Medici

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Voto recensore:
6,9
Introduzione
Non occorrono presentazioni per una delle figure di maggior rilievo del panorama ludico quale è quella di Reiner Knizia, uno degli autori più prolifici nel mondo dei boardgames. Il gioco che mi accingo a presentare, quasi proprio a confermare la sua “prolificità”, è basato sulle Aste, una meccanica a lui tanto cara e già sfruttata con titoli di punta quali Modern Art (1992) prima, e Ra (1999) e Razzia! (2004) poi.

Come nella maggior parte delle sue creazioni, anche in Medici l'ambientazione è solo un pretesto atto a fornire uno "sfondo" gradevole ad un intelligente astratto. Qui ci troviamo nelle vesti di facoltosi commercianti rinascimentali e, competendo ferocemente per l’acquisto delle mercanzie più redditizie, ci rechiamo ogni giorno al mercato all’ingrosso. Le merci disponibili sono pellicce, grano, spezie esotiche, colori e tessuti. Queste, messe all’asta in lotti, verranno acquistate dai migliori offerenti e caricate sulle limitate stive delle proprie navi.

Quando al termine della giornata il mercato si chiuderà e le navi salperanno verso remote destinazioni di vendita, i commercianti si riuniranno per calcolare i guadagni della giornata. Chi nell’arco delle tre giornate di mercato avrà guadagnato di più, sarà decretato vincitore.

Il gioco
Ogni giocatore dispone di una plancia di gioco che raffigura il ponte di un veliero, munito di cinque stive: questo è il numero massimo di mercanzie che la propria nave potrà imbarcare. La partita si sviluppa in tre fasi, corrispondenti alle tre giornate di mercato, nelle quali round dopo round i giocatori si contendono i lotti messi all’asta.

I “fiorini” con i quali contratteremo le mercanzie non sono altro che, ne più ne meno, i nostri Punti Vittoria. Ogni acquisto rappresenta pertanto un investimento che, se oculato, potrà non solo ripagarci dei PV spesi ma, come auspicabile, farci avanzare nell’aspra competizione contro i nostri concorrenti.

Ogni mercanzia è rappresentata da sette carte, ognuna delle quali contrassegnata da un valore compreso tra 0 e 5 (le ultime, tutte e due da cinque). Oltre alle 35 carte mercanzia, c’è ne è una speciale - la carta "oro" - con valore 10.

All'inizio di ogni round, il primo giocatore pesca la prima carta dal mazzo e la pone a faccia scoperta sul tavolo di gioco, in modo che tutti possano vederla chiaramente. Dopo aver esaminato la prima carta, il giocatore può decidere se pescarne una seconda o una terza da aggiungere alla prima pescata. In questo modo viene formato il lotto che andrà all'asta. Questa fase, apparentemente banale, è molto importante in quanto la determinazione della grandezza del lotto può automaticamente escludere dall’asta tutti quei compratori che non hanno più sufficiente spazio nella stiva.

A questo punto, in senso orario a partire dal giocatore a sinistra del primo, si ha la possibilità di fare un'offerta. Il giocatore che ha scelto il lotto è l'ultimo a decidere se effettuare un'offerta o passare.

Colui che effettua l’offerta più alta si aggiudica il lotto, ripone le mercanzie nelle stive della propria nave, e paga il dovuto spostando indietro il proprio segnalino di tanti punti vittoria quanto è la cifra pattuita. Qualora non vi fossero offerte, e i lotto non interessasse a nessuno, tutte le mercanzie che lo compongono verranno gettate in mare, e quindi scartate dal gioco.

Ad ogni modo, una volta assegnato (o gettato in mare) il lotto, il prossimo giocatore in senso orario diventa il primo giocatore e, si proseguirà come già spiegato fino all'esaurimento di tutte le carte o fino all’esaurimento delle stive sulle navi.

A questo punto termina la prima giornata di mercato, e quindi si passa al calcolo degli “utili”. Il giocatore che ha caricato la propria nave con merce di maggior valore riceve il massimo punteggio, colui che invece ha il carico di minor valore non riceve alcun corrispettivo.

Ma ora si giunge ad un altro punto cardine del gioco: la determinazione degli oligopoli o monopoli. Ogni mercanzia è infatti rappresentata sul tabellone di gioco da una piramide a otto gradini, sulla quale “salgono” i segnalini dei giocatori in relazione al numero di mercanzie dello stesso tipo acquistate. Il primo giocatore sulla posizione più alta della piramide riceve dei punti bonus, il secondo ne riceve la metà. Inoltre, chi riesce a raggiungere uno degli ultimi tre gradini della piramide, riceverà un ulteriore bonus addizionale.

Tutto questo conduce costantemente a decisioni difficili e delicate. Conviene di più acquistare merci dello stesso tipo – anche se di minimo valore - per avanzare sui gradini più elevati della piramide ma correndo il rischio di ottenere il bastimento di minor valore, oppure puntare all’ottenimento della stiva più preziosa e perdere la corsa verso l’oligopolio? La matematica e l’intuito saranno i migliori suggeritori.

Considerazioni
Medici, nella sua eleganza e snellezza, è indubbiamente un ottimo titolo, e a mio avviso rientra nella rosa dei migliori di Knizia. Astratto e, per certi versi molto matematico, conferisce alla iper-sfruttata meccanica ad Aste uno spessore inaspettato e ampie possibilità strategiche.

Per quanto riguarda la edizione della Rio Grande Games, i componenti sono piuttosto spartani e minimali. Le illustrazioni sul tabellone di gioco, così come quelle sulle carte, sono piacevoli e ben adatte al tema. Completamente diversa, sia per i materiali che per le illustrazioni, è invece l’edizione tedesca della Amigo Spiel che, secondo alcuni, è ritenuta la migliore.
Pro:
Gioco brillante, intelligente, leggero ma molto tattico e matematico. In assoluto uno dei migliori giochi di aste.
Contro:
Per alcuni l'eccessivo livello di astrattezza e la scarsa aderanza all'ambientazione potrebbero rappresentare un difetto. Componenti non eccelsi.
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