio quello dovuto al passaggio dal tedesco all'italiano. Per sforzarsi di mantenere le stesse parole nelle varie lingue, spesso hanno lasciato delle espressioni improponibili. Questo perché in tedesco sono tutte singole parole (perché loro accorpano i vocaboli) e in italiano sono locuzioni. Ora, alcune di queste sono di uso comune, come ad esempio "tavola da surf" o "estratto conto", e quindi indovinabili tanto facilmente quanto singole parole, ma ce ne sono altre che evidentemente in tedesco sono forme usate o veri e propri vocaboli ma in italiano no, come "filtro della caffettiera", "insalata di pomodori" o "pelle di daino per vetri": far indovinare "insalata" è un conto, far indovinare "insalata di pomodori" è tutto un altro paio di maniche! Poi ci sono addirittura delle locuzioni che in italiano proprio non si usano (immagino derivino da modi di dire), come "orecchie della lepre", o decisamente improbabili come "carrello elevatore a forca" o "colonnina del distributore" o ancora "parete per l'affissione di manifesti" (che in tedesco è "litfasssäule": si, hanno una parola anche per questo!).
Insomma, una traduzione meno filologica e più giocabile sarebbe stata decisamente meglio, anche perché questo problema è risolvibile solo col buonsenso: a chi capita una parola improbabile chiederà se può cambiarla, ma deve evitare di abusare di questa possibilità solo per scartare una parola più difficile della media!

Poi, tra i difetti, c'è da nominare un'ambiguità nel regolamento, che è la frase citata tra virgolette nella spiegazione delle regole qui sopra. C'è da dire che, effettivamente, questo raramente crea situazioni di gioco ingestibili, perché è nell'interesse di tutti proseguire ad azzardare soluzioni anche dopo che la frase è stata ultimata, ma è una sconfitta per gli interpreti passare il turno senza prendere punti. Quindi se un giocatore dice "beh, è passato troppo tempo, cambiamo team" uno dei due interpreti potrebbe ribattere con "aspetta, qualcuno potrebbe ancora arrivarci" e in quel caso il regolamento non aiuta a stabilire a chi dare ragione. O si usa un cronometro (ad esempio: 15 secondi dopo la fine della frase), oppure anche questo va lasciato al buonsenso.

Infine, ma questo è il meno grave di tutti, c'è il classico difetto che si portano dietro quasi tutti i giochi che hanno a che fare con la lingua: è valida se l'ho detta al plurale anziché al singolare? È valido "fumetto" quando la parola scritta sulla carta è "giornalino a fumetti"? È valido "scadenza" se la parola è "data di scadenza"? Posso usare nella frase "conto corrente" se devo far indovinare "estratto conto"? E così via. Anche qui, qualche accordo pre-partita fra i giocatori può aiutare, ma è il buonsenso l'unica vera soluzione.

In definitiva, ritengo Team Work un party game molto valido per la sua immediatezza e versatilità, divertente e leggero. Peccato per la pessima traduzione che "sporca" un po' il fluire del gioco.

Elementi di sintesi
Dipendenza linguistica
Massima: è un gioco linguistico.

Incidenza aleatoria
Presente: alcune parole sono fin troppo banali, altre davvero difficili. Ma è un party game, non è un problema.

Scalabilità
Non crea problemi. In tantissime persone forse diventa un po' troppo confusionario.

Consiglio/sconsiglio
È un gioco per tutti.

Pro:

Regolamento immediato.
Molto versatile riguardo al numero e al tipo di giocatori.
Confezione davvero tascabile, adatto ad essere portato sempre dietro.
Crea situazioni molto divertenti, e perifrasi che rimangono negli annali!

Contro:

Traduzione dal tedesco pessima.
Ambiguità tipiche dei giochi linguistici.
Ambiguità di regolamento.

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