Old Town

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Voto recensore:
0,0
Questo è un titolo che è stato in circolazione per un po' di tempo, ma l’autore Stephan Riedel ha prodotto una nuova versione per Essen ’04 con il marchio della Clicker Spiele.
La fotografia color seppia sulla copertina del gioco che raffigura una città del far west in piena attività, fa subito intuire il tema del gioco.

L’idea del gioco è di ricostruire una città scomparsa, identificando dov’erano edifici come il Saloon, l’ufficio dello Sceriffo e facendo ipotesi su dove si trovavano allora.
Il gioco termina quando tutte le aree del tabellone sono state riempite con gli edifici della città.
I giocatori ottengono punti non appena posizionano edifici sulla mappa, alla fine chi ha più punti vince la partita.

Per giocare ad Old Town, si devono risolvere dei puzzle intelligenti ragionando per logica. Il gioco è incentrato sulle carte che ogni giocatore ha in mano.
Una carta può dire che un dato edificio si trovava solo in delle determinate aree della mappa (la “north side of Main Street”, ossia la parte nord della strada principale, per esempio).

Quando una carta è giocata, le tessere indizio per quell’edificio sono posizionate sulle aree appropriate.
Le tessere indizio che sono in eccesso, una volta piazzate sulla mappa, possono essere tenute dal giocatore che le ha giocate, e queste contano come punti vittoria.
Una volta che ci sono tessere sulla mappa per un edificio, le future carte giocate per quel determinato edificio ridurranno le opzioni di piazzamento.

Se la prossima carta giocata dice che un edificio era orientato ad est-ovest, allora solo le aree di est-ovest vengono prese in considerazione.
Il giocatore rimuove le tessere indizio dalla mappa (quelle delle aree nord-sud, nel mio esempio), e conteggia i punti.

Se c’è un solo spazio dove l’edificio può andare, allora il giocatore rimuoverà tutte le altre tessere indizio già piazzate sulla mappa.
Anche meglio, rimuovendo le tessere indizio dall’area dove va l’edificio, può voler dire che la locazione di un altro edificio è stata accertata.
Di conseguenza può essere piazzato anche questo edificio, e togliendo dalla mappa i segnalini indizio non necessari, il giocatore può segnare anche più punti.

Questa è la chiave del gioco: cogliere le opportunità che da una singola carta per piazzare giù sulla mappa più edifici possibile, in modo da segnare molti punti.

Alcune carte si riferiscono agli edifici come “mio edificio”. Così quando un giocatore gioca una di queste carte, ha come opzione di poter scegliere tra uno dei “suoi” edifici.
Questo è piuttosto intelligente, ed offre alcune giocate flessibili e focalizzate sugli edifici che i giocatori hanno.

Un piccolo consiglio: all’inizio del gioco, conviene prendere degli edifici che sono nominati sulle carte che si hanno in mano, dato che poi per poter mettere quelli stessi edifici sulla mappa può voler dire perdere parecchio tempo.

Un dei lati lati negativi di questo tipo di giochi, è che ci saranno sempre carte che non potranno essere giocate.
Informazioni come: “Il Dottore era a sud di Main Street”, sono alquanto inutili, se le tessere indizio per il Dottore si trovano tutte sulla parte nord! Quindi, le carte possono solo riflettere la situazione che si trova sulla mappa.
Queste carte poi, bloccano la mano del giocatore e riducono le opzioni di scelta.

Comunque, in alternativa al corso normale del gioco, è possibile giocare due carte simili, per rimuovere una tesserina indizio dalla mappa.
Questa possibilità è abbastanza potente, perché può innescare una reazione a catena che permette di piazzare sulla mappa più edifici, e nel processo far segnare parecchi punti.

Questo gioco impegna un bel po’ la mente, ma non troppo pesantemente. Per vincere, è necessario essere in grado di vedere la conseguenza delle proprie azioni e individuare l’opportunità di segnare la maggioranza di punti.
Non c’è grande strategia nel fare questo, è semplicemente questione di prendere il vantaggio che le carte nella tua mano ti possono dare.

Tuttavia questo resta un gioco d’intelligenza, ed uno dei pochi giochi che ha anche il beneficio di una buona opzione come gioco in solitario.

[Autore recensione: Paul Evans - Traduzione della recensione dalla rivista Games International a cura di Morpheus www.gamesinternational.biz]
Pro:
Originale e impegnativo, ricorda vagamente giochi tipo “Cluedo” con un'ottima sezione in solitario.
I materiali sono molto buoni e la scatola è in tema con l’argomento del gioco (sembra arrivata direttamente dal 1860).
Contro:
Il regolamento avrebbe bisogno di qualche chiarimento o FAQ, ci sono delle interpretazioni dubbie.
Giocarlo troppo diventerebbe ripetitivo anche perché è molto dipendente dalla pesca delle carte.
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