Starcraft: The Board Game, alla conquista della galassia

Copertina del gioco da tavolo StarCraft
Fantasy Flight Games

Alla conquista dei pianeti della galassia con StarCraft, il gioco da tavolo ad ambientazione fantascientifica dalla durata contenuta e dagli ottimi materiali, che vi darà la sensazione di aver giocato a qualcosa di nuovo.

Giochi collegati: 
StarCraft: The Board Game
Voto recensore:
8,1

La galassia di Starcraft è dominata da tre potenti razze : i Terrans, i Protoss e gli Zerg.

I giocatori guidano ciascuno una di queste fazioni (ce ne sono due per ogni razza) nel tentativo di conquistare le aree dei pianeti che formano la galassia. Le aree producono due tipi di risorse, gas e minerali, oppure punti vittoria. La componente di gestione risorse è presente ed è mirata a potenziare la propria forza di combattimento. Il gioco è infatti basato sul combattimento e le fazioni in gioco sono costrette ad affrontarsi sin dai primissimi turni di gioco.

La componentistica è molto buona. Le miniature sono già pronte per l'uso ma la probabilità di trovarne qualcuna rotta è molto alta per come sono tenute nella confezione. Ottima la qualità delle tessere pianeta. Purtroppo lo spazio di gioco non è sfruttato in maniera efficiente, sul tavolo si formano ampi spazi vuoti e giocando in 6 è necessario un tavolo enorme. La durata è intorno alle 3 ore anche in 6 giocatori. I turni di gioco sono mediamente 4 o 5. Il gioco subisce un'accelerazione nel finale e termina molto prima di quanto ci si aspetti, lasciando un po' di amaro in bocca alla prima partita. D'altra parte questo significa tempi di gioco ridotti.

Il cuore del gioco è la pianificazione con gli ordini. Ogni giocatore ha a disposizione 4 ordini di 3 tipi diversi: costruzione, per produrre unità, miglioramenti, tecnologie e basi spaziali; movimento, per spostare le unità e combattere; ricerca e sviluppo, per pescare carte evento ed acquistare tecnologie. La gestione degli ordini è originale ed intelligente: gli ordini piazzati su uno stesso pianeta vengono impilati e risolti in ordine inverso, cioè a partire da quelli in cima. È importante pianificare attentamente le proprie mosse per non ritrovarsi ad eseguire un ordine che volevamo eseguire dopo un altro che invece si trova sul fondo della pila.

Il sistema di combattimento è valido, si usano le carte e non è deterministico. Ogni giocatore ha una mano di carte da scegliere in ogni battaglia. Nonostante le numerose scelte possibili ci si rende presto conto di quali carte utilizzare in ogni battaglia. Una battaglia si risolve in singole schermaglie uno contro uno in cui l'attaccante, avvantaggiato anche per il numero di unità che può portare in battaglia e il numero di carte che può pescare, decide quali unità si affronteranno. Le unità in eccesso fungono da supporto aggiungendo punti al valore di combattimento. Per ogni schermaglia i giocatori giocano segretamente una o due carte , poi si confrontano i valori di combattimento e salute e si stabiliscono le perdite (generalmente muoiono le unità in prima fila, non i supporti). Il combattimento dura solo un round per cui potrebbero sopravvivere unità da entrambe le parti. In questo caso l'attaccante deve ritirarsi dal territorio.

Le risorse (gas e minerali) servono ad acquistare edifici, che permettono l'acquisto di nuove unità, moduli, che danno dei bonus nella produzione, nel combattimento o nell'esecuzione degli ordini; unità per occupare territori e combattere; tecnologie, per migliorare il proprio mazzo di combattimento. Come si vede tutto e volto al combattimento, che è l'anima di questo gioco.

A fine turno si verificano le perdite in termini di basi spaziali e carte risorsa, si assegnano carte risorsa e punti vittoria in base ai territori controllati, si verificano le condizioni di vittoria e si giocano le carte evento pescate durante il turno. Il gioco finisce quando un fazione raggiunge una condizione di vittoria oppure viene pescata la seconda carta "The End is Near", presente nelle carte evento della fase 3 (il mazzo di carte evento è suddiviso in 3 fasi). Ogni fazione ha una propria condizione di vittoria, inoltre c'è una condizione comune : raggiungere 15 punti vittoria. Di fatto questa vittoria è difficilmente raggiungibile. Le condizioni di vittoria delle fazioni sono abbastanza facili da raggiungere, questo porta i giocatori a dover esaminare attentamente la situazione degli avversari e a scontrarsi molto presto. La condizione di vittoria di Aldaris è invece quasi impossibile : praticamente deve fare in modo che nessuna delle altre fazioni soddisfi la propria condizione quando si raggiunge la fase 3. Inoltre porta i punti vittoria necessari per vincere a 20 (condizione praticamente impossibile).

Il gioco mi è sembrato originale nelle meccaniche, per via degli ordini impilati e del sistema di combattimento. Ho avuto l'impressione di giocare a qualcosa di nuovo. In definitiva una valida alternativa a Twilight Imperium per chi ama i giochi di fantascienza e non ha 5-6 ore a disposizione, ed allo stesso tempo vuole qualcosa di più impegnativo rispetto a Nexus Ops. I fans del videogame non resteranno delusi, l'ambientazione è resa molto bene.

Pro:

Componentistica ed ambientazione sono ai massimi livelli.

Il sistema degli ordini impilati è originale ed intelligente.

Il combattimento non è lasciato al caso ma non è neanche deterministico.

La durata non è eccessiva.

Contro:

L'accelerazione nel finale lascia un po' di amaro in bocca.

Chi nei giochi non ama il solo combattimento troverà incompleta la parte di gestione risorse.

Il gioco è abbastanza statico, i giocatori tendono a rimanere intorno alle posizioni di partenza.

A mio avviso la condizione di vittoria di Aldaris destabilizza il gioco e rende inutili i territori con punti vittoria.

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