The Princes of Machu Picchu

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The Princes of Machu Picchu
Voto recensore:
7,2
Ambientazione
Principi di Machu Picchu è un gioco di gestione delle risorse. Ogni giocatore rappresenta un principe che, cercando di porre fine alla maledizione che affligge la civiltà Inca (rappresentata dall'arrivo degli spagnoli), deve fare dei sacrifici in onore del Dio Sole, Inti.
C’è un piccolo problema: se nel giro di pochi giorni (nove), non vengono fatti tutti i sacrifici necessari allora anche Machu Picchu verrà scoperta dagli spagnoli, un traditore ne rivelerà il luogo, e gli europei razzieranno l’oro.

Svolgimento del gioco e breve cenno alle regole
Il gioco si svolge in nove giorni divisi in una fase giornaliera produttiva, dove si raccolgono i frutti del lavoro dei propri inca nei vari campi, ed una fase notturna dove i campi si rigenerano .
Ogni giocatore, al proprio turno, muove il suo principe in uno dei 15 quartieri in cui è divisa la cittadina Inca. Di questi 15 quartieri 9 (i 4 Templi per i sacrifici e i 5 quartieri di raccolta beni) possono produrre una sola volta al giorno. Il giocatore che arriva per primo nel corso del giorno in uno dei quartieri di raccolta lo attiva, ossia raccoglie il bene prodotto. Ma attenzione, dell'attivazione di un quartiere, ne beneficerà anche qualunque altro giocatore abbia un proprio lavoratore in quel quartiere. IL vantaggio di attivare un quartiere sta nel raccogliere tutto il bonus presente nello stesso, accumulatosi durante i giorni di gioco.

Le produzioni si dividono in Lama, Grano, Tessuto, Ceramica e Foglie di Coca ognuna di esse è fondamentale per reclutare altri lavoratori e sacerdoti da piazzare nei relativi quartieri.
Con i sacerdoti e i Lama si effettuano dei sacrifici e si avanza nella scala del paradiso verso il Dio sole Inti.

Il Cammino Inca è composto di 20 spazi, disegnato sul tabellone come un percorso ascendente. Lungo il percorso, raggiunte certe caselle, si ottengono grano e lama.
Alla fine del percorso si ricevono carte sacrificio. Con esse si ottengono i punti Vittoria finali.
Ottenuta così la carta sacrificio, la pedina del giocatore (scout) ritorna di nuovo all'inizio del percorso per una nuova scalata.

Gli altri quartieri permettono di prendere lavoratori nuovi (a seconda di quali merci si pagano il lavoratore viene posizionato in un dato quartiere) o scambiare merci per effettuare i vari pagamenti (inclusi i sacrifici) in una sorta di mercato che premia la merce meno presente tra i banchi oppure sacrificare dei propri lavoratori per merci (azione che si effettua, però, durante la notte, quindi alla fine del turno).
Il turno (o giorno) finisce quando i giocatori prendono dal tabellone la terza luna. Le lune si ricevono quando un principe non viene spostato e rimane, quindi, nel quartiere dove si trovava (ma in questo caso il quartiere non si attiva).

Fondamentalmente il gioco si sviluppa nel tentativo di realizzare il maggior numero di corse verso la sommità del Cammino Inca, mentre si cerca di sviluppare la produzione e la crescita del numero dei propri sacerdoti. Più sacerdoti si possiedono, più sacrifici si possono eseguire, in questo modo si riesce anche ad avanzare più velocemente nella corsa verso il Dio sole per prendere le carte punti.

Fine del gioco
Se tutti i sacerdoti e le vergini sono stati presi (sono 15 in tutto) dai giocatori, la partita finisce immediatamente.
La vittoria del Dio sole - Inti - è realizzata e il giocatore, che con le sue carte ha più punti, vince.
Se, tuttavia, fino all'ultimo giorno del gioco, tutti i sacerdoti e le vergini non sono stati presi, cambia il sistema di calcolo del punteggio assegnando dei bonus a chi ha più oro alla fine del gioco (l'oro si trova sempre nelle carte punti).

Considerazioni
Il gioco ha poche regole è risulta di facile apprendimento (il meccanismo della rondella tanto caro all’ autore è qui esteso alla cittadina) , anche se per giocarlo bene e capirne a fondo tutti gli aspetti e le relative implicazioni occorrono almeno 3 – 4 partite . Il regolamento del gioco è in inglese e tedesco.
Il gioco è completamente indipendente dalla lingua.
Pro:
Bei materiali.
Gioco ben bilanciato la vittoria a volte e sul filo di lana.
Buona interazione fra i giocatori, anche giocando in due puoi dar fastidio all’altro.
Durata non eccessiva.
Contro:
Non ne ho notati di particolare.
Una nota sul tabellone all’inizio può sembrare strano un pò bruttino, con il tempo però risulta gradevole e funzionale. Presenta il doppio lato con versione inglese e tedesca.
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