Seasons: Path of Destiny

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Seasons: Path of Destiny
Voto recensore:
0,0

Introduzione:

Path of Destiny è la seconda espansione per Seasons, il gioco di successo di Régis Bonnessèe edito da Libellud e (anche per questa espansione) stupendamente illustrato da Naiade, con la collaborazione di nuovi artisti. Aggiunge 21 nuove carte potere, 6 segnalini abilità speciale supplementari e 10 nuove carte incantamento, alcune delle quali permetto di introdurre il dado del destino.

 

Ambientazione:

Anche con questa espansione siamo sempre potenti maghi impegnati nel Torneo delle Dodici Stagioni nel magico mondo di Xidit.

 

Il gioco: 

Per le meccaniche e la struttura di gioco rimandiamo alla lettura della recensione del gioco base, in questa recensione ci focalizziamo solo sulle aggiunte di questa seconda espansione.

Path of Destiny non introduce grandi novità nel game play. Come per Enchanted kingdom abbiamo diversi moduli di espansione, che possono essere inseriti a piacimento dai giocatori e che si combinano anche con la prima espansione di Seasons.

L’espansione aggiunge:

-          Nuove carte potere: le 21 nuove carte potere vanno a migliorare la longevità del gioco, creando nuove combo tra le carte e aggiungendo ancora varietà. Le carte sono identificate da una piccola falce di luna per poter essere più facilmente riconosciute.

-          Nuovi segnalini abilità speciale: come nella prima espansione questi sei nuovi segnalini conferiscono delle abilità uniche ai giocatori che possono utilizzare nel corso della partita e che conferiranno punti bonus (o ne faranno perdere) a fine partita.

-          Nuove carte incantamento: dieci nuove carte incantamento vanno ad aggiungersi a quelle di Enchanted Kingdom, modificando alcune regole base del gioco per partite sempre diverse. Due carte incantamento (Destino Divino e Forza del Destino) permettono di giocare con il dado del destino. Vera novità dell’espansione.

Il dado del destino permette ai giocatori di guadagnare punti destino. Le azioni del dado del destino vengono effettuate al posto delle azioni del dado delle stagioni. Il dado del destino fa guadagnare al giocatore che decide di lanciarlo energie, cristalli, invocazioni e punti destino. Alla fine della partita colui che avrà il maggior numero di punti destino otterrà 20 punti prestigio addizionali.

 

Considerazioni:

Questa espansione di Seasons aggiunge probabilmente meno novità rispetto alla precedente e ci sentiamo di consigliarla solo a chi ha già giocato a lungo il gioco base e la prima espansione. L’unica vera novità è rappresentata dal dado delle stagioni che se da un lato mitiga la sfortuna di avere un dado poco utile, dall’altro offre il rischio di non ricevere nulla oltre ai punti destino, che saranno utili solo a fine partita.

Le nuove carte potere offrono invece la possibilità di molte nuove combo e di interazione con gli avversari. Molto bello il parassita di Argos che inibisce una carta potere avversaria o la gabbia psichica di Urm che obbliga chiunque voglia invocare una carta potere a scartarla.

Le carte sono comunque molto bilanciate, sia se usate da sole sia che con l’aggiunta anche del mazzo di Enchanted kingdom. Forse utilizzando tutte le carte si ha un mazzo persin troppo grande che riduce di gran lunga la possibilità di pesca delle carte che si combinano con quelle nella nostra mano, riducendo così la possibilità delle combo che caratterizzano il gioco.

I segnalini abilità speciale e le nuove carte incantamento sono un di più sicuramente non indispensabile, così come avevamo già avvertito nella prima espansione. Il gioco è già molto bello nella sua semplicità senza bisogno di modifiche.

 

Elementi di Sintesi:

Dipendenza Linguistica: Tutte le carte presentano testo, per fortuna esiste l’edizione italiana targata Asterion!

Incidenza Aleatoria/Strategica: L’aleatorietà si fa sentire nel lancio dei dadi e nella pesca delle carte. Una buona dose di strategia la si ha nel decidere quando e come giocare la propria mano. L’aggiunta del dado del destino permette di arginare l’effetto dell’”ultimo dado inutile”

Scalabilità: sempre preferibile in due giocatori per la diminuzione di tempi morti. Se si è tra giocatori che conoscono le carte e i loro effetti, nessun problema a giocarlo anche in quattro.

Componentistica: Le carte sono illustrate stupendamente, anche quelle ad opera dei nuovi disegnatori in cui lo stile è ovviamente diverso.

Pro:

Aggiunge varietà e longevità al gioco. 

Il Dado del destino è una valida alternativa in alcune mani “sfortunate”.   

Contro:

Segnalini abilità e carte incantamento poco utili che vanno a “disturbare” la semplice eleganza del gioco base.

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