Pictomania: per dire addio a Pictionary

Riuscirà Pictomania a divertire anche chi non sa disegnare bene e si trova solitamente frustrato da giochi di questo tipo? Secondo me sì!

Giochi collegati: 
Pictomania (Second Edition)
Voto recensore:
8,0

Pictomania è un gioco da 3-6 giocatori della durata di trenta minuti. Un party game che unisce disegno e deduzione in tempo reale senza squadre. Lo scopo è riuscire nel minor tempo possibile a disegnare la parola assegnata in maniera riconoscibile e indovinare tutte quelle degli avversari. 

Come si gioca 

Contenuto scatola
Contenuto scatola
Il gioco si sviluppa in quattro turni tutti uguali. Ogni giocatore avrà il proprio foglio da disegno, una matita e carte numerate da uno a sette. All'inizio del turno gli verrà assegnata una parola tra le 21 disponibili e in contemporanea si comincerà a disegnarla. Chi completerà il disegno per primo potrà immediatamente cominciare a votare quegli degli avversari. Per farlo dovrà indicare tramite le carte numerate da uno a sette del suo colore la riga in cui si trova la parola che immagina collegata al disegno. Chi per primo pone la propria carta presso tutti i disegni avversari ha anche diritto a prendere un gettone nero dal centro tavolo. Una volta che tutti avranno votato, la prima fase del turno sarà completata. 

Nella seconda fase del turno si conteranno i punteggi. Ogni giocatore rivelerà la parola assegnata al proprio disegno e darà, in ordine di risposta, i gettoni da 3/2/1 punti del proprio colore. Chi invece non avrà indovinato il disegno metterà la carta con il numero sbagliato in centro: se alla fine prevarrà un colore, quest'ultimo sarà la “pecora nera” e il gettone nero gli varrà punti negativi invece che positivi. 

Partita in corso
Partita in corso
A questo punto si sommano tutti i gettoni punteggio sottraendo quelli del proprio colore, se rimasti, e si comincia con un nuovo turno; al termine del quarto si sommeranno tutti i punteggi parziali per così eleggere il vincitore. 

Considerazioni 

 È inutile dire che si potrebbe anche ignorare la fase di punteggio finale e continuare a giocare all’infinito, godendosi turno per turno risate e disegni buffi.  

È necessario che si sappia disegnare?

No, nelle partite fatte anche i più negati (davvero negati, prove fotografiche a disposizione) sono riusciti a portare a casa la vittoria. Infatti, più che essere bravi serve saper utilizzare al meglio il tempo da dedicare al disegno e quello per votare. Ovviamente, saperlo fare aiuta a far indovinare il proprio disegno agli altri giocatori, cosa altrettanto importante se non si vogliono far avanzare i propri gettoni e contarli come punti negativi. Ho notato, però, che viene maggiormente premiato chi sa rappresentare con poche righe ed in maniera immediata la parola rispetto a chi si perde in un disegno dettagliato. Insomma, essere un minuzioso Michelangelo non rende

Se su ogni riga ci sono 3 parole: qualcuno non potrebbe indovinarla a fortuna, pur “sbagliando”?

All’inizio l’ho pensato anche io, ma nel corso delle partite giocate non è mai successo. Il colpo di fortuna potrà anche capitare una volta, ma le carte sono strutturate per argomenti, quindi il disegno sarà simile alle parole in diverse righe, mentre sulla stessa saranno completamente diverse. Va inoltre considerato che, esclusa la propria parola, le rimanenti sono distribuite tra gli altri giocatori e, specialmente se si gioca in 6, indovinare per “fortuna” una parola significa quasi sicuramente averne sbagliata un’altra. Il consiglio a riguardo è quello di leggere bene tutte le parole disponibili prima di cominciare e guardare almeno una volta i disegni di tutti i giocatori prima del voto. Capita infatti spesso di buttarsi a capofitto sul primo disegno, per poi rendersi conto non solo di aver dato il voto sbagliato, ma soprattutto che serviva quella carta per votarne un altro. Nei livelli avanzati, in particolare, le carte hanno parole davvero molto simili tra di loro e quindi facilmente confondibili.

Personalmente, ho trovato il gioco molto divertente e coinvolgente, una partita tira l’altra e due ore volano come niente fosse. È frenetico si, ma questa parte più caciarona (che molti potrebbero anche definire “stressante”) non ha appesantito o stancato.

I nostri capolavori
I nostri capolavori
Il gioco accontenta sia chi ha voglia di un party leggero, sia chi vuole sfidare se stesso e gli altri: un acquisto consigliato per la sua categoria

I fogli in dotazione per i disegni sono molti, ma anche finendoli sul sito si possono ristampare. Le matite sono dotate di temperino, ma alle prime dovrete pensarci da soli in caso di esaurimento

Un’altra cosa che invece mi è sembrata carente sono le carte, a vederle non sono tantissime, anche se a doppia faccia; è vero che, usando tre carte alla volta, le combinazioni saranno quasi sempre diverse, ma è anche vero che sono divise in quattro livelli di difficoltà.

Il gioco consiglia di fare una scalata, partendo dal più semplice fino ad arrivare al più difficile, ma spesso si propenderà per usarne uno o due.

Un adorabile camaleonte strabico senza una zampina
Un adorabile camaleonte strabico senza una zampina
Nelle partite successive alla prima, infatti, preferivamo usare solo i due livelli più difficili perché più stimolanti. Immagino invece che giocando in famiglia o con bambini si useranno quasi solo i primi due livelli, e quindi si potrebbe trovare ripetitiva sul lungo andare. Penso sia davvero improbabile che capiti la stessa parola tra tutte le carte su sette righe alla stessa persona, è comunque anche un gioco di breve durata e potrebbero servirne di più se lo si propone con continuità nello stesso gruppo, ma non ho fatto così tante partite per poterlo verificare. 

Aggiungiamoci nel finale grasse risate per i capolavori dei più “bravi” analizzando il percorso mentale che ognuno ha fatto, dato che non sempre bisogna disegnare un oggetto, ma anche concetti, emozioni e avvenimenti (nei livelli più difficili).

 

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Commenti

Mi trovo d'accordo, provato e davvero molto divertente senza essere pesante per chi non sa disegnare tanto bene

Quello accanto al camaleonte è un fortunadrago???

Esatto! Era da indovinare il film e il disegno è stato perfetto =) 

Caspita! Sembra proprio carino e, con le persone giuste, una gran svolta! Chvatil è proprio poliedrico.

Ma che è un fortunadrago? (forse la storia infinita c'entra qualcosa...)

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