Space Mission

Introduzione:
Space Mission è un gioco di esplorazione e collezione oggetti con plancia modulare da 2 a 5 giocatori che si colloca tra i titoli adatti a tutti in tipico stile German. Veloce e facile da padroneggiare, con una grafica accattivante. Rivisitazione della Schmidt Spiele del titolo pubblicato nel 2010 dalla Game Crafter con il nome di Jump Gate.

Ambientazione:
Vestiremo il ruolo di piloti esploratori, navigheremo nello spazio, esploreremo pianeti e raccoglieremo le preziose risorse che faranno di noi il miglior pilota della Space Mission, utilizzando le ultime tecnologie di navigazione come il salto spazio temporale.

Il gioco:
Per prima cosa andiamo a comporre l’area di gioco, disponendo al centro il disco jump gate, e tutt’intorno a cerchio gli 8 pianeti, riponendo nella scatola i restanti 4. Su ognuno andremo a disporre coperte 8 piastrine risorsa scelte casualmente. Ogni giocatore quindi, riceve la navetta (in 3D) e tutti i chip del proprio colore, 5 carte (telate e di ottima qualità). Formiamo poi il mazzo di pesca con le restanti e siamo pronti a partire.
La partita si svolge su più turni, in senso orario, nei quali ogni giocatore esegue sempre 2 azioni per turno in sequenza a scelta (anche due volte la stessa).
I valori e le relative icone di riferimento che troviamo sia sui pianeti che sulle carte sono 3:
- cerchio blu con relativo numero per navigare,
- scudo verde per scansionare
- triangolo arancio per esplorare.

Le azioni sono invece le seguenti sei.
1) Rifornimento carte: con questa azione possiamo riportare la nostra mano di carte fino al massimo di 5 scartandone eventualmente alcune prima.
2) Salto: questa è l’azione che ci permette di saltare direttamente sul pianeta che ha il numero (nel cerchietto blu) riportato sia sullo stesso che su una delle nostre carte. Quindi scartiamo la carta in questione e poniamo uno dei nostri chip sul "jump gate" (la maggioranza su quest’area darà pv) e spostiamo la nostra navetta sul pianeta.
3) Volo: spostiamo la nave da un pianeta ad uno confinante senza scartare carte.
4) Scansione: scartando una carta che mostri il valore scudo verde uguale a quello richiesto sul pianeta, possiamo guardare il mazzetto delle risorse e prenotarne una ponendola coperta a fianco del pianeta con sopra un nostro chip.
5) Esplorazione: scartando due carte che riportino i due numeri richiesti nei triangoli arancio, potremmo posizionare una stazione spaziale (sempre uno dei nostri chip) su un pianeta scansionato da almeno un giocatore. Tale chip indicherà l’unico giocatore che ne possiede l’esclusiva. Distribuiremo le piastrine prenotate ai rispettivi giocatori e potremo in aggiunta prendere una piastrina risorsa.
6) scoprire (magari estrazione avrebbe suonato meglio): in un pianeta precedentemente esplorato potremo scegliere una piastrina risorsa dalle restanti sul pianeta.
Quando, durante le azioni esplorare e scoprire, rimangono nel mazzetto risorse di un pianeta solo piastrine "space" vanno obbligatoriamente rivelate e scoperte. Il numero di queste tessere scoperte determinerà la fine della partita e la conta dei punti.
Le tessere che saranno rimaste prenotate nella fase scansione ma non consegnate andranno perse.

I punti sono conteggiati nel seguente modo:
piastrine medaglia 3 pv;
materia (verde e blu) - 7 pv la coppia 2 pv singola;
acqua: 2/5/9/14 pv x 1/2/3/4 piastrine;
alieni (vi sono due tipi in due colori): numero di alieni x numero maggioranza tipo/colore (es 5 alieni di cui 3 azzurri 5x3=15);
per i minerali (di 4 tipi) saranno assegnati punti pari al numero totale x numero di minerale in maggioranza.
A questi vanno infine aggiunti aggiunti 3 pv x ogni stazione spaziale e 9/6/3/1 pv in base alla maggioranza di segnalini sul "jump gate".
Un eventuale pareggio si risolve con la maggioranza delle stazione spaziali, altrimenti finisce in patta.

Considerazioni:
Il gioco gira bene sia in 2 che in più giocatori, anche se 4/5 è il numero migliore per apprezzarne al meglio le meccaniche. L’interazione è media anche se indiretta: non è un titolo che obbliga i giocatori ad interagire molto tra di loro. Questo smorza un pochino l'atmosfera al tavolo, lasciandola leggermente asettica, soprattutto se usato con neofiti che rimarranno concentrati sul gioco.
Molto importante diventa la scelta del momento in cui esplorare i pianeti onde non regalare tessere agli avversari. Alla prima partita si tende a snobbare i minerali e gli alieni in favore dell’acqua. Questo perché, soprattutto per un giocatore alle prime armi, è più semplice il ragionamento: "4 tessere = 14 pv". Spesso però, se non sempre, sono le tessere minerali e alieni a farci fare il maggior numero di pv: essendo di più rispetto alle tessere acqua diventa più facile raccoglierne durante le varie scansioni sui pianeti.
In sostanza un gioco leggero, senza troppe pretese, adatto a tutti, sia famiglie che neofiti o semplicemente per una partita quando non si ha voglia di farsi fumare il cervello.
La grafica è l’elemento in più che lo rende piacevole a vedersi e permette di immedesimarsi in piloti esploratori dello spazio. Questa, unita alle meccaniche di scansione ed esplorazione, legano bene con l'ambientazione rendendo il gioco scorrevole e attraente.

Elementi di sintesi:
Materiali: molto buoni, mappa modulare carte telate e astronavi in 3D
La grafica lo rende piacevole a vedersi e dà l’idea dello spazio, della tecnologia e dell’esplorazione.
Regolamento: discreto, tradotto in un italiano non proprio fluente. Alcuni passaggi vanno interpretati.
Scalabilità: buona, gira bene anche in due ma il top è in 4/5.
Dipendenza dalla lingua: nessuna
Incidenza aleatoria: media: la pesca delle carte e le tessere sui pianeti possono influire sull’andamento della partita.
Longevità: di sicuro la mappa modulare che cambia ad ogni partita e la casualità della disposizione tessere lo rende rigiocabile e diverso ogni volta.