Il Rischiatutto

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Il Rischiatutto
Voto recensore:
5,6
Addi' 22 novembre, Anno del Signore 2005. Ieri sera lo rivedo in TV, col Mike Bongiorno dal Vespa a ricordare i bei tempi passati con la Signora Longari e Nadia Ciuffini. Stamattina Sil chiede di Moc e Gianba su Kili. Nel mio neurone rimasto libero faccio uno piu' uno e penso: ma Rischiatutto non e' sulla Tana. Sara' appropriato? Poi vedo che sulla Tana ci sono già recensioni di giochi antichi e per bambini e dico: OK e' appropriato. Qui signore e signori verdi, si parla non di storia, ma di preistoria del gioco da tavolo. Stando a quel che disse Mike ieri sera, fu il primo programma televisivo trasposto in gioco da tavolo in Italia. E una copia dei questa reliquia e' qui, dietro le mie spalle nel mio ufficio.

Una sola cosa: gli occhiali di Mike Bongiorno. Nel gioco avete gli occhiali per imitare gli "Allegria!" di Mike sventolando gli occhiali per poi metterveli e iniziare a leggere le domande. Per me quest' idea, a meta' tra i moderni giochi di interpretazione e l'innovazione rapportata agli anni in cui il gioco usci', merita da sola un encomio.

La trasposizione è dei suddetti Moc e Gianba per Editrice Giochi, l'idea del gioco è di Mike. E il successo era scontato, considerando che questo programma aveva uno "share" impensabile per i programmi di oggi trasmessi da una selva di reti. Allora l'Italia era tutta li, a guardare il Rischiatutto e a parlarne il giorno dopo. Io ero un puerpero e molti giovani Goblin queste cose o le vedono alla TV
in qualche documentario o gliele deve raccontare lo zio Angelo. Perché questa è Storia del Gioco in Italia. Poi sono seguiti tantissimi altri programmi trasposti in giochi da tavolo ma l'apripista è stata questa scatola di Rischiatutto, con il tabellone che gli scopri le domande ad una ad una, con i cicalini per prenotarti, e se hai un animatore che imita Mike, vi assicuro che c'e' da piangere dal ridere, con Gamers, genitori e bimbi. Un capolavoro per il suo genere.

Il Gioco: è diviso in tre parti.
La prima parte è costituita dalle domande di qualificazione sulle materie specifiche scelte dai giocatori, che servono a maturare un punteggio con cui affrontare la seconda parte.

La seconda parte consiste nelle domande con il tabellone: il gioco vero e proprio. La scheda è inserita segretamente da Mike nel tabellone, nascondendo gli oggetti delle domande. I giocatori scelgono "Storia da 10" o "Fumetti da 60" in base ai temi, argomenti visibili in quella scheda. Appena Mike scopre la figura ci si può prenotare con il Cicalino. Se rispondi correttamente guadagni, se sbagli perdi quella cifra e può rispondere il secondo prenotato. Bellissima la casella Rischio in cui puoi "puntare" sulla domanda fino a un massimo di quello che hai maturato fino a quel momento. Considerando che le domanda andavano da 10.000 lire a 60.000 lire, il massimo consentito puntabile su un singolo Rischio e' di ben UN MILIONE di lire!!

La terza parte del gioco sono le domande finali. Più complesse e sempre sul tema scelto dai giocatori a inizio gara (qui i concorrenti in TV mettevano le cuffie), massima tensione perché sono domande assai più articolate che richiedono più risposte. Ora il tempo per rispondere è di due clessidre e puoi raddoppiare la tua vincita, se non rispondi completamente o sbagli perdi tutto. Qui chi fa Mike puo' dare del suo meglio per cercare di ricreare quella tensione che chi ha visto Rischiatutto in TV ricorda con i lucciconi agli occhi.

Il voto.
Non so che cosa si potrebbe dare a una reliquia di questa portata. Ogni gioco è nato in una particolare era ludica e va valutato per i materiali, il pubblico a cui è indirizzato, le idee il coraggio che ha saputo avere in quell' epoca. I Goblin ora sono tanti e diversificati e cercano e apprezzano giochi di tipologie diverse. Allora do' la mia valutazione più pesata possibile.

Voto 10 per il periodo storico e per esser stato il primo di questo genere. Molto pero' dipende "da chi fa Mike". E' come un gioco di ruolo che ha bisogno di un buon master per essere apprezzato. Questo puo' esser un limite, perciò 8. Materiali eccellenti per i tempi, rapportati ad oggi con le scatole dei German Games non c'e' paragone. Facciamo 7. Gli Occhiali di Mike. Voto 10.

Longevità: ci sono un sacco di domande e alcune neanche troppo facili. Già nella scatola avete materiale per 10 partite. Voto 8. Ma nulla vi vieta (se siamo tutti diventati autori bravissimi che arriviamo alle Con con prototipi che sembrano giochi gia'stampati) di fare dei tabelloni con domande e immagini moderne. Ritagliando un catalogo EG, qualche figurina, foto prese da riviste varie, abbiamo creato due nuovi tabelloni da infilare nello schermo del gioco. Con i temi che più preferite (perché no: giochi da tavolo moderni). E io adoro i giochi su cui posso "giocarci sopra", creare sul gioco. Percio' se considero anche questa possibilita' vedo un altro 10.

Meccaniche del gioco: Buonissime per un gioco a quiz. Come disse Mike ieri sera, oggi moltisimi quiz offrono 4 alternative. In questo o sai o non sai, e' bello il sistema di prenotazione che si basa sul "vedere" la domanda nel tabellone, sono divertenti le caselle Rischio! sono fortunose le caselle Jolly. Per me un ottimo mix, da 8.

Feeling 10. Per hi ha vissuto quell'epoca è straordinario, capisco benissimo che non può dare quel feeling a un giocatoer moderno abituato ai moderni German Games o ai giochi che li imitano. Ma il mondo e' bello perché è vario. E questo gioco e' strapiaciuto anche a giocatori giovanissimi che non avevano mai visto il Rischiatutto televisivo. Poi e' chiaro: ognuno ha le sue idee e vanno rispettate, ma resto straconvinto che un gioco puo' risultare stradivertente con la compagnia giusta e lo stesso gioco straannoiante, con una compagnia diversa. Il divertimento di un gioco lo fa moltissimo la compagnia che lo gioca. Penso che un bravo Goblin debba saper proporre il gioco giusto alla compagnia giusta, e "animarlo" nel modo giusto. Altrimenti anche il più bello dei giochi può naufragare in sbadigli mentre una reliquia come questa può intrattenere ancora oggi un'intera compagnia fatta di Gamers, famigliari e bimbi. Dipende molto da noi. Questo per me è un gioco senza età: mi ha fatto passare intere serate quando ero un bimbo e da un annetto lo rigioco con domande nuove fatte con e per le mie bimbe, è tra i giochi più richiesti. Posso solo dire bravo Mike e... Allegria!
Pro:
Gli occhiali di Mike.
Il sistema di gioco per un quiz è un ottimo mix di conoscenza, colpo d'occhio, fortuna, rischio.
Contro:
Serve un buon Mike e la compagnia giusta per apprezzarlo pienamente.
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