Il Mistero dell'Abbazia

Giochi collegati: 
Mystery of the Abbey
Voto recensore:
6,6
In questo nuovo gioco del noto Bruno Faidutti, viene ripresa un po' la trama de "Il nome della rosa", dove i giocatori sono chiamati a investigare su un misterioso delitto avvenuto nell'abbazia dei Templari. Attraverso gli indizi reperibili nelle varie stanze dell'abbazia stessa e grazie alle domande fatte agli altri giocatori, sarà possibile individuare le caratteristiche dell'assassino fino alla sua individuazione. Ogni indizio che si rivelerà giusto farà guadagnare ai giocatori punti vittoria, ed al termine il vincitore sarà colui il quale avrà ottenuto il maggior punteggio (non necessariamente chi scopre l'assassino).

Il gioco si svolge su una mappa che riproduce l'abbazia con i vari ambienti, fra cui sono presenti le celle dove alloggiano gli stessi giocatori. Alcune locazioni servono esclusivamente a gestire il movimento, mentre altre sono particolari e consentono di ottenere carte, nuovi indizi o di formulare accuse e rivelazioni. Tutti i giocatori iniziano la partita nella chiesa, dove vengono riportati ogni quattro turni per le funzioni comuni, e ciascuno ha una scheda delle indagini sulla quale sono riportati i 24 sospetti e le loro caratteristiche (ordine di appartenenza, titolo, se ha la barba, il cappuccio, se è grasso o magro). Le 24 carte dei sospetti sono mescolate inizialmente e una viene messa da parte, rappresentando l'assassino da scoprire, le restanti carte vengono in parte divise fra i giocatori (che hanno così degli indizi di partenza), mentre una parte viene posta nel Parlatorium, dove potranno essere pescate nel corso della partita.

Durante il proprio turno, ogni giocatore può muovere fino a due spazi, interagendo con gli altri e con le locazioni dell'abbazia. Quando un giocatore termina il movimento nello stesso spazio di altri investigatori, deve sceglierne uno al quale farà una domanda per ottenere ulteriori indizi, ma questo potrà rifiutarsi o accettare di rispondere; nel caso accetti di rispondere, il monaco interrogato avrà diritto a fare una domanda a sua volta, cui il giocatore di turno non potrà rifiutarsi di rispondere. Ovviamente, in questa fase, porre correttamente le proprie domande, anche in funzione di ciò che già si conosce, è determinante per poter ottenere nuove informazioni.

A parte le domande fra giocatori, un altro aspetto importante è l'interazione con le locazioni. Alcune forniscono carte particolari, come quelle della Cripta che permettono di giocare un altro turno, o quelle dello Scriptorium e della Biblioteca (in cui si può però entrare una sola volta per partita e solo se si posseggono meno carte degli altri) che possono rivelarsi decisamente utili, dando modo anche di prendere o vedere le carte dei sospetti degli avversari. In altri casi, è possibile ottenere nuove carte dei sospetti, come ad esempio nel Parlatorium, o visitando di nascosto la cella di un altro monaco (al rischio di farsi sorprendere e dover espiare in seguito perdendo un turno in chiesa). Vi sono inoltre due Confessionali, ognuno dei quali indica con un apposito dado l'ultimo monaco che si è confessato: entrandoci, un giocatore può pescare a caso una carta sospetto dalla mano di chi si è confessato prima di lui, ma deve aggiornare poi il dado così che il prossimo possa fare altrettanto con lui stesso.

Il primo giocatore gestisce inoltre il mazzo delle carte Messa, ognuna delle quali ha quattro caselle sulle quali viene spostata la campanella per indicare il turno in corso. Ogni quattro turni si svolgono infatti le funzioni comuni: tutti vengono riportati in chiesa, il ruolo di primo giocatore passa ad un altro, ciascuno passa un numero variabile di carte sospetto al giocatore alla sua sinistra (come descritto sulla carta Messa), ed infine si risolve una carta evento pescata dal mazzo apposito, i cui eventi sono vari ed imprevisti.

Nel corso del gioco, inoltre, è sempre possibile visitare il Capitulum per fare una rivelazione o formulare un'accusa. Le rivelazioni dei giocatori devono riguardare una particolare caratteristica dell'assassino e sono scritte su un foglio, poiché frutteranno punti (se giuste) o penalità (se errate) al termine della partita. Quando invece un giocatore formula un'accusa, indica uno dei sospetti come assassino; se qualcuno è in grado di scagionare l'accusato mostrando la carta sospetto corrispondente, il giocatore subisce una penalità, dovrà espiare per un turno e la partita prosegue normalmente, altrimenti il gioco finisce ed il giocatore guadagna punti per la sua accusa. A questo punto, si valuta la correttezza di tutte le rivelazioni fatte e il giocatore che ha più punti vittoria è il vincitore.
Pro:
E' impossibile considerare questo gioco senza ripensare a Cluedo o Alibi, due predecessori che usano sostanzialmente un sistema assai simile e probabilmente sono già noti a molti. Rispetto a entrambi, tuttavia, Mystery of the Abbey offre un maggior coinvolgimento ed una maggiore profondità data dall'ambientazione e dall'introduzione della componente "boardgame" (Alibi è solo un gioco di carte), che permette eventi imprevisti e azioni speciali grazie all'uso dei diversi tipi di carte ed alle locazioni dell'abbazia. Anche il movimento si rivela assai importante in questo gioco (mentre risulta noioso e quasi privo di senso in Cluedo), grazie alla possibilità di interagire con le varie locazioni della mappa. Inoltre, è ottimo il meccanismo dei punteggi, che può consentire di vincere una partita anche ai giocatori che non hanno formulato l'accusa finale.

I componenti e la grafica sono eccellenti, il regolamento è chiaro e non lascia spazio a malintesi o interpretazioni personali. Il gioco è abbastanza semplice, anche se occorre un po' di pratica per imparare a formulare le domande in modo da ottenere informazioni realmente utili. Inoltre, rispetto agli altri giochi di questo tipo, Mystery of the Abbey vanta un maggior grado di interazione fra i giocatori, dal momento che è possibile ostacolare in vari modi gli avversari che abbiano magari più indizi in mano. In sostanza, un gioco davvero ottimo per chi ama il genere investigativo.
Contro:
Il gioco funziona egregiamente ed i soli difetti che si possono sottolineare sono tipici di tutti i quelli che usano lo stesso meccanismo basato sulle domande. In particolare, è indispensabile che i giocatori siano onesti ed attenti nel rispondere alle domande, ed è anche consigliabile che adottino segni diversi per escludere i sospetti sulle proprie schede, altrimenti non potranno rispondere correttamente in alcuni casi. Ad esempio, è ovvio che un giocatore escluda sulla propria scheda tutti i monaci che corrispondono alle carte sospetto che ha (o ha avuto) in mano, ma potrebbe anche escluderne alcuni grazie alle risposte che ottiene alle domande; se usa uno stesso simbolo in entrambi i casi, non potrà rispondere correttamente a domande del tipo "Quanti Benedettini hai visto?" o "Quanti monaci con la barba sei certo di poter escludere dai sospetti?".
Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale